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STRAWBS Deja fou Witchwood Records 2004 UK

Per molta gente sembra non avere alcuna importanza se gli Strawbs sono una band ultra-trentennale, se coi loro innumerevoli album rimangono sempre tra i gruppi preferiti dal pubblico Prog, pur non essendo mai praticamente stati in alcuna classifica di vendite... sembra che essi debbano essere ricordati solo per essere stati il gruppo che ha lanciato Rick Wakeman, il quale, da parte sua, non è che abbia avuto parole gentilissime nei confronti dei suoi ex compagni d'avventura. "Deja fou" è il primo album degli Strawbs contenente materiale nuovo da un bel po' di anni a questa parte e vede la reunion dei musicisti che componeva il gruppo verso la metà degli anni '70, sempre con la figura carismatica di Dave Cousins a guidare il tutto. Si tratta di una raccolta di ballads intrise di emotività e di brani rock potenti, il tutto cosparso generosamente delle melodie incantate che sono sempre state il marchio di fabbrica degli Strawbs. Fin dall'ipnotica "Riviera dei fiori" (che ci facevano gli Strawbs a Sanremo....?), brano strumentale che sfocia direttamente in "Under a cloudless sky", proseguendo per le deliziose ma bizzarre immagini di "Face down in the well" e la stravagante "On a night like this", caratterizzata da un rock molto festaiolo, "Deja fou" è una prova convincente che questi troppo spesso trascurati anziani signori del Prog sono tra le novità meno nostalgiche di quest'annata musicale. Peccato per il troppo scarso apporto fornito dalle tastiere che in molti brani acustici neanche appaiono, rimanendo comunque in disparte anche nelle altre tracce, ma ad ogni modo l'album si dipana e si regge in piedi piuttosto bene, non rinnegando nulla del tipico stile Strawbs ma non fossilizzandosi su vecchi stilemi.

 

Alberto Nucci

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