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SPEKTAKEL Spektakel Laser's Edge 1996 USA

Incredibile come di un gruppo come questo non si sia mai sentito parlare granché, neanche in ambienti collezionistici...! Eppure non proveniva da un paese al di fuori dei consueti giri progressivi, bensì dalla Germania; il gruppo non era il solito da-un-disco-e-via-composto-da-sfortunati-musicisti-che-vinsero-tanti-concorsi- locali-per-poi-sprecare-per-colpa-della-casa-discografica-ov-viamente-l'unica-g rande- occasione-che-gli-veniva-pre-sentata (leggete la biografia di uno qualsiasi dei gruppi semi-sconosciuti di cui sia stato ristampato l'album). Due musicisti degli SPEKTAKEL rispondevano invece ai nomi di Eduard Schicke e Heinz Fröhling i quali, assieme a Gerhard Führs, formeranno poi gli SFF, che non saranno gli EL&P, ma conobbero (e hanno conosciuto di recente, grazie alla ristampa dei loro dischi) piccoli momenti di notorietà sul finire degli anni '70. Ecco, per chi conosce già la musica del trio, posso dire che nell'album in oggetto (rimasto inedito all'epoca, registrato poco prima della dissoluzione del gruppo) essa è sì riconducibile a loro, ma presenta solo la tendenza primeva di quello che poi sarà appunto il Prog degli SFF. La musica degli SPEKTAKEL è apertamente sinfonica, ampia, con grande utilizzo di Mellotron e Hammond, non strumentale (anche se il cantato è tutto fuorché soffocante). Le 3 lunghe composizioni, più una live-bonus-track di 20 minuti (!), prendono non pochi spunti dai primi King Crimson, miscelando però questa tendenza con momenti jazzati e Yes-style che danno vita a un album di una complessità e dallo stile incredibile per la Germania del '74, ancora troppo innamorata del kraut-rock. In effetti si potrebbe più pensare a un gruppo inglese, o perfino americano (a tratti non sono poi così lontani gli Happy The Man); di sicuro si può parlare di una bella operazione di recupero.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

SFF The collected works of... 1993 

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