La D.G.M., etichetta personale di Robert Fripp, oltre che alla pubblicazione di materiale live ed in studio legato strettamente all'universo del re cremisi talvolta offre la possibilità, pur quasi sempre in un' ottica crimsoniana, a musicisti più o meno conosciuti di esprimere al pubblico la loro arte. Sotto la protezione di Fripp i Ten Seconds esordiscono così su D.G.M. nel migliore dei modi grazie ad un lavoro artistico di alto livello. Aiutati in studio da una serie di collaboratori fra cui spiccano William Rieflin già batterista dei Ministry e (guarda un pò) Robert Fripp, i Ten Seconds ovvero Jeffrey Fayman alle tastiere ed il chitarrista e cantante Bill Forth pur riflettendo in maniera considerevole l'influenza dei King Crimson post-Discipline e del Peter Gabriel solista creano un universo sonoro tanto inquietante e claustrofobico quanto affascinante in grado di proiettarci virtualmente in un apocalittico scenario degno del miglior cinema fantascientifico. I brani si alternano attraverso episodi strumentali costruiti su caratteristiche trame ambientali ed una serie di brani cantati dal taglio piuttosto nervoso ed aggressivo, piuttosto semplici nella struttura ma privi di qualsiasi tentazione commerciale. Come dire, sarebbe davvero un peccato perdere l'occasione di scoprire un gruppo come i Ten Seconds... in particolar modo per i cultori di certe sonorità e di una determinata concezione della musica intesa come espressione artistica universale.