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THE WINSTONS |
Live in Rome |
AMS Records |
2016 |
ITA |
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Le impressioni che l’omonimo debutto in studio dei Winstons avevano dato riguardo una band che poteva entusiasmare in concerto sono pienamente confermate da questo album dal vivo registrato a Roma il 22 gennaio 2016 e pubblicato dalla AMS Records. Enro, Linnon e Rob Winston (all’anagrafe Enrico Gabrielli, Lino Gitto e Roberto Dell’Era) hanno avuto modo di fare un buon numero di esibizioni in supporto del loro disco e questo nuovo prodotto, consistente in un cd ed un DVD, permette di gustarci ulteriormente tutta la loro bravura. L’impressione immediata è che in sede live diventa ancora più evidente l’essenzialità della musica dei Winstons. Suoni asciutti ed un sound sporco e caldissimo, con i musicisti “cattivi” al punto giusto, niente orpelli inutili, con quei timbri affascinanti di un organo à la Ratledge e giusto qualche spunto di sax e flauto a rendere più variegate le cose; sono queste le caratteristiche che il gruppo porta anche sul palco. Per di più, la formazione triangolare mostra una perfetta coesione e regala un impatto immediato; insomma, anche se solo in tre riescono ad essere travolgenti e ad assalire gli spettatori con tutta l’energia che sono capaci di trasmettere e vengono a galla anche la loro esperienza ed il grande mestiere (si vede che con le loro svariate avventure tra Mariposa, Afterhours e Calibro 35 conoscono bene il modo di calcare palcoscenico). Viene proposto per intero il loro lavoro in studio, con in più un paio di pezzi inediti (uno è presente solo sul cd). E la musica è quella che avevamo già apprezzato, con sonorità di base acide e abrasive (peculiarità ancora più evidenti in concerto), ma con quelle melodie che tanto devono a Robert Wyatt che non tardano ad intromettersi e a rendere più stravagante la proposta. Sono forti, quindi, i sapori pop-psichedelici e canterburiani derivanti dalla fine dei sixties, con composizioni che sembrano figlie degli esordi dei Soft Machine e che non mancano di strizzare l’occhio ai Beatles, tra ritmi a volte ossessivi, a volte più pacati. I musicisti sono i primi a lasciarsi trasportare dalla musica e la loro bravura nell’approccio live è dimostrata anche dalle lunghe divagazioni strumentali dell’inedito “Zip to zap riot trip”, così come il loro divertimento è palese quando batterista e tastierista si scambiano gli strumenti su “Dancing in the park with a gun”. E’ stato un piacere ascoltare il loro ottimo debutto in studio, è lo stesso identico piacere gustarceli in questa bellissima registrazione dal vivo.
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Peppe Di Spirito
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