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MALIBRAN Alberto Nucci
 

Quando sono nati i Malibran?

Nell'estate del 1987, ma non era ancora la formazione definitiva, che risale all'anno dopo. C'eravamo già io (chitarra), angelo (basso) e jerry (chitarra). Aspettammo il ritorno di Giancarlo (fiati) da un suo viaggio in America per inserire anche lui. Era un compagno di scuola di Jerry, mentre io non lo conoscevo. Però mi attirava molto la prospettiva di avere un flauto nel gruppo...

Com'è possibile che in tutti questi anni la vostra formazione sia rimasta immutata?

Perché ci vogliamo bene, credo, nonostante gli screzi. E poi perché, come band, abbiamo un suono definito. Non è facile per un gruppo avere un sound proprio, deciso, riconoscibile. E' un'alchimia un po' magica, che prescinde dal valore dei singoli musicisti. Quando questo piccolo miracolo avviene, è meglio non toccare niente!

La vostra passione per il Progressive anni '70 credo che sia evidente a tutti, almeno da quanto si sente nei vostri dischi. Quest'impressione è esattamente quella che avete voluto dare voi?

Non ci siamo mai messi a tavolino per stabilirlo. E' semplicemente il DNA musicale della maggior parte di noi. E non può non venire fuori, in un modo o nell'altro.

C'è stata un po' di buriana per ciò che riguarda le ristampe dei vostri primi due album. Puoi spiegarci cosa è successo?

Beh... in estrema sintesi il nostro vecchio produttore l'anno scorso ha ceduto i diritti relativi ai nostri primi due lavori e permesso alla brasiliana Rock Symphony di ristamparli. In realtà non aveva il diritto di farlo; non ci ha neanche interpellati. Si è solo messo i soldi in tasca. Qualcosa per il gruppo l'ha poi mandata Leonardo della Rock Symphony a titolo di royalties, dopo l'intervento mio e della Mellow, la nostra nuova etichetta.

Qual'è stata la più grossa soddisfazione che avete avuto in questi anni di Malibran?

Le soddisfazioni sono state tante. Tra l'altro abbiamo suonato con il Banco in Sicilia nell'agosto del '99 e siamo stati con loro tutto il giorno, dalla mattina all'aeroporto fino a sera, dopo il concerto. Persone splendide. Mentre suonavamo vedevo Vittorio Nocenzi che ci guardava felice, da dietro al palco. Si capiva che stava pensando Ma guarda come ci danno dentro questi ragazzi...!. Citerei anche la nostra partecipazione ai vari festival prog (Castelverde '89, Mondovì '91, Altomonte '94...): dopo le nostre esibizioni ricordo gente che non riusciva neanche a parlarci e a complimentarsi per l'emozione, con una specie di nodo in gola...

Cosa c'è nel futuro dei Malibran?

Stiamo preparando un cd di inediti, che per il momento teniamo nel cassetto. sedici pezzi, ripuliti ed ottimizzati uno per uno, per un totale di 80 minuti. Oltre l'ignoto sarà invece il titolo del disco nuovo che registreremo questa estate. Parlerà di viaggi per mare e uscirà probabilmente in autunno. Nel frattempo sarà già stato pubblicato Itullians, il cd tributo ai Jethro Tull, con una nostra versione di Bourée, ed avremo partecipato al ProgDay in america.

Per chi vi volesse contattare, infine, magari per comprare il vostro video appena uscito?

Può farlo via e-mail: malibranprog@hotmail.com (abbiamo da poco inaugurato il nostro sito Internet: www.malibran.it) o per telefono (095 7910016).

Grazie e ciao.

Prego. E' bello parlare ancora su Arlequins dopo 6-7 anni.

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