INTRODUZIONE
I Discipline si formano a Detroit nel 1984, ad opera degli studenti Matthew Parmenter (voce, violino, tastiere e percussioni) e Jon Preston Bouda (chitarra solista), con lo scopo di mettere in pratica le idee compositive del primo. Ai due si aggiungono poco dopo Matthew Kennedy (basso) e Paul Dzendzel (batteria), entrambi frequentatori dello stesso college, che vanno a comporre la sezione ritmica e a completare la prima formazione. L'unione delle influenze blues-rock di Bouda e degli studi di piano e violino di Parmenter crea una mistura che conduce inevitabilmente, passo dopo passo, verso il progressive, senza tuttavia che il gruppo sappia dell'esistenza di questo movimento.
Iniziato il tirocinio live nel circuito di Detroit, i Discipline si rendono presto conto dell'impossibilità di infondere negli show quella teatralità che il leader Parmenter vorrebbe, finché questo rimane relegato dietro le tastiere. Si decide quindi per l'inserimento di un nuovo tastierista, Brad Buszard, fresco di studi classici, per permettere a Parmenter di sviluppare compiutamente la figura del suo alter-ego live, The Magic Acid Mime. Chi ha avuto occasione di assistere ad uno show dei Discipline riporta la cronaca di un evento fuori del comune, con un cantante che sembra muoversi al limite della sanità mentale, offrendo al pubblico i suoi messaggi di speranza, disperazione, redenzione e sconfitta. L'uso del trucco e dei travestimenti, che potrebbe riportare a Gabriel, è in realtà finalizzato a personificare ogni uomo e nessun uomo (per usare le parole della band) in una pletora di metafore e simbologie.
Il disco Push & profit, stampato a fine '93, rappresenta il completamento ideale del discorso intrapreso dal gruppo nei concerti. La concretizzazione su supporto digitale delle composizioni maturate nel corso di set anni di lavoro permette di apprezzare le eccellenti doti melodiche del gruppo, brani come Carmilla, Systems o Diminished sono il prodotto di una classe cristallina. A fine '94 i Discipline hanno inoltre messo in circolazione un demo contenente la suite Canto IV -Limbo, che sarà contenuta nel prossimo album attualmente in preparazione. Speriamo che le eccellenti doti dell'esordio vengano da questo confermate, per il momento godiamoci questo scambio di battute con i membri della band.
Iniziamo da "Push & Profit": che significato ha il tìtolo dell'album e se esiste qualche collegamento col disegno della copertina...
Negli Stati Uniti ci viene insegnato a collegare il denaro con la felicità. Il titolo dell'album intende mettere in discussione questo principio. Volevamo fare un CD così che la nostra musica potesse essere ascoltata, e volevamo che tale CD ottenesse successo. Il titolo è ironico, in vari sensi. Noi intendiamo condannare il materialismo e l'egoismo, rimanendo però consapevoli che senza il sistema basato sul consumismo in cui viviamo non potremmo avere nessuna speranza di mantenerci come musicisti professionisti. Tuttavia, il CD è concepito come un prodotto decisamente anti-commerciale, non è stato fatto per essere un pop-bestseller (abbiamo già fatto questo errore). Ma la musica ci piace cosi tanto. Riguardo al disegno della copertina, noi non c'entriamo molto. Fu realizzato da Todd Skiba dopo aver visto uno dei nostri live-show, e riflette le sue sensazioni in seguito a quell'esperienza.
Leggendo le date dei brani contenuti in P&P, si nota che le composizioni più delicate e soffuse (Carmilla, Diminished, Systems, The Nursery year) risalgono al periodo 1987-1989, mentre quelle più moderne e sincopate (The reasoning wall, Faces of the petty) portano come data il 1992. Ciò è indicativo di un preciso percorso musicale?
No. Ci piacciono davvero molto alcune delle nostre più vecchie composizioni, ed abbiamo continuato a suonarle dal vivo per diverso tempo. Sentivamo che se non le avessimo incluse nel progetto le avremmo potute perdere. Avendole inserite nel CD, riteniamo di poter andare avanti con tranquillità.
Qualcuno ha scritto che ascoltando il vostro CD si ha l'impressione che siate arrivati a fare un album progressive partendo dall'idea di fare tutt'altra cosa rispetto ad un disco progressive... probabilmente ciò è dovuto al fatto che in ciascuno dei vostri brani c'è sempre un fondo di orecchiabilità, di easy listening trasposto su un'intelaiatura musicale più complessa e progressiva...
Non sapevamo esistesse un movimento progressive sparso per il mondo quando registrammo Push & profit. Credevamo di essere soli nel creare questa particolare musica e non ci aspettavamo di essere etichettati come progressive. Per fortuna c'è gente che ama questo tipo di musica, nonostante il suo scarso successo commerciale.
Riguardo i testi... talvolta si avverte una certa amarezza nelle vostre liriche; The nursery year, ad esempio, sembra essere la cronaca di una violenza su un bambino, mentre in altre occasioni (America, System) pare di ravvisare una denuncia nei confronti del sistema e della società attuali...
Se leggi i versi sul retro del CD puoi notare che essi parlano di esporre una ferita. Questa è parte della funzione dei Discipline, al momento. Ci sono gruppi che parlano quasi sempre di amore, l'amore è un argomento inesauribile per poeti, musicisti, e amanti. Ma ci sono anche altri argomenti. The nursery year è una canzone veramente difficile da ascoltare, ed anche da eseguire. Mira a far sentire l'ascoltatore impotente, come si sentirebbe un bambino in una situazione di abuso. Siamo stati criticati per questo pezzo, perché mette la gente a disagio, ma abbiamo anche ricevuto elogi da parte di chi è stato vittima di abusi. E' un pezzo potente e spaventevole. Per quanto riguarda America e Systems, hai visto giusto. C'è una sfiducia nel sistema da cui siamo divenuti dipendenti, ma il nostro paese è molto grande, e lento a cambiare. E' come un gigante sordo, in alcune occasioni, che può farti sentire molto piccolo. Questo è un tema che corre attraverso tutto il nostro primo disco. Ad ogni modo, nei Discipline c'è anche la convinzione che i sistemi che abbiamo creato richiedono riesami e iglioramenti, se vuoi continuare a coesisterei. Anche i goffi giganti possono imparare a non calpestare le formiche, e per varie ragioni negli Stati Uniti il gigante è molto sensibile alle critiche.
C'è una delle vostre canzoni cui vi sentite particolarmente legati?
Questa è la domanda che gli scrittori e le madri cercano di schivare... Come puoi valutare i tuoi figli? ...Diminished.
Sono girate voci di una vostra tournée europea assieme agli Echolyn...
Non possiamo confermare queste voci, comunque ci piace volare...
Visto che siamo a parlare di Echolyn, pensate che il contratto da essi ottenuto con la Sony possa assumere un significato particolare in vista di un possibile lancio del progressive rock sul grande mercato?
Speriamo... loro se lo sono meritato. Finché ci sarà un seguito per la musica progressive, l'industria starà alla finestra. Forse qualcuno pensa che questa parola, progressive rock, non possa avere un significato nell'attuale panorama musicale... Dove sono andati gli amanti del rischio? Cos'è accaduto alla musica progressiva che è grezza, spesso mal registrata, ma piena di vita? Qualche tempo fa l'attenzione dell'industria discografica passò dalle canzoni alla qualità della produzione; dalla libertà artistica alla precisione statistica... come se l'una dovesse escludere l'altra. I musicisti non si sono ancora stufati del 4/4 o delle progressioni basate su quattro accordi? Non possiamo guardare all'industria per una rinascita, l'industria è come un nervoso investitore. Molti dei gruppi che abbiamo incontrato hanno opinioni diverse riguardo alla parola progressive. Forse perché progressive fa pensare ad una musica che non è popolare e che è spesso vecchia di vent'anni. I giovani artisti, anche quelli che amano la musica prog, vogliono essere ascoltati per quello che sono; sarebbe come se ogni nuova band venisse valutata esclusivamente in base quanto bene riesce ad imitare i Beatles. Anche se ti piacciono i Beatles, lo spirito della musica ne soffrirebbe. Inoltre attorno alla parola progressive ruotano molti pregiudizi. Noi, ad esempio, siamo criticati per essere troppo progressive per la maggior parte della gente, e non abbastanza per alcuni. La gente desidera così tanto che gli altri scelgano da che parte stare. Shakespeare diceva bene: Cosa c'è in un nome? Quel fiore che chiamiamo rosa, con un altro nome avrebbe un profumo altrettanto dolce (da Romeo e Giulietta, NdR). Ci sembra comunque che coloro che disprezzano il progressive spesso non lo abbiano neanche mai ascoltato. Finché questo non cambierà, la parola progressive non avrà un chiaro significato sulla scena/industria musicale.
So che state lavorando al nuovo disco. Le voci dicono che sarà più grintoso di P&P. Ho avuto anche l'occasione di ascoltare il demo da voi messo in circolazione Io scorso anno, quello con la suite Canto IV (Limbo), che mi sembra essere più oscura rispetto ai pezzi di P&P (un po' sulla scia di Carmilla) e forse anche più progressiva. La vedremo sul prossimo disco, e come mai questo riferimento alla Divina Commedia?
Non abbiamo ancora un titolo per l'album, il nuovo CD sarà molto diverso da P&P, e dovrebbe essere disponibile all'inizio del 1996. Comprenderà Canto IV, e altre nuove canzoni. Inoltre, inseriremo il sassofono, che non c'era in P&P. Nel frattempo, stiamo realizzando un video live che dovrebbe esser pronto verso i primi di luglio. Il concerto comprende alcune nuove composizioni e brani dal vivo rimasti fuori dal vecchio CD. Per quanto riguarda Canto IV, l'Inferno di Dante ci ha offerto l'ispirazione per un appassionato dramma. Il brano ne è il risultato.
Chiudiamo con una curiosità: che musica ascoltate in questo periodo?
Van Der Graaf Generator (grazie agli Anekdoten, che ce li hanno fatti conoscere), Phish, l'ultimo King Crimson, Sarah McLaughlin, War, Terry Bozzio, Zappa, ancora Van Der Graaf (Parmenter è andato un po' fuori di testa per loro).
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