Home

 
LAIRD, FRED Michele Merenda
 

Fred Laird, front-man, chitarrista e leader del gruppo psichedelico inglese Earthling Society, pubblica il suo (molto) particolare side-project: i Moon Of Ostara, che lui definisce come “un allucinogeno viaggio proto-druidico nei reami dello Star Child”, cioè il vero protagonista dell’album. Quattro meditazioni influenzate da classiche krautrock band come Ash Ra Tempel, Harmonia ed il mistico album “Tarot” di Walter Wegmullers.
Ostara è il primo giorno di primavera. Le energie della natura si liberano dalla morte dell’inverno e si espandono in questo primo capitolo. Limitato a sole 200 copie.
Chitarre astrali ed energie esoteriche. Questo è l’universo segreto di Fred Laird. Durante una lunga intervista, ci spiega alcuni curiosi particolari sulle sue attitudini e la sua musica.


Fred, potresti spiegare ai lettori questo particolare progetto ed i suoi significati reconditi?

L’album, in origine, ha iniziato a prendere vita come un tipo di concept musicale basato su “The marriage of heaven and hell” di William Blake. Che accadde quando venne scritta “Part 4”. Comunque, l’album ha preso vita da sé così come stabilito per le altre tracce. È stato tutto molto spontaneo. Nulla di scritto in precedenza, è stato praticamente inciso e via. Penso che la musica possa significare qualcosa di differente a seconda dell’ascoltatore. Ho ricevuto lettere da pittori/illustratori i quali dicono che la musica li ispira nelle loro creazioni. Questo mi fa felice. Per me è una specie di inno, ho cose che girano in testa 24 ore su 24 per 7 giorni alla settimana e che non posso spiegare a parole. Questa musica è l’essenza di quelle cose!

Quali sono le principali differenze rispetto agli Earthling Society, band più famosa dei Moon Of Ostara?

Non molte, in realtà. E.S. è una band, anche se scrivo io la maggior parte della musica. Comunque, a parte il membro originale Jon Blacow (il batterista), gli altri componenti del gruppo non sanno realmente cosa tento di tirar fuori (in fase di composizione – N.d.A.). Poi aggiungono il proprio stile al procedimento e la musica qualche volta cambia completamente. A volte in meglio e a volte in peggio! Moon Of Ostara è la musica come io desidero sia suonata. Sono un krauter a 360 gradi e questo è come voglio che suoni l’album.

Sembri attratto da argomenti antichi ed esoterici…

Sì, leggo un sacco di testi esoterici. Girdjieff, Crowley, gli scritti pagani horror di Arthur Machen e Gustav Meyrink, il libero pensiero dell’archeologo/parapsicologo T.C. Lethbridge ed il mio idolo, Wlliam Blake.

Cosa intendi quando definisci la musica suonata su quest’album come un “allucinogeno viaggio proto-druidico”?

Penso che l’album abbia quasi un’essenza di musica rituale. Lo scorso anno ero al cerchio di pietre di Castlerigg quando mi venne l’idea. Era una giornata fredda e limpida con nuvole “Blakiane” e l’energia molto forte. Quando sento “Star Child Part 2” vedo quel giorno e quel cielo epico alla deriva sopra di me. Quando accade questo, io posso vedere i druidi.

Moon Of Ostara è soltanto un side-project estemporaneo o è una band vera e propria?

Al momento è un side-project ma chissà dove andrà a parare. È ancora presto…

Hai realizzato una limited edition di 200 cd. Perché?

Solo per farne qualcosa di più speciale ed intimo. Non voglio che il mondo intero lo senta, ha ha! (e ci ride su)

Ci sarà un nuovo album in futuro?

La prossima idea che ho è un album acustico dei M.O.O. Una sorta di comune-krautrock. Gli Amon Duul 1 che incontrano i Tyrannosaurus Rex, per rendere l’idea.

Hai mai pensato ad una sorta di concept che “leghi” le varie uscite?

Sarà più semplice unire gli album dei Moon Of Ostara per via del medesimo stile musicale (il krautrock), essendo The Star Child un tipo di cosmic electronic space music. Il secondo sarà più di un album “Pagano nella terra selvaggia”. I pagani dirigono i loro suoni primitivi fino agli dei, in contrapposizione allo Star Child che dirige la sua musica giù dalla sfere (celesti – N.d.A.).

Pensi che ci siano degli specifici riferimenti musicali nel tuo nuovo progetto?

Certamente. Ash Ra Tempel, Popol Vuh, Klaus Schulze ed Harmonia sono stati tutti un riferimento nella creazione di “The star child”.

E negli Earthling Society?

E.S. è un calderone di psichedelia e prog. Chiunque proviamo ad imitare falliamo miseramente ed alla fine suona semplicemente come noi… che è una buona cosa.

Ci sono altri progetti o magari hai intenzione di creare altri particolari ensemble?

No, non ci sono altri progetti. Non ancora…

Ci sarà un tour dei Moon Of Ostara?

Dipende se la gente vuole farmi suonare dal vivo. Ciò darebbe vita ad un grande festival musicale.

Com’è la scena psichedelica nel Regno Unito, al momento?

Penso sia abbastanza in salute. Sono talmente fuori da tutto il giro che non ci crederesti.

Un’ultima battuta per i lettori italiani.

Concedetevi un po’ di MOO wave!! Peace and love.

Grazie, Fred!



Bookmark and Share

Italian
English