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UTHULL Edit me... Steel Gallery Records 2003 GRE

Basandoci sui pochi artisti e gruppi greci che gravitano o hanno gravitato nel mondo del Progressive, si poteva presumere che questi Uthull non sfuggissero alle sonoritą un po' oscure, talvolta doom, della maggior parte dei loro conterranei. "Edit me", loro album d'esordio, invece ci offre una gradevole fusion sinfonica dominata dal basso di Kostas Domenikiotis che, miscelandosi al pianoforte e alle caute tastiere di Sakis Bandis, dą origine ad un suono interessante e sufficientemente originale. Notevole anche il contributo ritmico offerto dalla batteria di Yannis Tsoulfaidis. Le 13 tracce del CD talvolta hanno influenze prudentemente metal, a dar vita a una musica che, pur non raggiungendo vette ritmiche stellari, ci fa pensare ai Liquid Tension Experiment o ai Gordian Knot. Talvolta invece i brani si placano e ci offrono momenti di atmosfera che comunque dimostrano continuamente come appunto il basso certe volte puņ avere un ruolo ben pił attivo da quello usuale di base ritmica; di certo , al di lą della riuscita globale dell'album, si tratta di una interessante manifestazione di tecnica strumentale pur, dicevo, non sfociare in equilibrismi parossistici. L'album in sostanza scorre gradevolmente e ci conduce senza intoppi lungo il suo cammino abbastanza contenuto in fatto di durata e di certo non disprezzabile.

 

Alberto Nucci

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