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WILLOWGLASS Book of hours autoprod. 2008 FIN

A tre anni di distanza dal debutto, arriva ora “Book of hours”, nuova prova del progetto Willowglass, in cui si cimenta il polistrumentista Andrew Marshall. Diciamo subito che il musicista britannico fa pienamente centro, mostrandosi ispirato e coinvolgente. La sua bravura consiste nel proporre schemi e suoni (sì, anche quelli di mellotron…) chiaramente discendenti dei grandi maestri del prog sinfonico degli anni ’70. Come vedremo, quest’album, interamente strumentale, è zeppo di riferimenti ad artisti che hanno fatto scuola, ma non è uno di quei classici copia-incolla pasticcioni, anzi, vien fuori una proposta intrigante, raffinata, piena di spunti interessanti. “Argamasilla” è un bellissimo biglietto da visita, caratterizzato da undici minuti in perfetto stile Yes, ricco di cambi di tempo e di umore, con una stile chitarristico che emula nel migliore dei modi il tocco di Howe e con i consueti intrecci e scambi tra sei corde e tastiere. “Willowglass” e “Book of hours” offrono invece una suadente delicatezza, con dolci arpeggi e tappeti d’atmosfera a creare brani splendidi che possono ricordare le cose più pastorali di Genesis, Hackett e del Phillips di “The geese and the ghosts”, con slanci più marcatamente sinfonici nel caso della title-track. Inizio quasi vandergraafiano, un po’ misterioso, per “The Maythorn Cross”, che si sviluppa incredibilmente con arie medievali più legate a quanto fatto dai Gentle Giant, per poi tornare di nuovo all’intensità del gruppo di Hammill. L’ultima traccia è la lunga (quasi diciassette minuti) “Th labyrinth”, suite suddivisa in sei parti, in cui si avvertono un po’ tutti i tratti e le influenze affrontate fino a questo punto: sound a tratti bucolico, a volte più pomposo, tanto romanticismo, atmosfere fiabesche, variazioni ritmiche e nuovi echi di Genesis, Phillips, Yes, King Crimson. “Book of hours” non fa altro che confermare tutte le cose buone già mostrate nel debutto, con un artista che propone con gusto un buon progressive di stampo romantico-sinfonico che soddisferà in pieno tutti gli amanti del genere.

 

Peppe Di Spirito

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