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TRANS-SIBERIAN ORCHESTRA Beethoven's last night SteamHammer/SPV 2002 USA

Pare che da qualche anno a questa parte il binomio metal-classica sia inevitabile. Ce lo dimostra ulteriormente, come se ce ne fosse bisogno (vedi la nascita come funghi di gruppi simil-Rhapsody), il disco in questione, che si presenta come un concept album sulla vita di Beethoven. A capo del progetto troviamo una nostra vecchia conoscenza: John Oliva, il cantante e tastierista leader dei metallici Savatage, accompagnato per l'occasione da collaboratori di tutto rispetto, tra cui spicca l'ottimo axe-man Al Pitrelli (anche lui dei Savatage, con un trascorso negli... Asia!). Il cd si presenta con una fantastica copertina e un libretto molto voluminoso pieno di note storiche, note tecniche e tutti i testi. La musica si presenta magniloquente e oltremodo sinfonica fin dalle prime note, che alternano momenti originali a rielaborazioni in salsa metal delle più celebri composizioni del grande musicista. I brani cantati (con una voce molto impostata, più vicina invero alla lirica che non al rock) mostrano una pomposità davvero eccessiva in alcuni passaggi, soprattutto per la continua ricerca di soluzioni armoniche barocche e di testi molto verbosi, se capite quello che intendo. Pochi sono inoltre i momenti strumentali dedicati ai virtuosismi dei musicisti, e questo non può che aumentare la stanchezza dell'ascoltatore. A caricare ulteriormente un disco di puro sinfonismo ci si mette anche una vera orchestra di archi. Davvero troppo. Per concludere, siamo dinanzi a un disco davvero pesante, ma non certo per la eccessiva velocità o per la grinta del gruppo. E' difficile arrivare alla fine del disco senza alzare bandiera bianca prima.

 

Marco Lastri

Collegamenti ad altre recensioni

SAVATAGE Dead winter dead 1995 

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