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VV.AA. Rime of the ancient sampler (the Mellotron album) Voiceprint 1993

Tanto atteso quanto deludente? Ma no... anche se, per ciò che riguarda i più bei nomi tra quelli dei 17 autori che si cimentano nell'omaggio al mitico Tron, non posso mascherare un pizzico di delusione. Per bei nomi intendo per esempio Mike Pinder, Patrick Moraz, David Cross, Woolly Wolstenholme; tra questi solo gli ultimi due hanno offerto una prova più che dignitosa. La struttura dell'album è molto semplice: uno per uno i 17 musicisti si producono in una breve canzone (i pezzi sono quasi tutti strumentali) che abbia come base l'utilizzo del Mellotron, in una delle sue molte sonorità. Occorre dire che l'utilizzo di questo strumento qui è molto oculato, vale a dire che non siamo di fronte ad una serie di "...cascate di musica dolciastra e maleodorante..." (come vengono definite le canzoni ad alto contenuto di Mellotron da critici quali Bertoncelli & c.). Molte delle composizioni non sono neanche da annoverare nella categoria Prog, ma ciò non è sinonimo di bruttezza, ovviamente. Particolarmente apprezzate dal sottoscritto le prove di Gordon Reed, Derek Holt, Martin Smith (il produttore dell'album) e David Etheridge, oltre ai già citati Cross e Wolstenholme. Cosa dire, in chiusura? Sicuramente un album da avere per i patiti delle sonorità del Mellotron; consigliamo di ponderare l'acquisto invece ai Prog-fans al 100%.

 

Alberto Nucci

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