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TURQUOISE Futura autoprod. 2006 POL

Ci riprovano i polacchi Turquoise che, alla loro terza fatica in studio, cercano di effettuare qualche piccolo aggiustamento nel tentativo di rimodernare un po' il proprio sound. Finora la band non è riuscita a uscire dalle maglie di uno stile musicale gradevole ma pur sempre anonimo, e dobbiamo constatare che neanche questa volta i risultati sono soddisfacenti. Il cambiamento più vistoso è rappresentato dalla scelta di una nuova cantante, Martyna Srocka, che questa volta canta in inglese e presenta una voce gradevole, anche se priva di grosse capacità espressive. Anche la musica scorre tranquilla senza suscitare un particolare coinvolgimento emotivo: si tratta ancora una volta di un new prog dalle tendenze radiofoniche, irrobustito in diverse occasioni da riff schematici di chitarra elettrica che potrebbero ricordare uno qualsiasi dei tanti gruppi metal gotici che inflazionano la scena polacca. Le tastiere sono uno scolorito contorno e la base ritmica è lineare e semplicissima, anche se l'effetto complessivo non è affatto disastroso. Le composizioni mostrano una certa gradevolezza e scorrevolezza ma purtroppo sono anonime, scontate e del tutto prive di personalità, cosa che potrebbe andare bene per un ascolto superficiale e distratto ma che non offre alcuna attrattiva per gli ascoltatori in cerca di qualcosa di più sostanzioso. L'album è oltretutto piuttosto corto: circa 35 minuti e forse proprio per questo non arriva ad annoiare. Insomma, ancora una volta il gruppo nasconde dietro una copertina decisamente graziosa un album quasi del tutto privo di spessore. Passate tranquillamente oltre.

 

Jessica Attene

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