Home
 
WILLOWGLASS Willowglass autoprod. 2005 UK

Questa band, dal nome delicato ed evocativo, è il progetto solistico del pluristrumentista Andrew Marshall che gestisce da solo l'intero parco strumenti a sua disposizione (basso, chitarre, tastiere e flauto) ad eccezione della batteria, saggiamente affidata a Dave Brightman. La scelta oculata di ingaggiare un vero e proprio drummer salva quindi questo grazioso album dalla trappola di una eventuale fredda drum machine. Non si può fare a meno di notare l'elegante e bucolica copertina eseguita dall'artista Lee Gaskins la quale raffigura una fanciulla, immersa nei propri pensieri che siede all'ombra di un albero, volgendo il suo sguardo vago verso un paesaggio naturale armonioso, con castelli, rocce e una scena di caccia alla volpe in lontananza (visibile sul retro del booklet). Le dieci tracce strumentali che compongono questo debutto sembrano proprio aleggiare e disperdersi naturalmente in questo paesaggio. La musica è eterea e sfumata, dominata da tonalità morbide e carezzevoli e impreziosita da soluzioni sonore eleganti e lineari. Si tratta di un progressive romantico che ruba colori e sfumature dalla tavolozza dei Genesis (soprattutto per quanto riguarda il tessuto tastieristico) con un feeling orientato verso il new prog. Gli arrangiamenti sono piuttosto semplici e la musica appare poco stratificata, facendo leva soprattutto sulle linee melodiche portanti che si sviluppano in maniera distesa e ariosa. L'artista precisa, nelle note biografiche poste alla nostra attenzione, che la sua speranza è quella di poter sviluppare questo progetto grazie all'apporto di una vera e propria band. Mi auguro che Andrew riesca nell'intento: le sue idee sono dotate di un buon potenziale che purtroppo non è sfruttato appieno nel contesto del setting restrittivo del solo project. Le idee di fondo avrebbero bisogno di essere messe meglio a fuoco attraverso opportuni tagli, rimodellamenti e costruzione di arrangiamenti più ricchi e mirati. Si ha l'impressione che questo sia una sorta di progetto embrionale che racchiude delle buone idee su cui poter in seguito lavorare. Magari il reclutamento di un cantante e la costruzione di linee vocali opportune potrebbe contribuire a dare un contenuto più definito a quelle che sono delle graziose linee melodiche di partenza. Il CD è disponibile attraverso il sito della band. Auguriamo ad Andrew di trovare presto quello che desidera per la sua musica.

 

Jessica Attene

Collegamenti ad altre recensioni

WILLOWGLASS Book of hours 2008 
WILLOWGLASS The dream harbour 2013 

Italian
English