Home

 
TAPROBAN Antonio Piacentini
 

I Taproban sono uno dei gruppi più importanti della nuova scena rock progressive italiana. Nascono dall’unione di tre personaggi che hanno masticato e suonato prog in molte altre belle realtà musicali del passato recente. La loro proposta, essendo un trio formato da basso,tastiera e batteria, potrebbe essere accostata a quella di mostri sacri come Emerson Lake and Palmer e Le Orme, va detto comunque che la bravura tecnica dei tre componenti rende la loro proposta molto personale anche restando sempre fedele ai canoni del rock sinfonico. Con alle spalle due lavori molto interessanti si apprestano ad uscire con la loro nuova fatica "Posidonian Fields".

Come nascono i Taproban?

I Taproban nascono a Roma nel 1996 dall'iniziativa del tastierista Gianluca De Rossi e del batterista Fabio Mociatti, cui si aggiungono il bassista Stefano Proietti e il cantante Paolo Cedrone. Il nome proviene da Taprobana, antica denominazione dell’isola di Ceylon, oggi Sri-Lanka, dove Tommaso Campanella immaginò il sito della sua Città del sole.

Con questa formazione, tra maggio e dicembre, viene registrato un primo demo-tape. La band viene riformata nella primavera del 1997, con Valter Strappolini (ex Lamia) alla batteria, e il navigato bassista-chitarrista Roberto Pizzi (ex Libro di Gomma).

Nel gennaio del 1998 viene registrato presso lo studio L’Elefante Bianco di Roma un secondo demo-tape. Ancora una volta, però, dopo alcune ottime esibizioni live, il gruppo va incontro a una nuova scissione.
Dopo due anni di inattività, durante i quali Gianluca De Rossi si dedica contemporaneamente alla composizione di nuovo materiale, alla rielaborazione del vecchio, e alla ricerca di nuovi componenti, il gruppo si riforma stabilmente nel luglio del 2000 grazie all’apporto di Davide Guidoni (Gallant Farm, The Far Side) alla batteria e percussioni e di Guglielmo Mariotti (Der Bleue Reider) al basso, chitarra 12 corde, bass-pedals e voce.

Ognuno di voi viene da altre realtà alcune anche molto interessanti. Quanto sono state importanti per voi?

Sono state e sono tutt’ora di importanza molto rilevante e per diversi motivi: Gianluca oltre ai Taproban suona nella cover band degli Oak, riproponendo spesso dal vivo le cose migliori dei Jethro Tull, Guglielmo sta montando un gruppo con delle direttive leggermente diverse e con sonorità più attuali, Davide oltre ai Taproban è impegnato con i The Far Side, in cui suona un rock molto vicino ad alcune cose dei Rush, e contemporaneamente è impegnato sul fronte elettronico-sperimentale con i Chaos Engine di Carlo del Prato, senza contare tutti i gruppi con cui abbiamo suonato in passato!!!
Direi che il risultato più importante di queste sinergie al di fuori del gruppo è il fatto di poter fare tesoro Di situazioni differenti e di poterle confrontare all’interno dei Taproban, senza quindi precludere nulla a priori. I Taproban suonano un classico prog rock sinfonico e per di più senza chitarre elettriche quindi si può pensare di fare paragoni con gruppi storici quali gli EL&P. All’interno del gruppo però, e grazie anche alle collaborazioni esterne, è possibile portare delle idee che a volte esulano leggermente dal contesto generale.

Avete un lavoro in uscita, ce ne parlate un po'?

“Posidonian Fields” è il terzo lavoro in studio dei Taproban. L’album questa volta si ispira al mondo degli abissi sottomarini, visti come la metafora di un viaggio senza ritorno nel subconscio della mente umana, facendo proprie, tra l’altro, le suggestioni del film “Stati di Allucinazioni” ed alcune esperienze di vita di Davide, autore di tutte le liriche presenti nell’album.
“Posidonian Fields”, a nostro parere suona esattamente come deve suonare un disco dei Taproban: dinamico, sinfonico, con molte parti strumentali, nonostante sia il disco dei Taproban più cantato, e con alcune delle più belle composizioni di sempre del gruppo, tipo “Octopus!” o “Immersion”.

Che cosa significa suonare rock progressive nel 2006?

Per noi significa divertirci prima di tutto!!! Senza stimoli non saremo arrivati sin qui, che sia prog o death metal, o tango!!! Significa rendere omaggio al genere musicale più bistrattato mai esistito certe volte a ragione, spesso a torto! Significa spaziare o limitarsi , significa tutto ed il contrario di tutto. Trovo che la cosa più difficile sia arrangiare un brano: ci vuole poco a farlo diventare da originale a pacchiano e manieristico.

Ultimamente ho avuto la fortuna di vedere la vostra esibizione con la Maschera di Cera, una cosa che mi ha colpito oltre la vostra bravura e la vostra professionalità ,è stata la scarsa affluenza, che è un fenomeno che purtroppo ha sempre contraddistinto i concerti di rock progressive in Italia a parte i mostri sacri. Quanto è frustrante per un gruppo fare prove su prove, rubare tempo magari alla famiglia per preparare un concerto che vuoi per scarsa considerazione del fenomeno rock progressive dai media vuoi per una pubblicità fatta all’ultimo momento alla fine viene fatto davanti a poche decine di persone?

Dopo tutto questo tempo insieme ci siamo autoconvinti di considerarci principalmente un gruppo da studio. Ciò non toglie che se dovesse presentarsi la possibilità di suonare live in maniera più frequente non ci tireremmo certo indietro, anzi dal vivo spesso e volentieri i Taproban hanno quella marcia in più che rende alcuni brani davvero tiratissimi!!! Ma d’altronde ci siamo dati una regola ben precisa, per cui suoniamo dal vivo se ci vengono date delle garanzie tecniche da parte dell’organizzazione.
Troviamo penoso sia per chi suona sia per chi ascolta un ambiente che penalizzi fortemente la resa sonora.

Secondo me siete una delle realtà più interessanti dell’Italia prog attuale, come sono i rapporti con gli altri gruppi che fanno parte di questo movimento? Amicizia, indifferenza, invidia e soprattutto quali gruppi secondo te meriterebbero un ascolto in più?

Sinceramente proprio per la scarsa attività live non abbiamo mai stretto rapporti particolari con qualcuno, se non tramite email. Abbiamo suonato e ci siamo divertiti con la Maschera di Cera, dei veri simpaticoni, conosciamo la Periferia del Mondo perchè Davide ha suonato con loro agli inizi, conosciamo i Fonderia: nel loro studio, dove è stato registrato “Posidonian Fields”, abbiamo fatto un paio di chiacchiere con alcuni gruppi che hanno partecipato a dischi tributo dove abbiamo partecipato pure noi, tutto qui!

Avete davanti un 14enne che ascolta solo Dream Theater e pensa che il rock progressive sia solo questo e un 50enne che si è fermato a "The Lamb" e pensa che il rock progressive sia solo quello, se aveste 3 dischi da far ascoltare ad ognuno dei due per fargli capire che sbagliano, che cosa gli proporreste?

Intanto proporremmo loro l’acquisto di un bel fucile a canne mozze e poi gli consiglieremmo di puntarselo sulle natiche!!! Scherzi a parte, al 14enne proporremmo qualche disco di gruppi a cui i Dream Theater si sono ispirati pesantemente tipo “Hemispheres” o “Moving pictures” dei Rush, al 50enne gli faremmo comprare sia “A trick of the tail” sia “Wind & wuthering” poiché sono dei grandi dischi a prescindere da Peter Gabriel.

E secondo voi è più semplice per un 14enne o per un 50enne avvicinarsi alla musica dei Taproban?

Sinceramente non sapremmo: credo sia più facile per un 14enne solo perchè in genere la nostra musica non è così cervellotica e difficile da digerire.

Secondo voi perché, nonostante il valore di molti lavori, a volte c’è totale indifferenza verso il mondo del rock progressive attuale?

Perchè è il mondo del rock progressivo ad essere indifferente verso sé stesso, per cui se c’è un ottimo lavoro da promuovere spesso e volentieri viene fagocitato dall’inerzia del movimento stesso!
Radio e tv completamente indifferenti, produttori discografici che sono dei millantatori, contratti capestro per gruppi completamente autoprodotti, gente che continua a comprare l’ennesima ristampa dei Genesis o Yes ignorando completamente grandi gruppi come i Finisterre, i Moongarden, La Maschera di Cera, La Fonderia… e tanti altri.
Ci sono fattori che sembrano immodificabili da tempo, e tanta, tanta spocchia da molti addetti al settore.
Sinceramente noi viviamo ai margini di tutto ciò, ci rinchiudiamo volentieri nel nostro studio e suoniamo per il piacere di farlo…come dovrebbe sempre essere!!!

Italian
English