Home
 
ZEVIOUS After the air raid Cuneiform Records 2009 USA

Dopo un album autoprodotto, venduto ai numerosi concerti attraverso i quali hanno iniziato a farsi conoscere, gli Zevious approdano alla Cuneiform Records, che lancia questo loro nuovo lavoro intitolato “After the air raid”. Stiamo parlando di un trio statunitense formato dai cugini Mike e Jeff Eber (rispettivamente chitarrista e batterista) e dal bassista Johnny DeBlaise. La loro proposta è strumentale e presenta un tasso tecnico non indifferente, in cui la base è sicuramente data da un discorso jazzistico, che viene comunque ampliato grazie ad un talento individuale e di gruppo notevole, alla profusione di tanta energia e ad una serie di undici brani non lunghissimi in cui emerge una mole di idee impressionante. Il linguaggio del jazz e la sua libertà espressiva flirtano alla perfezione con il rock, attraverso un sound spesso anche duro (a brevi tratti addirittura feroce), con chitarra graffiante e ritmi potenti, seguendo percorsi tortuosi fatti di tempi dispari ed in continua variazione, passaggi sufficientemente intricati (anche se mai di difficilissimo ascolto), riff aggressivi e chitarra tagliente pronta, però, anche a lanciarsi in solos molto intriganti. La bravura del trio è comunque quella di slegarsi da cliché e dal far vedere facili paragoni. Solo in poche occasioni, forse, si può intravedere qualche lontana parentela con certo jazz-rock di matrice zeuhl, come ad esempio nel brano di apertura “Where’s the Captain?” o in “The noose”, dove sembrano emergere certe affinità con gli One Shot (rispetto ai quali, però, il suono è in generale più “essenziale”, visto che mancano le tastiere), tra invenzioni continue, un guitar-playing che può ricordare quello di James MacGaw ed una perfetta padronanza degli strumenti. Molto suggestivi alcuni pezzi come “That ticket exploded”, “After the air raid”, dai ritmi misteriosi e con atmosfere dalle tinte dark. Se già siete dei sostenitori delle pubblicazioni della Cuneiform vi esorto senza esitazioni a far vostro questo “After the air raid”, visto che anche con gli Zevious l’etichetta statunitense attenta alle diramazioni del jazz-rock progressivo e delle avanguardie ha visto giusto.



Bookmark and Share
 

Peppe Di Spirito

Italian
English