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TWELFTH NIGHT Live at the Target autoprod. 1981 (Ugum 1989 Cyclops 2004) UK

Il primo album ufficiale dei Twelfth Night venne registrato dal vivo, per ovvii motivi di budget, e presenta una musica piuttosto diversa dai lavori successivi. D'altra parte la band stava ancora cercando la propria dimensione definitiva; nel corso dell'anno precedente aveva prima reclutato il tastierista e successivamente una cantante, con la quale avevano registrato tre brani inseriti in un demo tape (denominato in seguito "Early material"). Al momento venne deciso di registrare quest'album, la cantante era da poco stata dimissionata, con pochi rimpianti (anche se, devo dire, i tre brani con lei sono tra i più belli del gruppo, prima dell'arrivo di Geoff Mann), e la band volle fare un passetto indietro nel proprio repertorio o, meglio, nel proprio stile musicale, registrando quattro brani strumentali a metà strada tra il Prog sinfonico e la psichedelia. La traccia d'apertura "Für Helène" è forse la migliore (a mio giudizio) nell'ambito di questo repertorio, più ancora della lunga "Sequences" la quale, pur già stupenda in questa versione, raggiungerà vette notevoli solo con la successiva aggiunta delle liriche di Geoff Mann. Quelli che saranno i connotati particolari dei Twelfth Night del periodo Mann (a parte il cantato di quest'ultimo) sono in gran parte già presenti in queste quattro tracce: intreccio continuo di tastiere e chitarre dalle sonorità in continuo mutamento e mai uguali a se stesse, un basso dal ruolo importante, temi musicali che cambiano spesso repentinamente ma mai per caso, rincorrendosi e riciclando in continuazione, atmosfere misteriose e quasi spaziali che si alternano a momenti più accattivanti. Il secondo brano "After the eclipse" è il più amatoriale e debole in quanto ad arrangiamenti, con parti abbastanza staccate tra loro e poco coerentemente unite assieme; forse il momento meno forte dell'album. "East to West" è lunga oltre 10 minuti e si dipana armoniosamente e sapientemente per tutta la sua bellissima durata. Il lato B dell'LP era interamente occupato dalla già citata "Sequences" ma il CD non finisce con questo splendido brano: tre bonus tracks, anch'esse registrate dal vivo, seppur non nella stessa occasione, sono state aggiunte ad allungare quest'edizione. Si tratta della bellissima "Afghan red", il brano strumentale presente su "Early material", "Freddie Hepburn" (il cui titolo completo era "Hats off to Freddie Hepburn") e "Encore une fois", queste ultime due facenti parte del primissimo materiale della band. In sostanza quasi 30 minuti in più che si integrano ottimamente col materiale originario dell'LP e che vanno a dar vita alla ristampa di uno dei più begli album del new Prog inglese.

 

Alberto Nucci

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