Primo gruppo progressivo sardo (se si eccettuano lo strano ensemble pop/beat dei Barritas, da cui si è originato appunto questo gruppo), i Salis producono un album ancora in bilico tra il beat e le nuove tendenze avanguardistiche che in quei giorni cominciavano a farsi sentire anche nel nostro paese. Non si può impazzire per quest'album, ma, visto il periodo in cui è uscito, direi che ci si può accontentare. Senza dubbio, per i cultori incondizionati di quel periodo musicale, questo disco rappresenta un episodio quasi fondamentale da aggiungere alla propria collezione. Agli altri suggerirei di ponderare l'acquisto, senza tuttavia scoraggiarli eccessivamente, visto che comunque si tratta di un buon disco, con bei passaggi strumentali, ancorché, come detto, un po' leggerino.