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XENN Offworld autoprod. 2003 POL

Dopo lo scioglimento degli Abraxas, i vari musicisti hanno continuato a suonare impegnandosi in progetti e gruppi di diverso genere; il bassista Rafael Ratajczak ed il chitarrista Lukasz Swiech hanno formato gli Xenn, band dedita ad una musica simile al post rock, con influenze che vanno dai primi Porcupine Tree agli islandesi Sigur Rós. Senza dubbio la composizione più lunga dell’album (“Dark matter”), che supera di poco i 10 minuti, è anche quella più interessante e ricca di momenti e spunti interessanti, con discrete progressioni strumentali ed armonie vocali oniriche. Per il resto il CD consta di 12 brani totali, tutti di breve durata e con momenti musicali d’interesse relativo, pieni di loop elettronici, riff spigolosi, talvolta acidi, e ben poche concessioni alla melodia. Il cantato, affidato prevalentemente a Lukasz, oscilla tra tonalità ultraterrene e sognanti ma il tenore dei brani spazia a sonorità più eclettiche, sconfinando a volte nella world music e nel soft pop (nel brano n. 8 “A postcard from Offworld” si sente addirittura l’altoparlante di una stazione ferroviaria italiana!). Non siamo per nulla vicini, l’avrete capito, al discreto Prog degli Abraxas; l’eterogeneità e la ricercatezza di questo disco potrà interessare qualcuno, ma non chi cerca sonorità più tradizionalmente Prog. Difficile tuttavia bocciare “Offworld”, dato che, escludendo alcune composizioni meno riuscite di altre, la musica che viene ivi proposta presenta talvolta una raffinatezza apprezzabile, con atmosfere surreali per nulla scontate.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

ABRAXAS Abraxas 1996 
ABRAXAS Centurie 1998 
ABRAXAS 99 1999 

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