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VV.AA. Supper's ready: a tribute to Genesis Magna Carta 1995 USA

Come ho avuto modo di dire, non amo i dischi tributo. Quello qui presentato, come si può facilmente capire, è consacrato alla musica dei GENESIS; non è il primo dedicato al mitico gruppo, come si saprà, preceduto com'è stato dalla più casereccia produzione ad opera della Mellow. Inevitabili gli accostamenti, dunque: innanzi tutto occorre dire che casereccia non è un'affermazione che vuol essere una critica, anzi... sta in qualche modo a significare che la produzione qui in oggetto, pur presentando musicisti di vaglia, risulta certamente più fredda della (globalmente) meno tecnicamente dotata produzione nostrana, la quale oltre tutto costituiva di due CD, con anche un look più invitante. I 14 brani presenti su "Supper's ready" sono eseguiti da alcuni gruppi/artisti conosciuti, ma anche da alcune accozzaglie di bei nomi che si sono riuniti una tantum per far guadagnare alla Magna Carta quattro dollari in croce (si fa per dire, quattro...!). Ma bando alle critiche e passiamo alla pura descrizione: tra i gruppi/musicisti conosciuti segnaliamo Robert Berry, alle prese con una strana, ma interessante, versione di "Watcher of the skies". Annie Haslam costituisce, con la sua interpretazione di "Ripples", il momento più alto del CD. Richard Sinclair si barcamena onestamente con "For absent friends", mentre Magellan, En-chant, Shadow Gallery e Cairo strapazzano, ma non troppo, i loro pezzi (buona l'ispirazione con cui i penultimi interpretano "Entangled"). Da dimenticare, così come il pezzo originale, "Keep it dark" eseguita dai World Trade, anonima la "Many too many" di Pete Bardens, ottima "Back in N.Y.C." di Kevin Gilbert (vocalist dei Giraffe che si esibirono al Progfest '94). Per il resto, tanti nomi a me quasi del tutto sconosciuti, così come delle esecuzioni che non lasciano molte tracce. E ora sotto col prossimo tributo...

 

Alberto Nucci

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