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EYESTRINGS Alberto Nucci & Jessica Attene
 

Raccogliere l'eredità dei Discipline può essere pesante... specie se si è il nipote di Matthew Parmenter, ma Ryan non vuol fare i Discipline-2. In effetti il giovane Parmenter coi suoi Eyestrings si è subito contraddistinto per un Prog molto personale, anche se debitore ovviamente della band dello zio. Una seria passione e un approccio ben poco teso all'emulazione hanno portato la band a confezionare due album in due anni ricchi di personalità certamente godibili. Abbiamo pensato di scambiare quattro chiacchiere con Ryan per farci raccontare la storia della sua band.

Come è nata l'idea di formare gli Eyestrings?

All'ultimo anno di College chiamai alcuni amici per jammmare assieme, fra cui Mathew Kennedy. Questo avvenne dopo che i Discipline smisero di suonare e Mathew stava cercando di rimanere musicalmente attivo. Scrivevo musica da anni e hanno pensato che avrei potuto portare qualcosa di interessante alle loro jam sessions. Presto iniziai a portare canzoni che avevo scritto perché gli altri le imparassero ma il resto del gruppo aveva difficoltà ad impegnarsi realmente su qualcosa che andasse oltre al suonare assieme in maniera casuale. Mathew ed io eravamo invece entrambi interessati a registrare e suonare come una vera band.

Nel 2001 iniziammo a cercare altri membri per completare la band. Ho subito pensato al mio amico Alan Rutter, un grande chitarrista che si era appena trasferito nella nostra città nel Michigan dopo aver vissuto in California per 2 anni. Iniziai a lavorare con Alan ad una canzone che avevo scritto, "Empty Box", ed è stata quasi una lotta all'inizio ma ben presto cominciò a suonare le melodie in maniera meravigliosa. A questo punto, con tre di noi che avevano suonato assieme per tutta l'estate, eravamo pronti a fare le audizioni per il batterista. Mettemmo un annuncio in un giornale locale e abbiamo provato tre ragazzi e suonato con uno di questi per un breve periodo ma la cosa non funzionava benissimo così dopo poco tempo Mathew chiamò Bob Young con il quale aveva suonato nell'ultima line-up dei Discipline. Ci piaceva suonare con Bob e Bob si divertiva a suonare i pezzi più complessi e siamo riusciti a convincerlo a salire a bordo. Ecco come abbiamo iniziato.

Ho visto che sei il quasi unico autore di testi e musica: quale è l'apporto degli altri membri?

Mi faccio tuttora gran carico del lavoro di composizione ma entrambi gli album sono stati prodotti dagli Eyestrings, non soltanto da me. Ogni membro della band fornisce un eccellente input creativo per ciascuno degli altri membri. Sia che si tratti di fare un giro su una nota di chitarra, aggiungere una certa sequenza di batteria, rendere le parti vocali più dinamiche, scegliere il giusto suono di tastiera o ritoccare le note di una traccia di basso, ciascuno di noi contribuisce al sound della band. Il modo in cui la vedo è che io metto le note insieme ma soltanto la band può renderle vive. Sono convinto che gli Eyestrings saranno finiti quando ognuno di noi non farà più tutto ciò.

Avete già avuto l'occasione di confrontarvi con il pubblico in occasione di grossi festival, come il ROSfest. Come è stato l'impatto? Cosa vi ha lasciato questa esperienza?

Suonare ad un evento come il ROSfest è un sogno che diventa realtà per musicisti come me. In definitiva la musica Prog è una nicchia e così ho scoperto che i potenziali fan tendono ad essere relativamente pochi e lontani fra loro. Così al ROSfest e in manifestazioni simili hai questa straordinaria concentrazione di appassionati di musica Prog in un posto solo e riuscire a suonare per così tanta gente che avrebbe potuto apprezzare la mia musica è stato davvero eccitante. L'audience era tutta attenta e rispettosa e hanno reagito in maniera entusiastica alle varie situazioni della nostra musica. Per me è stata la performance più emozionante fino ad ora. E parlare con gli altri musicisti ed i fans dopo lo spettacolo è stato davvero divertente. La ricorderò come un'esperienza davvero positiva.

Il nuovo album sembra più oscuro rispetto al debutto ma anche più omogeneo: cosa vi ha fatto scegliere questa precisa direzione per la vostra musica?

Questo mi riporta al discorso sul coinvolgimento della band a ciascun livello. Sul primo album "Burdened Hands" abbiamo registrato diverse canzoni scritte da me prima che la band esistesse e così l'album appariva più eclettico. Su "Consumption" le canzoni sono state scritte per gli Eyestrings e avevamo tutti la tendenza a condividere gli aspetti più oscuri della musica, ecco perché il nuovo album è più omogeneo. Stavamo già suonando assieme da quattro anni e avevamo sviluppato un sound più distintivo per noi stessi. Anche Mathew contribuiva alla composizione, entrambi abbiamo sviluppato i segmenti che lui aveva scritto per quella che sarebbe diventata "Code of Trip". E l'intera band ha improvvisato in un certo senso il nostro breve pezzo d'apertura "All Sales Final". Oltre a ciò abbiamo potuto registrare le tracce base dell'album in una settimana nello studio di un nostro amico, il Windfall Recordings ad Hammondsport, New York. Tutti questi elementi ci hanno aiutato a creare un lavoro maggiormente distintivo degli Eyestings dall'inizio alla fine di "Consumption".

C'è qualche attinenza con i testi che sembrano molto impegnati? Di che tematiche ti sei occupato?

Molte delle liriche contenute in Consumption trattano dell'oppressione sia politica che personale o autoimposta. In "Valid for a Week", ad esempio, ci sono due diverse voci, una che si lamenta nei versi e l'altra che grida degli ordini nel coro e nella parte finale. In "Lifelines" sono rappresentati molti punti di vista. Fondamentalmente ero interessato a trattare i conflitti interni nelle loro diverse forme e in generale i cambiamenti nella musica rappresentano essi stessi i cambiamenti delle tematiche e degli stati d'animo. Mi piace certamente il vecchio stile dei Genesis di approccio ai testi come narratori di brevi racconti ma a volte è meglio lasciare che la musica racconti la sua parte della storia. Sempre di più cerco di trovare un equilibrio fra la musica ed i testi per trasmettere il giusto feeling.

Che sentimenti vuoi suscitare nella mente dell'ascoltatore? C'è un messaggio in particolare che vorresti far arrivare al tuo pubblico?

Voglio suscitare sensazioni di tensione e poi giocare con quei sentimenti. Questo significa a volte smorzare la tensione e altre volte spingerla fino ai livelli di massima sopportazione. La sezione "Feast" di "Code of Tripe" è probabilmente una buona rappresentazione di come gli Eyestring fanno accumulare la tensione. Non sono così arrogante da che ogni messaggio trasmesso dalla nostra musica possa davvero fare la differenza nel mondo ma certamente in "Consumption" emerge il messaggio di cercare di mantenere il controllo della propria vita. In "Valid for a Week" il coro canta "credi in tutto quello che leggi" che è quella sorta di stronzate che ascolteresti da qualsiasi regime totalitario. Così quel verso è decisamente ironico. Credo che ognuno di noi debba leggere il più possibile facendo attenzione a quello in cui decide credere. Vivere nella, si presuppone, libera America fa molta più paura dopo gli ultimi 5 anni di questa amministrazione e molte delle liriche prendono questa lotta come punto di partenza. E' importante che la gente ricordi che ogni organizzazione (governo, religione, corporazione) è potente quanto i suoi membri le permettono di essere.

L'accostamento con Matthew è inevitabile: cosa pensi che abbia portato al gruppo la figura di tuo zio? Pensi che ti responsabilizzi in qualche maniera la parentela con una figura così importante per il progressive e che ti spinga a fare meglio?

Sono sempre stato un grande fan della musica di Matthew Parmenter. Quando ero adolescente era entusiasmante vederlo esibirsi e sono fortunato ad aver conosciuta molto più della sua musica di quanto un fan dei Discipline potrà mai ascoltare. Andavo ai concerti dei Discipline quando frequentavo le superiori e la band è sicuramente stata fra le mie principali influenze. Devo a Matthew il nome e le influenze musicali - Credo che molta gente si sia avvicinato agli Eyestrings per via dei nomi "Parmenter" e "Kennedy" che portavano inevitabilmente verso i Discipline e penso che gli Eyestrings siano una band davvero unica.

Mi è saltato in mente il paragone con gli Echolyn, a cosa pensi sia dovuta questa somiglianza?

Mi piacciono gli Echolyn e conosco molto bene l'album "As the World". Credo che le maggiori somiglianze fra gli Echolyn ed i Discipline siano rappresentate dalla complessità dalla melodia e dall'iniziale in "E". A parte ciò non penso che siamo così simili. Loro hanno certamente armonie vocali più complesse rispetto a quelle che noi abbiamo mai avuto nella nostra musica.

Ho letto che hai scelto il nome del gruppo da Shakespeare. Si tratta della frase presa da Cymbeline: "I would have broke mine eyestrings, crack'd them but To look upon him, till the diminution"? A cosa è dovuta questa scelta?

Io e la mia ragazza stavamo spulciando Shakespeare alla ricerca di parole interessanti finché lei si è soffermata su quel verso. Mi sono innamorato della parola, del suo significato profondo e del fatto che si trattasse di una parola composta molto semplice. Mi piace il verso che ha a che vedere con l'attenta analisi minuziosa che sembra appropriata per la nostra musica. Ma è stata più che altro la parola in sé che ho apprezzato più che l'intero passo. Ed il concetto di "eyestrings" si adattava molto bene con una copertina molto disturbante.

Il tuo modo di cantare è tutt'altro che lineare: a chi ti ispiri?

Le mie più grandi influenze vocali e di scrittore potrebbero essere rappresentate da Peter Gabriel e Thom Yorke dei Radiohead. Ciascuno di loro scrive davvero delle liriche ottime e hanno delle voci belle e uniche ed un'incredibile versatilità. Non ho una voce forte ma il mio obiettivo è di rendere le mie parti vocali interessanti e dinamiche e mi piace esplorare le diverse caratteristiche della mia voce sui differenti pezzi. Credo che la mia voce sia diventata più forte dal nostro primo album e spero che, se continuerò nella sperimentazione, questa continuerà a diventare sempre più forte.

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