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SPIROSFERA Umanamnesi Lizard 1996 ITA

"Umanamnesi" è la prima pubblicazione dell'etichetta creata dalla Pick Up per "contenere" i lavori prog che andrà a realizzare: la Lizard. Se proprio si vuole essere semplicistici e superficiali, si può dire che gli Spirosfera sono un incontro fra Deus Ex Machina ed il Rovescio della Medaglia. Siamo, con questa indicazione, ben lontani dal raffigurare precisamente la proposta, ma la grande importanza data ad una voce che non canta note cercando invece di unirsi agli strumenti nel proporre accordi, la spinta alla ricerca di situazioni particolari più che di melodie, i continui stop con cambi repentini di rotta e molti altre particolari propongono un tale paragone. E' difficile descrivere a parole un lavoro che, a mio avviso, ha la migliore chiave di lettura nel considerarlo un disco che mira a produrre reazioni nell'ascoltatore più che creare melodie da sottoporre a questo. Basti pensare che un ascolto distratto porterebbe ad evidenziare un insieme claustrofobico di suoni lontani l'uno dall'altro: una voce, elemento assolutamente fondamentale nell'insieme, non coniugata nel contesto; la batteria, che è tutto fuorché semplice supporto ritmico, lontana dal basso tanto che non è più il caso di parlare di sezione ritmica assommando i due strumenti; chitarre che, utilizzando differenti effetti, si alternano ed incrocia con la voce nel costituire la punta dell'iceberg di un corpo dove innumerevoli effetti, creati da altrettanto innumerevoli suoni di tastiere, balenano con improvvisi flash. Un lavoro "difficile" quindi, una prova sperimentale come possono essere sperimentali i lavori degli Area; decisamente ardito e arduo da penetrare, ma che rivela particolari e piacevoli sorprese una volta che si entra in sintonia con il "marasma di suoni" che propone (a mio avviso è a tal fine fondamentale l'ascolto in cuffia ad alto volume).

 

Luca Rodella

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