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TAAL Mister Green Musea 2000 FRA

I Taal rispecchiano forse il prodotto tipico Musea. Con questo non voglio dire che sono proprio scontati ma sono facilmente concepibili anche dopo un solo ascolto. Detto questo aggiungo anche che possiedono composizioni particolarmente elaborate come Blue Shift o Prism. Il loro progressive infatti spazia tra suoni di flauto, potenti tastiere e chitarre molto grintose. Vista la lunga durata dei brani rimango dell'idea che un lavoro interamente strumentale possa stancare. Forse per il semplice fatto che la loro concezione di cambiamento d'atmosfera all'interno di un pezzo è un semplice intercalare o qualche fraseggio. Come per i Prism si rischia di ridurre il tutto ad un appiattimento d'atmosfera e quindi diventa difficoltoso distinguere tutti gli attimi dei brani. Il lavoro di questi musicisti è decisamente ricco di ambizioni e le qualità non mancano. Ricordiamo che è esordio anche per loro e forse per questo non hanno ancora raggiunto quel quid che imprime un'identità precisa nella mente dell'ascoltatore.

 

Gerald Crich

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TAAL Skymind 2003 

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