Home
 
VV.AA. Yesterday and today RecPlay Inc. 2018 UK/USA

Secondo la maggior parte dei fans gli Yes, i veri Yes, hanno smesso di esistere con l’abbandono forzato (all’epoca) di Jon Anderson una dozzina di anni fa e, più ancora, con la morte di Chris Squire nel 2015. Comunque sia, la band con Howe, White (a mezzo servizio), Downes, Sherwood, Davison e Jay Schellen continua imperterrita la sua attività live pescando a piene mani tra i numerosi brani che l’hanno meritatamente consegnata alla Storia della Musica. Per celebrare i cinquanta anni di carriera il duo di musicisti-produttori Dave Kerzner e Fernando Perdomo ci offrono questo “Yesterday and today” che vede la partecipazione, oltre a qualche membro “storico” o attuale della band, anche di bei nomi del panorama musicale come Steve Hackett, Robert Berry, Sonja Kristina ed i Curved Air, Nick D’Virgilio, Tom Brislin, Sally Minnear ed altri ancora.
I brani presentati spaziano dagli esordi di “Yes” del 1969 con “Sweetness” e “Yesterday and today” fino agli anni ’80 con “Machine messiah” da “Drama”, per finire con tre brani dell’era Rabin. Ovviamente confrontarsi con questi brani non è cosa semplice neanche per musicisti navigati come quelli presenti nel tributo. In alcuni brani si è rimasti fedeli, o quasi, all’originale, in altri gli artisti hanno provato a metterci del loro con risultati nel complesso convincenti.
Apre l’album “Machine messiah” con Geoff Downes alle prese con un “suo” brano e Nick D’Virgilio che si destreggia bene come lead-vocals (certo un conto è “sostituire” Horn, un altro Anderson…). Bella la versione di “Yours is no disgrace” (Mr. Tony Kaye alle tastiere) con la voce di Marisol Koss (rimango dell’idea che una voce femminile sia l’ideale per “ovviare” all’assenza di Anderson, come dimostra una indimenticabile versione, di qualche anno fa, di “Turn of the century” cantata da Annie Haslam). Proprio quest’ultimo brano, ridotto purtroppo a soli 2 minuti, ci permette di apprezzare la voce di Sally Minnear (figlia d’arte), in compagnia di Dave Bainbridge e Dave Kerzner. Risorta a vita nuova la dolcissima “Sweetness”, con Pat Sansone alla voce e Fernando Perdomo ad occuparsi di basso, tastiere e chitarre. I Curved Air di Sonja Kristina presentano una versione personale di “Soon” che, pur non raggiungendo il pathos ineguagliabile dell’originale con Anderson alla voce, offre belle emozioni.
L’era Rabin è aperta da “Cinema” con Steve Hackett alle prese con un brano forse troppo heavy per le sue caratteristiche. “Changes” è invece perfetta per la voce di Robert Berry e Billy Sherwood e buon esempio degli Yes anni ’80. Sorprendente e coraggiosa la scelta di “I’m running” brano “minore” di “Big generator” ma ottimamente rivisitato. Splendido il medley acustico con “Your move-And you and I-Wonderous stories” con il tanto bistrattato Jon Davison (ma voi, scusate, non avreste accettato di entrare negli Yes, ve l’avessero chiesto??) perfettamente calato nella parte. La title track, “Yesterday and today”, acerbo brano del disco d’esordio, è seguito da “Long distance run around” con alla voce Leslie Hunt (a questo proposito, il duo Kerzner-Perdomo in fatto di vocalist ha proprio scelto bene, nel non facile compito di interpretare questi brani… tutti veramente all’altezza…). Non poteva mancare l’omaggio dell’amico Billy Sherwood al compianto Chris Squire con “The fish”, vero e proprio manifesto della maestria di Chris al basso. Chiude la raccolta “Starship trooper” con una voce un poco diversa come quella di Francis Dunnery piuttosto lontana dal timbro angelico di Jon Anderson.
Un album-omaggio senza dubbio ben fatto e meritevole. Gli artisti intervenuti sono stati tutti all’altezza di un materiale così complesso, dimostrando grande amore e rispetto per la band e per i suoi fans. Speriamo che il 50° anniversario del gruppo ci riservi altre sorprese.



Bookmark and Share

 

Valentino Butti

Italian
English