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GALADRIEL Giovanni Baldi
 

I Galadriel non hanno sicuramente bisogno di molte presentazioni. Autori di uno dei migliori dischi del 1988 col loro "Muttered promises from an ageless pond", sono riusciti ad elaborare uno stile che si colloca in bilico fra le vecchie sonorità dei seventies (tipo Genesis) e la ricerca di nuovi suoni, di nuove armonie.
L'intervista che segue mi è stata rilasciata moto gentilmente dal cantante Jesus Filardi il 4/2/1991; mi scuso anticipatamente se alcune notizie sotto riportate non sono corrette. Il gruppo spagnolo infatti doveva cominciare la registrazione del secondo LP verso fine febbraio/inizio marzo ma, per motivi tecnici (inerenti alla disponibilità dello studio di registrazione) i lavori sono cominciati solo a fine maggio.


Jesus... vorremmo sapere cosa ne pensi della scena prog spagnola e dell'evoluzione che questa ha avuto nel tempo.

Sono molto felice di poterti dire che da quando ho incontrato Angel Romero (un conosciutissimo critico di progressive, collaboratore della Musea, importatore di dischi e... molte altre cose ancora) nell'85, gradualmente (anche se talvolta molto lentamente) la scena progressiva spagnola si è sviluppata e quello che inizialmente poteva apparire come un sogno è divenuto realtà. Angel ci ha molto aiutato con la band a produrre il nostro primo vinile e nelle nostre esibizioni dal vivo (come background voice e percussionista).
Cominciammo ad avere contatti anche con altri fans di progressive che stavano organizzando il festival di prog-rock "Noche Magica" nel sud della Spagna (a Jerez de la Frontera), dove abbiamo suonato anche noi per due anni consecutivi assieme ad altre bands come Harnakis, Altari, Onza e Pendragon. Come puoi ben capire questo fenomeno ha esercitato una sorta di polo d'attrazione per molti musicisti sparsi in tutto il paese. Una prima importante fanzine dal nome Aristillus fu creata da quella persone che organizzarono questi concerti ed il terzo festival, penso, sarà organizzato in marzo e, oltre a bands spagnole, saranno presenti anche i francesi Minimum Vital.
Tutto questo ha provocato notevoli effetti: i Galadriel hanno registrato un album e l'etichetta francese Musea lo ha realizzato su CD, gli Harnakis hanno debuttato con un CD sempre su Musea, gli Altari hanno realizzato un CD con la Sirius Records, gestita sempre dagli organizzatori del festival, da A. Romero con Manolo Pizarro, presidente del nostro fan club Katur. Ci sono poi altre bands che non hanno registrato ancora niente ma che stanno lavorando a tal fine. Se consideri il fatto che prima del 1985 nulla era stato ancora realizzato, beh... mi sembra un bel progresso.

Noti qualche differenza tra la situazione spagnola e quella del resto d'Europa?

Differenze... beh, da un punto di vista musicale mi sembra che la preoccupazione sia più o meno sempre quella di creare cose professionali, anche se penso che ci siano dei paesi che hanno una maggiore tendenza verso sonorità pop. Questa è solo la mia opinione ma, a mio avviso, il progressive che viene fatto in paesi come Olanda e Gran Bretagna è molto più leggero di quello spagnolo, italiano o tedesco; comunque, come puoi ben capire, andrebbe analizzato ciascun caso specifico.
Per quanto riguarda invece la promozione, la possibilità di esibirsi ed altri aspetti, Gran Bretagna e Olanda hanno una maggiore cultura musicale rispetto a nazioni come la Spagna o altri paesi simili per questioni storiche e politiche. E' difficilissimo promuovere qualcosa come il progressive in un paese che non ha conosciuto altro che un genere di musica facile come il pop.

Conosci qualche band italiana?

Sì... ne ho ascoltata qualcuna.

Quali sono secondo te le migliori?

Tra le vecchie glorie mi piacciono particolarmente gruppi come PFM, Celeste e Banco... i più importanti, penso. Per quanto riguarda le nuove bands, posso dirti che ho trovato qualcosa di interessante negli Ezra Winston. Ma più passa il tempo, più divento critico riguardo suoni e composizioni; ciò significa che quando ascolto qualcosa di nuovo, guardo soprattutto alla sperimentazione e a come la band struttura il brano. Sfortunatamente molte bands falliscono su questo punto (Galadriel inclusi). Essere un vero musicista, e quindi band, significa rischio, conoscenza della musica e anni di lavoro.
Come avrebbero potuto fare altrimenti gruppi come Genesis o King Crimson a creare quei capolavori che tutti conosciamo e a sopravvivere così a lungo? Come puoi ben capire, sono molto felice di tutta questa attività musicale che c'è in giro perché ciò significa una maggiore opportunità per coloro veramente adatti ad emergere. I gruppi italiani sono comunque molto fortunati, visto il grosso numero di fanzine e di sostenitori presenti nel vostro paese. L'Italia è il paese europeo da cui abbiamo ricevuto sicuramente il più grosso numero di consensi, subito dopo segue la Francia.

Bene, adesso parliamo del vostro prossimo lavoro. Vi saranno dei cambiamenti rispetto a "Muttered..." o rimarrete sostanzialmente ancorati a quello stile?

Sono sicuro che le persone che ascolteranno il nostro secondo lavoro noteranno dei cambiamenti... in meglio spero! Col passare del tempo le persone maturano, noi cerchiamo di abbandonare le nostre influenze.
Abbiamo un solo obiettivo in mente: cercare di fare sempre il nostro meglio nel creare musica. Una musica che tocchi l'anima tramite qualcosa di profondo ed emozionante, sperimentando nuove direzioni. Io sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo per incidere, ma temo che dovremo aspettare e vedere ciò che ne pensa la gente.

In concreto, quali saranno questi cambiamenti?

Il più importante sarà sicuramente da ricercare in un maggiore approccio tecnologico (tramite synth e computer) nel nostro sound e in una maggiore maturità musicale di cui ho parlato prima. Temo comunque che questa sia una cosa che si potrà capire soltanto con un attento ascolto dell'album. Oh! Comunque entro 20 giorni andremo in studio per registrare il nuovo materiale! Il disco sarà realizzato su CD dalla Musea in versione inglese e su CD ed LP dalla Sirius Records in versione spagnola.

So che è molto difficile ma... c'è qualche possibilità di vedervi esibire in Italia?

Per suonare in Italia quello di cui abbiamo veramente bisogno sono dei contatti con qualcuno che abbia la possibilità e l'interesse di organizzare un concerto. Sarebbe assolutamente fantastico suonare nel vostro paese ed incontrare tutte quelle persone amanti della nostra musica. Anzi, a tale scopo non sarebbe possibile organizzare una sorta di festival con varie bands tramite l'aiuto di qualche fanzine o radio?

Beh, per concludere, cosa vorresti dire a tutti i nostri lettori?

La cosa più importante che posso dire a tutte le persone che leggeranno questa intervista e che ascoltano la nostra musica, è che il loro supporto ed il loro appoggio non sarà mai dimenticato!

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