Home

 
RODULFO, RAIMUNDO Antonio Piacentini
 

Raimundo Rodulfo è uno dei personaggi più interessanti che il mondo del rock progressive ha partorito negli ultimi tempi. Autore di un grandissimo lavoro come “Mare et Terra”, dove mostra tutto quello di buono che c’è sia nella sua tecnica chitarristica che compositiva, Raimundo è uno di quei musicisti che dovrebbe essere conosciuto anche al di fuori della piccola nicchia di appassionati che ascolta novità in campo progressive.

Caro Raimundo ci racconti qualcosa della tua carriera?

Ciao Antonio, prima di tutto mando un affettuoso saluto a tutto il team di Arlequins e ai suoi lettori.Ho iniziato con la musica da bambino. Ho cominciato con il violino e poi da autodidatta ho studiato la chitarra. Ho composto e prodotto 3 CD in studio: ”Dreams”, “the Dreams concerto” e “Mare et terra” e due dischi dal vivo. Attualmente sto registrando un nuovo lavoro che si chiamerà “Open Mind”. La mia famiglia, i miei amici, altri musicisti, persone del mondo dello spettacolo e il pubblico mi hanno molto sostenuto in questi 25 anni di carriera. Ho avuto la fortuna di poter contare nei miei dischi e nei concerti sull’aiuto di oltre trenta straordinari musicisti provenienti da vari paesi. La cosa che amo di più è comporre e suonare la mia musica con totale libertà e senza alcuna limitazione, con la mente e con il cuore aperto.

Ho notato che pur essendo un chitarrista d’assoluto valore, un virtuoso del tuo strumento, lasci comunque molto spazio agli altri strumenti musicali nelle tue composizioni. Non vuoi sovraesporre il tuo strumento o la chitarra in fase di composizione non è sufficiente per creare il risultato che vuoi produrre?

Penso per questi due motivi e anche per altri. Io cerco di scrivere la musica che piace a me. La musica varia in suoni, toni e stili. La chitarra è una voce importante, ed è il mio strumento principale per comporre ed eseguire, ma è solo una voce in mezzo ad un coro molto più grande. Quando sento la musica nella mia testa me la immagino piena di fraseggi e di timbri che provengono da molti strumenti, ognuno è unico e insostituibile. Quando compongo io lo faccio in modo globale, non solo come chitarrista. La composizione, la musica sono più importanti. Una buona canzone con risultati mediocri mi piace di più di una canzone mediocre con una buona performance . Molti dischi di chitarristi sembrano un po' troppo noiosi per me, perché a volte offrono molto poco nella composizione, mentre sono tutti incentrati sul mostrare ciò che il chitarrista sa fare. Ti ringrazio che mi apprezzi come chitarrista, ma mi sento un interprete con molte limitazioni e con molte cose da migliorare e da imparare.

Considero “Naufrago” uno dei brani più belli prodotti in sudamerica in ambito progressive, a chi ti sei ispirato per questo brano?

Ti ringrazio molto, questa è forse la mia migliore composizione. Mi piace molto perché l’ho sviluppata in maniera molto naturale, organica e se si può dire intuitiva. Si ispira ad emozioni umane, ad addii, ad incontri, alla nostalgia, alla solitudine. E' una canzone d'amore che parla della nostalgia per la donna amata. Una donna che per il marinaio può significare la propria patria e la propria libertà. Musicalmente, penso che il marinaio navighi attraverso il Mediterraneo, i Caraibi e l'Atlantico settentrionale, accompagnato dal flamenco, dalla musica latina, dal jazz e dal rock and roll.

Nel passato il Venezuela ha prodotto ottimi lavori di rock progressive, com’è la situazione attuale nel tuo paese per questo genere musicale? E’attiva o vive un momento di stasi?

Ci sono ottimi musicisti in Venezuela, un sacco di creatività, emozione e gusto musicale in tutti gli stili, tra cui rock e jazz. La stessa cosa è vera per tutti i paesi del mondo. Se entri su Myspace, Youtube e altri siti web, vedrai migliaia di artisti di talento in tutto il mondo, in tutti gli stili. La maggior parte sono sconosciuti e non sono mai arrivati a fare una registrazione ufficile, ma grazie a Internet possono far conoscere la loro musica e le loro idee artistiche. Oggi, l'ambiente musicale è molto dinamico, grazie alla tecnologia che ci unisce e ci aiuta ad interagire con gli altri in maniera rapida ed efficace. Artisti in Venezuela e in molti altri paesi riescono a produrre opere, nonostante le difficoltà economiche e politiche. Sono un po' disinformato sulla scena musicale in Venezuela perché sono oramai sette anni non vivo lì, ma so che ci sono molti artisti che fanno grande musica e l’ambiente musicale è molto dinamico.

Quali sono le tue influenze musicali e i tuoi chitarristi preferiti?

Buona musica di tutti gli stili. Ascolto rock, jazz, musica classica, musica popolare dell'America Latina e del mondo, fusion, ecc. Artisti che mi hanno influenzato sono i Beatles, Chick Corea, John McLaughlin, Yes, King Crimson, Frank Zappa, Deep Purple, PFM, Jethro Tull, ecc. In campo classico compositori come Bartok, Schubert, Debussy, Bach, Vivaldi, Rodrigo, ecc. I miei chitarristi preferiti sono molti, a seconda dello stile. Il chitarrista classico che ammiro di più è Alirio Diaz, che mi ha motivato a suonare la chitarra classica da bambino. I miei preferiti sono chitarristi jazz Benson, McLaughlin, Reinheardt, Di Meola, e così via. Nel rock me ne piacciono tanti tra gli altri sono Frampton, Robert Fripp, Howe, Beck, Knopfler, Santana, Page, Clapton, ecc.

Hai partecipato a vari progetti della Colossus, l’ultimo quella sulla "Divina Commedia", cosa ne pensi? E’ un modo valido di far conoscere agli altri realtà nuove di questo mondo musicale?

Sono produzioni meravigliose realizzate con qualità e cura nei dettagli. Organizzazioni come Musea o Colossus che rendono possibili questi progetto e invitano artisti di tutto il mondo a partecipare, realizzano un notevole lavoro artistico e di produzione. Queste produzioni mi hanno portato ad incontrare molti artisti straordinari, e mi hanno anche aiutato a far conoscere in giro la mia musica. Sono gioielli concettuali per i collezionisti di musica.

Se dovessi indicare cinque titoli di rock progressive proveniente dal sudamerica cosa consiglieresti?

E 'difficile sceglierne solo cinque. Indicherei Vytas Brenner ("Ofrenda", "Hermanos"), Tempano ("Atabal Yemal", "El Fin de la Infancia", Crucis ("Los Delirios del Mariscal"), La Máquina de Hacer Pájaros, Cabezas de Cera, Los Jaivas ("Alturas de Machu Pichu") e molti altri ...

Come vedi il futuro per il Rock Progressive? E’ difficile confrontarsi con un passato musicale (quello degli anni 70) così importante e a tratti ingombrante?

Io vedo il futuro della musica di là da generi e stili. Oggi più che mai viviamo in mezzo alla globalizzazione, la comunicazione e lo scambio culturale. I musicisti provenienti da culture ed esperienze differenti interagiscono e creano nuovi stili. I confini tra i generi musicali sono sempre meno definiti. E 'difficile oggi dire cosa sia rock o jazz, ciò che è classico, ciò che è americano, europeo, asiatico, africano, ecc. Questo è il futuro della musica in generale: la fusione, la libertà e l’interscambio. Ad esempio, il direttore d’orchestra più acclamato ora è il ventottenne venezuelano Gustavo Dudamel, che ama la musica rock e stili diversi, e delizia il pubblico di tutto il mondo dirigendo il Mambo di Bernstein o rivitalizzando un Mahler o un Beethoven con il proprio stile. Forse la musica che mi ha nella maggior parte dei casi influenzato è stata fatta negli anni '60, '70, o nel 1700, ma se i musicisti d’oggi si dedicano solo a cercare di ripetere questi grandi artisti per, farebbero un omaggio molto povero. Il modo migliore per rendere omaggio ai grandi artisti è creare uno stile proprio partendo da quello che ci hanno insegnato, nello stesso modo nel quale quelli l’hanno imparato dai loro predecessori e poi hanno creato le loro opere. Come gli altri stili, il progressive rock contemporaneo può variare e non solo rimanere legato alle formule del passato.

Ci sono attualmente realtà musicali valide in Venezuela che consiglieresti agli appassionati di Rock Progressive?

Ce ne sono molte. Mi piace molto il jazz di Gerry Weil, Pablo Gil, Andrés Briceño, Huáscar Barradas e di molti altri. Il rock dei Témpano, la musica di Ilan Chester, il folklore dell’Ensamble Gurrifio, l’opera di Fernando Freitez, e molti altri che per dimenticanza o per ignoranza ho lasciato fuori. Raccomando comunque questo sito molto buono, che raccoglie artisti venezuelani: www.sincopa.com

Nel ringraziarti per il tempo che ci hai dedicato,cosa vorresti che rimanesse alla gente dei tuoi lavori?

Mi piacerebbe che la mia musica potesse risvegliare delle emozioni e potesse dare gioia a coloro che l’ascoltano. Che ognuno la potesse comprendere e ascoltare nella propria maniera e che la potesse interpretare per farla propria. Quando io ascolto la musica che mi piace sono trasportato in un altro mondo e anche io mi sento parte di essa. Spero che la mia musica superi le barriere e arrivi alle orecchie, ai cuori e alle menti degli ascoltatori. Ringrazio molto te e tutto Arlequins per avermi dato la possibilità di farmi conoscere ai propri lettori.

Si ringrazia Simone Trecca per l’aiuto nella traduzione in spagnolo


Bookmark and Share

Italian
English