Sono oramai anni che l'etichetta americana Magna Carta esiste, ma quanti di voi ricordano quale gruppo fu il primo a firmare per loro? I Magellan oramai sono nel circolo del prog da diversi anni e con i loro due CO hanno dimostrato una estrema intelligenza musicale. Adesso, con l'uscita dell'ultimo lavoro, la band si accinge a consolidare la propria schiera di fan, proponendo qualcosa che a sentire Trent Gardner (mente del gruppo) sembra essere un po' più diverso e innovativo. Voi potrete giudicare la musica, eppure è sempre bene ascoltare cosa ha da dire il diretto interessato, che con un pizzico di Ironia (badate bene!) ci presenta Test of wills.
Puoi per cortesia parlarci della decisione di avere un vero batterista per il nuovo album... Forse l'esperienza con Doane Perry (Jethro Tull) è stata decisiva?
Trent Gardner: Ci siamo divertiti molto a lavorare con Doane ed egli stesso ha sempre detto di voler lavorare ancora con noi. Naturalmente il suo impegno principale è con i Jethro Tull. In un certo qual modo tuttavia hai ragione. Avevamo deciso di trovare un batterista poco dopo Impending ascension, e cosi abbiamo ascoltato molti musicisti per scoprire che Brad Kaiser era un vero drum guru! Ci piace sia come persona che come musicista. Il suo stile è molto potente e allo stesso tempo controllato. E' in grado di sfruttare le dinamiche della batteria mentre molti batteristi si [imitano a picchiare i tamburi alla massima potenza. Questo funziona se devi suonare forte, ma non funziona se stai facendo qualcosa di delicato. Brad riesce a cambiare stile in un baleno, lo lo chiamo il metronomo umano.
Ha suonato in altri gruppi?
Brad è meglio conosciuto come session man. Finora ha vissuto grazie a session per la televisione, per film e per video giochi della Sega. Le sue capacità di batterista sono costantemente richieste da artisti molto noti. La sua band, Bygone Dogs, realizzerà l'album di debutto probabilmente all'inizio del prossimo anno.
Mi è stato detto che "Test of Wills" sarà una sorta di cambiamento nella vostra vita musicale. Questo è perché intendete cambiare genere musicale, atteggiamento o...
In un certo qual modo hai ragione ancora. Wayne ed io siamo maturati motto musicalmente. Abbiamo imparato a concentrarci maggiormente e a divertirci nel processo compositivo, io credo fortemente che ogni album dei Magellan sarà meglio del precedente. Altrimenti qual è lo scopo di suonare? Per quanto riguarda il nostro atteggiamento, siamo estremamente stanchi del music business. Questo ha ispirato le liriche di Preaching the converted. Lo faccio praticamente quello che voglio nella musica.Sentivo durante le fasi finali della registrazione del CD che avevo finalmente capito come fare un album. Non vedo l'ora di poter mettere a frutto questa cosa nel prossimo lavoro.
Per esempio il cambio di rotta si vede già nella copertina. Qual è il messaggio nascosto nella copertina di "Test of Wills"?
La copertina rappresenta le tue personali sfide della vita. Così, per ogni ascoltatore potrebbe avere un forte e individuale messaggio.
E per te, cosa significa?
Per me, il testo di Preaching the converted dice tutto - così non dovete fare altro che comprare il CD!! (ride). Più importante è il retro copertina il quale spiega la nostra filosofia, su come trattare il caos e la confusione: sedersi, rilassarsi, contemplare la pazzia, e poi, forse, alzarsi!
Come mai avete cambiato così tanto l'immagine di copertina rispetto agli altri due CD?
Abbiamo deciso di non usare un disegno perché siamo un po' stufi dei classici dipinti, oramai ultrausati dalle band progressive. Noi vorremmo essere più personali... Vogliamo raggiungere ancora più gente perché crediamo che molti ascoltatori sarebbero interessati a ciò che stiamo facendo se solo ne avessero l'occasione. Questo ovviamente significa maggiore esposizione ai media. Vogliamo per esempio colpire le radio giapponesi e essere trasmessi regolarmente. Se questo accadesse, venderemmo molto di più. (Sembrano essere molto sicuri di se stessi! NdA)
Cosa mi puoi dire del nuovo logo?
Abbiamo cambiato il logo con uno più moderno che oltretutto esprime molta più forza. Pensiamo che rappresenti in modo migliore la nostra musica. Vogliamo evitare un altro stereotipo progressive, cioè l'uso di scritture stile inglese antico, quelle che richiamano così tanto alla mente robaccia tipo cavalieri, magia e misticismo così cara alle band degli anni '70.
Come mai "Test of Wills" è stato rimandato così tanto? Quali sono stati i problemi?
La ragione principale è che abbiamo messo in piedi il nostro studio personale con tutto quello che ne consegue... Prove, sperimentazioni tecniche, esperimenti musicali veri e propri etc. Lo studio lo abbiamo chiamato Sasquatch. Ora che abbiamo pagato i nostri debiti, possiamo registrare nel nostro studio e sviluppare te idee, approfondendole finché vogliamo, senza limiti. Questa sarà la parte migliore del quarto album per cui non dovrete aspettare così tanto!
Non so se potrei resistere ancora una volta ad un tale ritardo! A proposito: puoi spiegarci la tua esperienza con i tributi della Magna Carta, e specialmente con quei mostri sacri che avrai avuto attorno?
Con l'eccezione del nostro solito contatto con i Jethro Tull, non abbiamo avuto rapporti diretti con i mostri sacri come dici tu. (ride) Comunque, posso dire che lavorare per i tributi è stata un'occasione unica per imparare e per divertirsi. Probabilmente la cosa che mi ha divertito di più è stato rifare Aqualung (non dubitavo! - NdA). Mi piacerebbe però sottolineare che molti non hanno capito la vera ragione per cui la Magna Carta ha fatto i tributi. Erano più intesi come strumenti di promozione che come veri e propri tributi. Per questo motivo sono stato un successo nel momento in cui molte persone hanno realizzato che erano new prog bands a suonare e a tentare di sfondare sul mercato. Questo ha ovviamente aiutato moltissimo la vendila dei nuovi prodotti.
Mi puoi dire qualcosa sul tuo background musicale, visto che siamo in tema di tributi? Cosa ascoltavi da giovane?
Con questo vuoi dire che ora sono vecchio? (ride)
No assolutamente...
In ogni caso... lo sono nato come un suonatore di trombone. Ho suonato a lungo nei gruppi jazz e nelle orchestre locali. A dire la verità iniziai a suonare il clarinetto e poi il sassofono. Un giorno, il nostro insegnante di musica disse che io non potevo stare in un gruppo se non riuscivo a suonare il trombone. Essendo un ragazzo un po' strano, non capii che stava solo scherzando e così quasi smisi di suonare. Ma come volle il fato, io presi davvero in mano il trombone e me ne innamorai. Iniziai a esercitarmi suonando sopra tutti i dischi dei Chicago e imparai tutte le parti dei fiati. Quando andai al liceo, scoprii di avere un orecchio musicale notevole. Questo accadde un giorno alla fine delle lezioni. Sentii un clacson nella strada, ed io pensai hey, quello è un do! Raggiunsi il pianoforte e confermai l'impressione. Fu tremendo.
Ci credo!
Più tardi lo stesso anno iniziai a scrivere roba mia. Naturalmente essendo il trombone uno strumento mono, fui forzato ad imparare a suonare il piano. Nel college, ottenni una laurea in teoria della musica che oggi non vale nulla.
Qualcosa tuttavia è servito visto l'impronta sinfonica dei Magellan...
Certo! Devo dire che i maestri classici sapevano esattamente cosa facevano! Il 95% delle volte finisco per usare gli accordi nello stesso modo, solamente con strumentazioni differenti. Qualche volta, dobbiamo violare ogni regola possibile per fare in modo che le cose rimangano interessanti.
E dopo "Test of Wills"?
Non vedo l'ora di violare altre regole con il quarto album! (ride) Penso che diverrà un lavoro molto heavy e potente se continuiamo così.
Vuoi dire qualcosa ai fans italiani?
Certo! Vorrei ringraziare tutti quanti ci hanno seguito finora e raccomando a tutti di comprare più d'una copia del CD. Sono un regalo perfetto! (ride) Sapete, uno per la mamma, fratello, sorella, zia, vicino di casa e prete. Dopo che avrete fatto questo ci vedrete sicuramente dal vivo in talia! (ride)
Questo è tutto signori. Ora fate in modo di capire cosa Trent volesse dire, acquistando voi stessi il CD. Alla musica l'ardua sentenza...
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