Home

 
D.F.A. Antonio Piacentini
 

Sono passati nove anni dall’ultimo lavoro dei DFA, in questi nove anni è successo di tutto, l’interesse mediatico per i gruppi emergenti si è un po’ spento nel pubblico prog, anche se la qualità è rimasta elevata. La proposta dei DFA è sempre stata trasversale, ed ha trovato estimatori anche fuori del classico circuito prog e se ancora si parla benissimo di “Lavori in corso “ e “Duty Free Area” e perché erano dei dischi maturi e creativi. In un anno dove Hostsonaten e Moongarden (due dei gruppi più interessanti dell’ondata prog italiana anni 90) hanno fatto uscire nuovi dischi salutiamo con gioia il ritorno sulle scene del gruppo veronese, con un disco (4th) veramente bello.

Ne parliamo con il simpaticissimo (e bravissimo) Alberto De Grandis batterista e mente dei DFA che c’illustra cosa è successo in questi anni e ci spiega come vede questo tipo di musica (e non solo).



Alberto prima di tutto un bentornato ai DFA perché se ne sentiva la mancanza. Raccontaci un po’ la vostra storia e soprattutto quello che è successo nell’ultimo periodo.

Ciao Antonio sono felice anch'io che i DFA siano tornati e soprattutto in maniera molto concreta e a fari spenti!
Siamo riusciti a realizzare questo nuovo lavoro che era inimmaginabile qualche anno fa...periodo in cui ci siamo come dire leggermente sfilacciati, perchè nel frattempo alcuni di noi avevano ampliato la propria famiglia con l'arrivo di bellissimi pargoli...va da se che le priorità mutano nettamente e io che sono stato sempre il trascinatore dagli esordi prendevo atto della poca predisposizione ad andare avanti e puntare sulla musica come massima aspirazione della vita...Aspirazione che per me è rimasta intatta o forse anche maggiore (io sono single :-) ...quindi lasciare o provare a metterci ancora in gioco con un nuovo album? quattro anni fa una sera ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti "o adesso o mai più... proviamoci!!"
Io avevo alcune idee nuove embrionali e Alberto Bonomi pure, e da lì è partita la sfida dal titolo " facciamo il disco della consacrazione". Ti dirò che anche in questi 4 anni qualcosina è andato a rilento, ma sono riuscito a traghettare i ragazzi con una dose di costanza, entusiasmo e passione tali che non me ne capacito neppure io! :-) ma la forza della musica e l'ambizione di non accontentarsi mai, di fare sempre meglio, di curare i minimi dettagli sono sempre state le mie ostinate caratteristiche e i frutti alla fine arrivano...la fedeltà, la stima e l'impegno dei ragazzi hanno completato l'opera.

Il vostro esordio sulle scene è stato subito apprezzato dagli appassionati prog ma sono oramai passati 10 anni e passa da Lavori in corso. Nel vostro piccolo avete scritto anche voi una bella pagina per il prog italiano degli ultimi anni, come vi rapportate col passato?

Guarda per noi è veramente iniziato un po' tutto per gioco e la nostra fortuna e forza sono sempre state quelle di non avere mai avuto la necessità della "ricerca ostentata del consenso" ...come dire... facciamo questa musica perchè ci piace e punto! Senza cercare punti di riferimento nei gruppi musicali, né promuovendo troppo quello che stava per nascere...il riscontro se c'era bene sennò era uguale l'importante è che i pezzi piacessero a noi!!
Con il tempo poi le idee si facevano via via più mature anche e soprattutto con l'ingresso nel '95 di Alberto Bonomi che ha dato una notevole mano anche a livello compositivo (LA VIA è per più della metà sua!). La critica dicevi...: sì ottima! Dalla benedizione di Alberto Piras che ci ha prodotto (non ce lo aspettavamo) all'invito al NEARFEST per merito di quell’album. Ci ha messo davanti ad una reale consapevolezza che i pezzi non piacevano solo a noi ma anche a qualcun altro:-) Tutta questa pappardella per farti capire che siamo un gruppo piuttosto anomalo che ha sempre preso un po' le distanze con un certo modo di concepire il "prog" come filosofia di vita...non siamo degli intellettuali e un certo panorama che gravita attorno al prog italiano "nostalgico", non ha mai avuto una grande attrattiva sul nostro modo di vedere la musica...se vuoi è un modo un po' introverso dimesso e nascosto...preferiamo rimanere ai margini...proprio perchè non ci riconosciamo in un certo modo di porsi.
Non mi fraintendere noi non snobbiamo nessuno, ma se vuoi una risposta sulla nostra poca partecipazione nello scenario italiano anche a livello di incontri, dibattiti, e quanto altro forse una piccola risposta l'hai trovata.
Per quanto riguarda il passato...guarda più che le influenze musicali direi la musica che ho sempre adorato spazia davvero molto, pur non essendo un collezionista di cd (ne ho solo qualche centinaio) ma citiamo le band "prog" e dintorni che forse hanno contribuito maggiormente a riconoscersi nei nostri dischi... vuoi dei nomi su tutti che secondo me suonavano una musica davvero straordinaria? In pole position i GENTLE GIANT mi fanno impazzire ancora oggi non ho mai sentito delle composizioni più magistrali delle loro, poi gli Hatfield & the North, capaci di creare delle opere di armonia con il grande D.Stewart, i grandissimi KING CRIMSON, i magici GONG, gli UK di J.Wetton e E.Jobson, i Brand X, ma te ne potrei citare tanti altri, questi sono quelli che mi hanno fatto emozionare di più diciamo...Il prog italiano come hai potuto notare lo amo meno anche se gli Area, cavolo, erano micidiali e anche il Banco ma poi “il Biglietto per l'Inferno”, i ”Museo Rosembach”, insomma c'erano delle deviazioni ogni tanto ma nulla a che vedere con quegli amori a prima vista... poi se adoro gli Andhira o i finlandesi Varttina ti lascio immaginare come si ampia il discorso ma mi sono già dilungato troppo credo:-) e credimi di interviste non ne faccio mai... prendila come una confessione a cuore aperto!!

Prima di parlare del lavoro che state preparando vorrei che mi parlassi di un disco che amo tantissimo e che considero tra le cose più belle prodotte da questo movimento negli ultimi anni. Sto parlando di "Duty Free Area" che per me è un vero e proprio gioiello. Che ne pensi a distanza di quasi dieci anni dalla sua uscita?

Beh mi fa senz'altro molto piacere. "Duty FreeArea" nasce con l'entusiasmo e la spinta per i feedback ricevuti da "Lavori in Corso" che per certi versi era più interessante per gli "affezionati" ma secondo me era un po' acerbo su alcuni fronti, non ultimo quello dello sviluppo delle parti che non erano molto scorrevoli. C'erano molti cambi repentini, quasi incollati (ma non lo dire a nessuno... eeehhheh), in "Duty Free Area" c'è stata una virata verso un leggero sapore jazzistico ma anche funky, perché no? A me piace molto ...i metronomi che noi usiamo riconducono ad un certo stile latin/jazz/fusion è un dato di fatto... se usi certi accenti ritmici... In generale anche lì non siamo stati attenti allo stile che usciva ma spontaneamente le idee uscivano così e magari si poteva percepire un colore Pat Metheny (mamma mia che nome immenso! Lo adoriamo) oppure gli Ozric Tentacles nel primo pezzo, che con la sua ipnotica frase di synth poteva ricordare più o meno... ma queste sono cose che son state scritte poi dagli altri ed era divertente che ci accostassero ai gruppi più disparati alcuni dei quali manco conoscevamo:-) In ogni caso per noi è sempre stato importante curare gli arrangiamenti, le melodie e le ritmiche soprattutto...e in Duty Free Area si sente, com’è giusto che sia, una maturazione sostanziale... ”Escher” piace molto perchè è intelleggibile ipnotica ed entra subito... ”Caleidoscopio”, che secondo me è più interessante dal punto di vista compositivo è meno immediato e meno "prog", quindi più particolare da capire. ”Esperanto” poteva essere migliore. Piras lo abbellisce, certo, ma non è un masterpiece, anche se ha delle cose pazzesche in certi stacchi. ”Ascendente Scorpione” è stato curato poco come brano... poteva essere molto più importante e invece è uscito così... un po' di rammarico c’è!!! Poi c'è “Il Ragno” che c’è piaciuto molto soprattutto suonare dal vivo... e poi va beh la canzone sanremese con la giorgina (Giorgia Gallo) che è stata una bellissima esperienza (ero davvero innamorato di lei ...sob), un gioiello forse no ma mi fa piacere che lo consideri tale... è un buon disco ci sono delle belle idee poteva essere registrato molto meglio...al meglio non c'è mai fine!! E io sono un maledetto perfezionista:-)

Rispetto ai classici gruppi progressive degli ultimi anni, boi vi allontanate dal solito clichè Genesis/Yes/Marillion proponendo invece nelle vostre composizioni elementi jazz, a volte anche elementi fusion mai scontati e assortiti sempre alla grande. Com’è stata accettata la vostra proposta al di fuori della cerchia di appassionati che ama questo tipo di sonorità?

Molto bene, anche se forse è difficile affezionarsi ad un gruppo come il nostro per gli amanti del prog classico... perché non abbiamo parti vocali importanti (mi vergogno molto, quando riascoltiamo alcuni live in cui cantiamo io e il maestro) ma anche nei dischi non erano un granché... ricordo che al NearFest abbiamo ricevuto ovazioni incredibili... consensi enormi che ricordiamo ancora oggi con grande stupore... non so, eravamo entrati così in punta di piedi ma evidentemente spaccavamo quelle che erano i luoghi comuni della band italiana... è stata una sorpresa per tutti i presenti... forse avevano voglia di qualcosa di diverso e noi glielo abbiamo dato!! qui in Italia meno clamore ma si sa che forse si preferisce andare sul sicuro... certo è che non passiamo inosservati... tu navighi su MySpace giusto? Ecco, a volte mi arrivano certi commenti da quel tizio che era in Messico piuttosto che in Belgio o al Nearfest e mi dice cose bellissime, che ama la nostra musica che non vede l'ora di risentirci... qui e là abbiamo dei tifosi che ci fanno andare avanti!

Siete oramai in dirittura d’arrivo col nuovo lavoro, cosa dobbiamo aspettarci dalla fucina dei DFA?

Credo che ci sia tutto l'amore per questo progetto che è un po' tutta la mia vita!! Io non mi aspetto nulla... solo che i pezzi piacciano e che si riconosca il valore delle composizioni... con tutti i nostri limiti... sempre in punta di piedi!!

Nei lavori precedenti avete avuto sempre collaborazioni importanti per quanto riguarda la voce. Penso ad Alberto Piras o a Giorgia Gallo. Anche in questo lavoro so che avrete ospiti di grande livello vero?

E’ dal 99 che sogno di riarrangiare "S’isposa e mannorri" degli Andhira... Ho una stima di quelle persone meravigliose che non hai idea... io spero che questa versione porti più fortuna a loro che a noi... se lo meritano perchè sono molti anni che Luca ed Elena (Nulchis), a cui io mi sento molto affine per le sofferenze e i tormenti della musica che ci legano profondamente, fanno fatica a concludere un lavoro imbastito e poi interrotto dalla produzione "sotto il vento e le vele" (un cd incentrato sulle canzoni di De Andrè e non solo... veramente bello ndr) ...spero possano trovare i canali giusti per emergere alla grande... hanno dei pezzi in cantiere di cui sono follemente innamorato... composizioni straordinarie... De André non c’entra più... delle cose da brividi...sentirai presto... e questa collaborazione ha dato la forza a Luca nel perseguire questo sogno. Stanno lavorando molto per realizzare un disco tutto loro e credo che quest’autunno andranno in studio! mannorri è per sempre :-)!!

Che cosa pensi della scena rock progressive degli ultimi anni? Mi dici i gruppi italiani e stranieri che ti hanno colpito di più ultimamente?

NON LA SEGUO QUASI PER NIENTE. Mi piacevano moltissimo i Deus Ex MACHINA NEGLI ANNI 90 con De Republica fantastico... gli ACCORDO DEI CONTRARI sono molto bravi, suoneremo assieme credo... La SCENTIFICA di BARI ...bravi molto bravi... ma ce ne sono in giro di gruppi... ma non c'è molto tempo, per chi è più impegnato a scrivere la musica, per ascoltarla... sento l'esigenza di ascoltare cose diverse… tipo... vado a casa e mi sparo DOMINIC MILLER!! che pace :-) o della musica brasiliana degli anni 60 SERGIO MENDES...o EDU LOBO ...BASTA PROG!!!! AHAHAH

I DFA li ho sempre associati ai due Alberti :-). Te che sei la vera e propria spina dorsale e che sei un batterista grandissimo e Alberto Bonomi. Qual è il segreto nel mettere insieme forti personalità musicali? Si va d’amore e d’accordo o si litiga?

E' UN CASINOOOOOOOO ...DIFFICILE TALVOLTA... forse si spiega perchè è da 9 anni che non facciamo un disco:-) ...no ci vogliamo tanto bene ma a volte i gusti e l'approccio alla musica sono diversi...siamo talmente diversi che questa è proprio la nostra forza, un’alchimia di contrasti che fa emergere le elaborazioni più disparate...credo che dal confronto escano le idee migliori anche se devo dire che ho avuto molta carta bianca per quanto riguarda questo disco.....

Ci racconti l’esperienza del Nearfest? Quanto è importante per voi la dimensione live per un gruppo come il vostro?

Rieccoci al Nearfest... straordinaria esperienza... il sogno americano... sembravamo delle rockstar, ci veniva da ridere ...ma come proprio noi? Che aggiungere? E' il nostro più bel concerto... un calore così non l'abbiamo mai più ritrovato e abbiamo perso molti treni in questi anni perché la dimensione live per noi e' fondamentale... altrimenti facciamo come l'altra sera al progfest di Verona che abbiamo sbagliato alcune cose di troppo perchè eravamo troppo agitati... quindi organizzaci un concerto Anto'!!

Nel ringraziarti per il tempo che ci hai concesso vorrei che ci spiegassi cosa spinge una persona come te a suonare un genere musicale nel quale già si sa in partenza che purtroppo interesserà a pochi, anche se quei pochi tra venti anni sicuramente ti ricorderanno ancora per i tuoi dischi.

Nella vita credo che ognuno voglia lasciare qualcosa di sé e io so fare veramente poche cose, tra queste la mia preferita è provare a fare musica... cerco di mettere a disposizione il mio sentimento il mio modo di vedere la musica e questo mi fa stare bene... e chiunque colga qualcosa di positivo dall'ascolto di questa musica... si arricchirà e mi arricchirà... non certo di denari... l'importante e' essere ricchi dentro!
Sono sfinito... spero non pubblicherai tutta questa valanga di stronzate vero? :-)

No no....non ti preoccupare... :-)

Italian
English