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VV.AA. To cry you a song - A collection of Tull tales Magna Carta 1996 USA

Tributo ai Jethro Tull: la Magna Carta si toglie la maschera e inaugura il tributo-puzzle. Fino ad ora, infatti, i CD-tributo annoveravano tra i collaboratori solo, o quasi, bands vere e proprie, le quali, per un giorno, staccavano dai propri impegni per dedicarsi alla reinterpretazione di questo o quel brano del gruppo da omaggiare. Con questo disco invece la situazione sopra descritta è divenuta l'eccezione, dato che solamente 4 bands si presentano al completo all'appuntamento, ovvero Magellan, Echolyn (alla loro ultima apparizione ufficiale), Wolfstone e Tempest (rinforzati da Robert Berry alle tastiere). Il resto dei brani è affidato di volta in volta a un collage di artisti che, secondo me, tolgono interesse all'operazione. La lista di tali artisti è di prim'ordine (Mick Abrahams, Keith Emerson, Roy Harper, Glenn Hughes, Phil Manzanera, lan McDonald, Dave & Matthew Pegg, Derek Sherinian e John Wetton i più noti, più l'onnipresente Berry), ma è la formula che rende ogni cosa un po' artificiosa. A conferma di ciò, i due episodi più interessanti di "To cry you a song" sono proprio due interpretazioni di due gruppi veri, cioè quella dei Magellan, che si rendono autori di una versione di "Aqualung" da lacrime (da sola può quasi valere l'acquisto del CD), e quella dei Tempest, ma in questo caso nessuno che conosca la musica di questa band si stupirà, alle prese con "Locomotive breath". Per il resto, grandi musicisti, grandi canzoni, ma un CD veramente bello senz'anima...

 

Alberto Nucci

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