Una scogliera solitaria, un cielo scuro e solcato da una stella cadente, un grosso monolito nero che sembra schiacciare con la sua mole, non solo fisica, un uomo... L'Uomo. Questo è l'inquietante scenario che si presenta sulla copertina del 2° album di questa band olandese, che fa parte del trittico di bands che in pratica ha segnato la decisa sterzata dell'etichetta SI Music verso una musica hard-commerciale (gli altri sono Wings Of Steel ed Everon). Rispetto alle ultime produzioni di queste altre due bands, tuttavia, i TIMELOCK mi convincono di più, se non altro perché hanno saputo mantenere un certo equilibrio tra musica un po' più impegnativa e hard-pop. A parte gli 8 minuti della bella "Napoleon Bonaparte" (!), anche un brano più easy come "Hold on" offre alcuni spunti interessanti che fanno si che la musica dei TIMELOCK non risulti un qualcosa di scontato e poco interessante. La stessa conclusione dell'album, con il breve (e niente male!) strumentale "Icarus before moon" che s'inserisce in crescendo sulle note del penultimo brano, mi fa affermare che può valere senza dubbio la pena non disdegnare questo CD. Per il resto, la musica del gruppo olandese alterna momenti più quieti, i meno interessanti secondo me, a flash strumentali che qualcosa hanno dell'AOR, ma che non sono sputtanati come talvolta questo genere sa essere, pur rimanendo nell'ambito del rock melodico. I momenti più up-tempo sono senz'altro i migliori, quelli che offrono intermezzi interessanti e talvolta coinvolgenti.