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UNITOPIA The garden Inside Out 2008 AUS

Dall’Australia, gli Unitopia con il loro secondo album. Dopo l’esordio del 2005 con “More than a dream”, la band si accasa alla Inside Out e se ne esce addirittura con un pretenzioso doppio cd.
L’incantevole art-work di Ed Unitsky (lo ricordiamo già decisamente ispirato nella cover per l’ultimo album dei nostri Moongarden) accresce ulteriormente l’aspettativa per il lavoro che andiamo ad ascoltare. Due cd, si diceva, in ognuno dei quali una lunga suite a sbaragliare nettamente gli altri brani. Ai 22 minuti della title-track (presente nel primo cd) si può rimproverare ben poco: cambi di tempo, cambi di umore repentini, inserti strumentali ben fatti, un finale degno di “Supper’s ready” tanto da essere quasi in odore di scopiazzatura…
Un pot-pourri di Tangent, Spock’s beard, Flower Kings e Magic Pie… Se amate questi gruppi, “The garden” è la vostra suite!!!
Seppur strutturata nel medesimo modo (e divisa sempre in 5 parti), leggermente diversa la suite del secondo cd: “Journey’s friend”. Ampi movimenti ai limiti del metal coabitano con spruzzate finanche jazzate e con momenti di malinconico lirismo vicine alle suggestioni che possono ricordare gli IQ di Peter Nicholls.
E poi? Poi ancora una dozzina di brani, qualcuno anche interessante: il gioiellino strumentale “So far away”, il breve bozzetto per piano e voce di “One day”, l’orecchiabile “Here I am”, la delicata “I wish I could fly”. Ma, purtroppo, anche gli insulsi cori di “Don’t give up love” o le melodie scontate di “Give and take”, di “When I’m down” o ancora di “This life”.
La scelta del doppio cd appare esagerata, uno era più che sufficiente per la vena creativa degli Unitopia e il giudizio finale non può che risentire di questa errata valutazione, abbassando notevolmente la considerazione finale in un convenzionale “discreto”.

 

Valentino Butti

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