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SNAKE OIL Uppercut attitude vol. 1 and 2 12 Prod 2008 FRA

Nel panorama francese del jazz-rock con orientamento zeuhl è facile trovare musicisti impegnati in vari progetti. Tra i più attivi c’è senza dubbio Daniel Jeand’heur, fenomenale batterista noto innanzitutto per la sua militanza negli One Shot. Tra i vari progetti del drummer transalpino uno dei più interessanti è senza dubbio quello che ha il nome di Snake Oil, che vede protagonisti anche Boris Blanchet (sax), Romain Nassini (piano Fender Rhodes e organo) e Greg Théveniau (basso), tutti con all’attivo diverse esperienze al fianco di nomi importanti del jazz. “Uppercut attitude vol. 1 & 2” è uno splendido documento in doppio cd registrato tra il 2006 e il 2007 ed uscito nel 2008. Tra la fusion dei Tony Williams’ Lifetime e il jazz-rock progressivo di Soft Machine e One Shot, senza disdegnare incursioni verso lidi battuti dai Weather Report e dal sempre influente Davis elettrico, possiamo ascoltare un’ora e mezza di grandissima musica strumentale, suonata con maestria e capace di trascinare con la sua irruenza e le sue molteplici variazioni. Nel primo cd si avvertono subito gli indirizzi che rimandano alla Macchina Morbida e alla scena canterburiana, con un sax in bella evidenza che rievoca quelle atmosfere che Elton Dean contribuì a creare nei seventies, e alla musica zeuhl, con ritmi agili e asfissianti, che spesso guidano il sound verso una potenza sonora notevolissima. Sei i brani presenti in questo dischetto, di durata variabile, col picco toccato dagli oltre quattordici minuti di “White dawn”, i cui suoni e colori riportano alla mente i sentieri aperti a fine anni ’60 da “Bitches brew”. Jeand’heur (che nei due cd firma otto composizioni su dieci) si conferma subito batterista di classe superiore, capace di dettare mille variazioni e di guidare il gruppo verso le più varie direzioni e si lancia anche in un mirabolante assolo durante “Mutation majeur”. Nel secondo dischetto troviamo un’eccellente presenza che va ad integrare il gruppo base, completando una line-up di assoluto rilievo. Ai musicisti citati in precedenza, infatti, si affianca James MacGaw, fenomenale chitarrista nei Magma ormai già da tanti anni e che si diverte a suonare insieme a Jeand’heur anche con One Shot e Pienza Ethnorkestra. Questo cd è stato registrato in presa diretta in studio il 30 e il 31 marzo del 2007 e il guitar-playing virtuoso e trascinante di MacGaw rende ancora più frizzanti le cose. Le composizioni si allungano di durata, si avverte l’abilità nell’improvvisazione dei cinque compagni di avventura, che fanno ruggire ancora di più i loro strumenti. MacGaw, come al solito tecnico e vivacissimo, contribuisce ad aumentare l’aggressività del sound, mentre pulsa più forte il basso di Théveniau, che permette un avvicinamento più marcato verso il fronte zeuhl. Il suono caldo del piano elettrico e dell’organo colpisce anche in queste sessions e il sax, ancora, vola liberamente e si lancia in solos che danno quel tocco d’avanguardia. Un trip sonoro davvero inebriante e chi ama il jazz-rock d’Oltremanica e la scena zeuhl non dovrebbe assolutamente lasciarsi sfuggire una perla del genere.


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Peppe Di Spirito

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