"Urdoxa", presentatoci da questo quintetto francese e che pare essere un concept album, ci offre all'ascolto un Prog complesso ed elaborato (a primo ascolto vengono alla mente altre band francesi come Minimum Vital o Halloween o addirittura gli Ange) con tinte medievali caratterizzato da un organo da chiesa, flauto irlandese, violino e clavicembalo che vengono utilizzati generosamente. E' l'occasionale potente riff di chitarra che ci risveglia, ricordandoci che "Urdoxa" è un'opera recente. L'atmosfera che permea la maggior parte del disco è oscura, ma senza sprofondare nel dark o nel gotico. I brani sono prevalentemente lunghi, ciò che permette l'esistenza di arrangiamenti che mostrano la squisita creatività di questi musicisti, come nel caso dei 16 minuti "L'enlèvement de Psyche", il mio brano preferito coi suoi duetti tra tastiere e strumenti a corde e col finale caratterizzato da violino e pianoforte. Sulle prime si può rimanere spiazzati dai continui break e le pause che ci sono nella musica, ma, cominciando ad orientarsi all'interno del disco, si riesce ad apprezzare la direzione musicale delle canzoni, sia le lunghe che i brevi intermezzi strumentali. Non c'è molto che correggerei o cambierei in questo cd; si tratta veramente di un lavoro rotondo, bilanciato e, in ultima analisi, soddisfacente che vi consiglio di sperimentare; sembra un luogo comune ormai, ma si tratta di un'opera che cresce dentro ascolto dopo ascolto.