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NUOVA ERA Valentino Butti
 

Walter Pini è il membro fondatore dei Nuova Era, una delle prime band sul finire degli anni ’80 del secolo scorso (!) a coronare il sogno della pubblicazione discografica.
Vicissitudini varie hanno portato allo scioglimento del gruppo sul finire degli anni ’90. Saputo di una nuova incarnazione del gruppo, sempre con Walter in prima linea, Arlequins non poteva perdere l’occasione di avvicinare il tastierista. Ecco il resoconto di questo incontro.



Ciao Walter e ben ritrovato dopo tanti anni… Prima di ripercorrere un poco la storia dei Nuova Era, parliamo del presente: il nuovo progetto “Colossus” sulla Divina Commedia . Come e quando siete stati contattati e se puoi anticiparci qualcosa dei vostri brani?

I contatti con la Musea li ha avuti Davide. C’era questa occasione di finire in quel progetto…e per fortuna abbiamo fatto in tempo a registrare un mio pezzo che poteva essere adatto al discorso. Diciamo che ho cambiato solo il titolo ed ora e’ “Lasciate ogni speranza o voi che entrate” (Lucifero). E’ un pezzo che ha varie influenze, dai Goblin ai Van Der Graaf e con in finale molto vecchi King Crimson volutamente arrangiato alla Schizoid man. Gli altri pezzi sono ancora da registrare… il fatto che siamo in città diverse non aiuta… comunque le composizioni per fortuna non mi sono mai mancate… il problema è sempre quello dei mezzi… e del tempo.

Ora siete in 3 e praticamente un supergruppo : con te ci sono infatti Guglielmo Mariotti e Davide Guidoni entrambi ex Taproban. Come è nata la collaborazione e pensi che possa sfociare anche in un nuovo album?

Diciamo che un annetto fa tramite una bacheca in rete (lo diciamo che era il forum di Arlequins? ndR) misi un annuncio per trovare gente per riformare il gruppo. Fui contattato da Davide per fare assieme qualcosa. Nonostante il problema della distanza e quindi la possibilità di provare assieme come di norma si usa siamo riusciti a vederci e a fare qualche prova. All’inizio il progetto era di fare un remake de "L’Ultimo viaggio", perché risuonare dei pezzi gia fatti poteva essere più facile per tutti quanti… ma poi con il discorso della Colussus è cambiato tutto. Se fossi stato io a Roma o loro a Firenze sarebbe stato tutto più facile e avreste visto a breve un nuovo disco a nome Nuova Era.

Un passo indietro ora. Vi siete formati più o meno a metà anni '80, poi giusto 20 anni fa l’esordio con “L’ultimo viaggio”. Il primo dei vostri album concept, anche se sceglieste la formula-canzone…

Nel primo album feci una selezione di brani vari che potevano essere adatti alla storia del concept... ma non erano brani che si poteva legare tipo suite, allora optammo per i brani singoli, oltretutto essendo alle prime esperienze in studio di registrazione era anche più facile registrare… e dato che avevamo pochissimo tempo per farlo…

L’anno seguente “Dopo l’infinito” e la comparsa anche su riviste nazionali… Ho ancora lo “speciale progressive” del mensile Flash… settembre 1989… Con Arcansiel e Ezra Winston e qualche altro gruppo eravate le “punte di diamante” di un movimento che sembrava prossimo a “risorgere” a nuovi, anche se più limitati fasti…

Già… sembrava che dovesse ritornare la moda del prog... ma non è stato così. E’ un genere impegnato e per pochi eletti... e oltretutto i gruppi italiani vengono sempre un po’ snobbati e sottovalutati. Tuttavia noi nel nostro piccolo abbiamo fatto tutto il possibile. Proprio di questo periodo un video girato nell’ex Cecoslovacchia e un estratto di “Dopo l’infinito” usato come jingle pubblicitario in Giappone se non erro… Non male direi. Peccato che il video è stato passato poco sull’allora Videomusic, oggi con internet sarebbe più facile… ma come sai le case discografiche, soprattutto le piccole, non ti danno mai l’apporto che ti serve. Producono 30 gruppi male… invece di 5 bene!

Nel 1992 esce “Io e il tempo”, ultimo album per l’etichetta Contempo…

Doveva essere l’album della svolta… c’era dietro anche la Emi ma la Contempo fallì… e tutto finì nel nulla… Se nessuno ti pubblicizza a dovere… non fai tanta strada… Peccato perché fu il primo registrato seriamente… e con i suoni che volevamo…

1995: quarto e ultimo album. Il mio preferito.” Il passo del soldato”.

Un cambio di formazione importante: alla voce Claudio Guerrini sostituisce Alex Camaiti… non solo: ma niente chitarre… Un album più cupo dei precedenti e, a mio avviso, il più riuscito: migliori i testi, migliori i suoni, migliore il cantato.
La voce di Alex e la sua chitarra erano notevoli.. ma purtroppo non aveva più voglia e tempo di suonare con noi.. così trovammo un altro cantante. Volevamo provare a incidere un disco senza chitarre per vedere che sarebbe uscito fuori.. così io mi sono sbizzarrito con le tastiere ad orchestrare tutto…tante sovraincisioni.. Sono molto soddisfatto di quel disco,trovo che sia quello con le sonorità che più mi rappresentano.. anche se a distanza di anni..mi rendo conto che una chitarra male non ci sarebbe stata.

Poi che è successo?

E’successo che non andavamo d’accordo con il nuovo cantante ,musicalmente non ci trovavamo… sopratutto sui cantati… e oltretutto Enrico Giordani non poteva più suonare con noi per motivi di salute… quindi ci siamo ritrovati soli io e il batterista Gianluca Lavacchi.
Nel 1997 assieme ad altri due musicisti iniziammo a provare quello che doveva essere il quinto album dei Nuova Era, un concept ispirato a Jules Verne, avevo musicato “24mila leghe sotto i mari”…ma ci furono problemi con la Pickup record e allora optammo per un remake di “Dopo l’infinito".

E’ rimasto qualcosa nel cassetto o tutto il materiale composto allora è stato pubblicato?

Il remake di "Dopo L’infinito" appunto con altri due pezzi registrati direi per gioco… e dei pezzi live che dovevano essere pubblicati in un cd… che ancora non è uscito..a distanza di anni..e nessuno sa perché… manco io!

Conosci l’attuale scena progressive? Chi sono i “Nuova Era degli anni 2000… se ci sono…

Conosco poco a dire il vero… ci sono troppi di gruppi prog o pseudo prog… Mi e’ capitato di sentire qualcuno e qualcosa… alcuni anche molto bravi… ma che mi piacciono davvero… pochi… comunque… conosco poco e quindi non posso dare giudizi.

Per chiudere: c’è la possibilità di vedervi ancora sul palco per promuovere il progetto “Divina Commedia”… magari proprio a Firenze?

Sarebbe bello... ma la vedo dura… per suonare dal vivo devi suonare… in cantina… prepararti… io già suono poco anche a casa... ci sono tanti problemi ora… mi accontenterei di fare un pezzo… dal vivo… uno solo... sarebbe gia tanto…

Ti ringraziamo per la cortesia e aspettiamo i nuovi brani.

Saluti cordiali.

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