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COSCIENZA DI ZENO Valentino Butti
 

Abbiamo intervistato La Coscienza di Zeno trascorsi pochi mesi dalla pubblicazione del loro secondo lavoro "Sensitività" e a pochi giorni dall'importante appuntamento "on stage" di Veruno che la band sta preparando con grande attenzione. Il bassista Gabriele Guidi Colombi e i tastieristi Luca Scherani e Stefano Agnini hanno risposto alle nostre curiosità. Sperando che siano un po’ anche le vostre. Ecco il resoconto della chiacchierata.


Ciao ragazzi... ben ritrovati... Incominciamo da “Sensitività” la vostra ultima fatica discografica. Mi pare un lavoro più maturo, più sofisticato, ma anche più “studiato” rispetto al vostro esordio omonimo di due anni fa... se allora parevano “canti d’innocenza” ora sono “canti d’esperienza”....una naturale evoluzione del gruppo e delle 6 personalità che lo compongono.... sarà anche stato un bel problema accontentare tutti!!!

[Gabriele] Prima di tutto ti ringrazio per aver citato gli Ibis nella domanda, uno dei gruppi dai quali tentiamo di trarre ispirazione dalle loro parti più morbide.
Parlando di “Sensitività” sicuramente l’impegno è stato maggiore rispetto a “La Coscienza di Zeno”, credo soprattutto per via di una sorta di “dovere” tentare di bissare il piccolo successo del nostro esordio e dimostrare, anche a noi stessi, che tutto ciò che abbiamo ottenuto con quel lavoro non sia stato un caso.
Senza contare che CdZ soffriva un po’ la grande paura di divenire un gruppo “One shot” …direi che oggi possiamo dichiarare debellato tale timore! Evviva “Sensitività”!!!
Rispondendoti riguardo la nostra presunta maturità direi che fisiologicamente, e fortunatamente, in due anni di prove e concerti insieme alla fine il gruppo è decisamente maturato o almeno lo si spera…
Il gruppo cresce ma le teste alla fine sono sempre le stesse, eccezion fatta per Luca, e quindi come non lo era in passato mettere tutti d’accordo oggi la situazione non è mutata.
[Luca] Decisamente non è semplice mettere d'accordo le 6 personalità del gruppo, siamo molto diversi, abbiamo gusti e idee molto differenti. Il punto di partenza è stato fare in modo che ciascuno di noi scrivesse almeno un brano. Questo instaura già a priori una sorta di "par condicio" iniziale! Ognuno di noi ha così iniziato a far rotolare un sassolino, che ha prodotto idee e impressioni negli altri cinque... e il gioco è andato avanti. Confesso che non ho mai iniziato un album con questo approccio, con nessun gruppo! L'ho trovato interessante!

La formazione ha subito un cambiamento. È entrato in pianta stabile Luca Scherani alle tastiere...

[Luca] A questa domanda lascio rispondere gli altri... spero siano contenti del mio operato! Dico solo che inizialmente c'è stata qualche difficoltà, dettata dal fatto che il mio stile, per sposarsi con il progetto CdZ andava un po' rimodellato e adattato. Pur mantenendo fermo il proposito di "dire la mia" e di far sì che si sentisse che "il tastierista era cambiato"... eh eh!
[Gabriele] Direi che in effetti qualcosa è cambiato (non sta a noi dire se in meglio o in peggio).
Sicuramente in questo nostro secondo lavoro c’è un maggiore lavoro di “cesellatura” rispetto al nostro esordio e la motivazione principale è sicuramente l’innesto di Luca.
Sono felicissimo che Luca abbia avuto molta pazienza nel sopportarci, in quanto lui ha uno stile diverso, come già accennava lui stesso, a quello che Coscienza vuole; ma per il gruppo è importante costruire un proprio linguaggio … tentare di essere CdZ e basta e proprio per questo chiaramente distinguibili da altri gruppi nostri coetanei; e credo che Luca, pur mantenendo ben distinto il suo stile, abbia compreso appieno questa necessità del gruppo.

Nell’album d’esordio tutte le liriche erano ad opera di Stefano Agnini. In questo invece “Tenue” è opera di Gabriele, mentre “Chiusa 1915” è di Luca. Si tratta di un caso o c’è un tentativo (deciso magari prima) di coinvolgere anche altre “menti” nella stesura dei testi?

[Stefano] In realtà non vi è stata nessuna decisione a tavolino. Gabriele mi ha solo chiesto di poter scrivere il testo di "Tenue" e Luca ci ha consegnato il brano così com'è. Entrambi giravano bene già così e, secondo noi, non necessitavano di cambiamenti.
[Luca] Tuttavia nel gruppo il paroliere indiscusso e di maggior talento è sicuramente Stefano. Io lo considero irraggiungibile da parte del resto del gruppo e ogni volta che leggo un suo nuovo testo resto impressionato dalla sua capacità di evocare immagini e citare contesti tanto disparati e distanti. Stefano per me è un valore aggiunto insostituibile per il progetto CdZ, anche per il suo enorme apporto alle composizioni e agli arrangiamenti.

Gabriele, vuoi parlarci della tua “Tenue”... piuttosto diversa da un classico brano “CDZ” ...così delicata e soffusa.....

[Stefano] "Tenue" è in realtà una mia colonna sonora per un cortometraggio. Ai CdZ piaceva e quindi l'abbiamo riadattata.
[Gabriele] Vero. Io ho solo scritto il testo: avevo in mente questa leggendaria cosmonauta sovietica e volevo dedicarle una canzone; già da tempo avevamo deciso di usare “Nostalgia” (così s’intitolava originariamente il brano di Stefano) aggiungendole un testo. Da tutto ciò nasce “Tenue”.

Luca invece è l’autore (musica e testi) di “Chiusa 1915”... Scritta in vacanza mi pare...

[Luca] Giustissimo, confermo! Come dicevo il testo è nato per caso. Ho composto "Chiusa 1915" durante una vacanza con la mia famiglia, il contesto si è rivelato il migliore per scrivere il brano che sarebbe diventato il mio contributo come autore all'album. Tutto inizialmente senza preoccuparmi del testo. Tuttavia la serenità della famiglia e la buona riuscita della vacanza mi hanno spinto a scrivere le mie impressioni su alcune zone del Trentino, che conservano segni e memorie di eventi terribili quali le due guerre mondiali. La Ferrovia della Val Gardena ne è un esempio: venne costruita per esigenze belliche nel 1915, in tempi incredibilmente rapidi per l'epoca (solo 4 mesi e mezzo!). Questo grazie al lavoro forzato dei prigionieri di guerra provenienti dalla Russia, che gli abitanti della Val Gardena ricordano come persone umili, gentili, inclini alla malinconia, ma sempre attenti a dimostrare grande gratitudine verso i doni ricevuti dagli abitanti stessi, anche i più semplici come un pezzo di pane o una sigaretta. Da queste impressioni che ho voluto conservare, è nato il testo di "Chiusa 1915".

Più difficile “entrare” nel mondo di Stefano Agnini e dei suoi testi.... Ce ne vuoi parlare Stefano... da dove trai ispirazione? C’è un filo conduttore nei brani presenti su “Sensitività”? ...un fil rouge magari “tenue”?

[Stefano] Sicuramente. Ci sono elementi autobiografici ed etero biografici, insomma, vissuti "altrui"… :) C'è anche, in "Sensitività", la passione per l'esoterismo, filtrato sicuramente dalle suggestioni di certi gruppi rock del passato, anche recente, dal prog alla new wave al neofolk, e una ricerca interiore personale. Ma, per quanto riguarda le fonti, vorrei citare almeno i Jumbo e gli Showmen 2, mi ha colpito il loro realismo testuale inserito in un contesto di musica surreale o, come si scriveva dei Trip, "impressionista”.

Trovo che “La città di Dite” con quell’inizio “sparato” abbia un appeal quasi radiofonico. Volevate un brano più d’impatto per provare qualche strada diversa e soprattutto per trovare “orecchie diverse”...

[Gabriele] Credo sorprenda sempre un pochino l’accostamento di un nostro brano a definizioni tipo “appeal quasi radiofonico” :-)
Tuttavia, nonostante non sia assolutamente un effetto cercato, bisogna prenderne atto: ogni tanto CdZ compone pure brani “per orecchie diverse”.
Sia chiaro che questo forse è più un bene che un male; negare il valore trainante che ad esempio ha avuto “Il fattore precipitante” nel caso del ns. primo disco sarebbe folle.
Avevamo il singolo con il primo disco? Bene l’abbiamo, inconsapevolmente, anche nel secondo lavoro… “La città di Dite”. E così sia… ;)

Difficile rimanere indifferenti al fascino delle foto interne dell’album (a parte quella dove ci siete voi... naturalmente...). Un “interno” meraviglioso e degli oggetti disposti con studiata “nonchalance” a ricordare le liriche poste a fianco....

[Stefano] Pensa che è il salotto di casa mia, figura stilizzata compresa ;)
[Gabriele] Già, come abbiamo fatto in precedenza, consideriamo questo libretto del nostro “Sensitività” come parte integrante del disco: ogni oggetto doveva riassumere un’emozione, un ricordo e da questa ns. idea di partenza si collega la scelta di ambientare tutto nella favolosa casa di Stefano… figura stilizzata compresa…
Comunque non è gentile da parte tu sottolineare un dato di fatto di cui CdZ non potrà mai vantarsi: il valore estetico dei propri componenti.
Credo che se facessimo un sondaggio tra le rarissime donne che ascoltano progressive chiedendo qual è il gruppo meno attraente del creato in molte risponderebbero “La Coscienza di Zeno, senza dubbio!”.
Questa è la dura realtà ed allora si punta sul fascino del libretto. :-)

Non numerosissime ma importanti le vostre apparizioni dal vivo. Recentemente il “Riviera Prog” (con tra gli altri Delirium e Trip) e l’AltrOck festival, ma soprattutto concerti con Locanda delle Fate, Maxophone e Garybaldi. Una bella soddisfazione...

[Luca] Una bella soddisfazione, sicuramente, dal punto di vista musicale. Ma anche, almeno per quanto mi riguarda, dal punto di vista umano: c'è una amicizia e una stima che è rimasta e che ora ci lega alle persone che noi "conoscevamo" da anni, ma solo tramite i dischi. Penso per esempio all'affetto che ci hanno dimostrato, anche a mesi di distanza dal concerto insieme, tutti i Locanda delle Fate (anche membri del gruppo non più in formazione, come Alberto). Un altro amico, conosciuto tramite i concerti insieme, è Marco Croci: appena tornato dal Giappone con i Maxophone, mi ha portato la maglietta che ho orgogliosamente sfoggiato all'AltrOck Festival per ringraziarlo! Spesso poi ci scriviamo con Angelo Traverso dei Garybaldi, dopo aver scoperto di avere idee alimentari affini (lui è vegetariano, io vegano)!
Però non parlerei solo della fortuna di aver conosciuto i grandi che ci hanno insegnato molto con i loro dischi. Io metto fra le soddisfazioni anche il legame che si è consolidato con i nostri "contemporanei": la scena prog genovese è secondo me la più bella in Italia, tanto per i contenuti artistici, quanto per l'amicizia e il bel clima che si respira fra gli elementi dei vari gruppi. Io stesso sono felicemente coinvolto in diversi progetti di Fabio Zuffanti, ho poi in piedi un tributo a Peter Gabriel insieme a Alessandro Corvaglia, Matteo Nahum e Mau Di Tollo. E al di fuori di Genova ci sono gli Yugen, gli Accordo dei Contrari e molti altri che abbiamo conosciuto e apprezzato, sia musicalmente che umanamente.

Poi a settembre il festival di Veruno... State preparando una scaletta adeguata immagino...

[Luca] Caspita, che emozione e che meraviglia!! Sì, siamo furiosamente al lavoro. Ci è stata offerta un'opportunità bellissima, l'intenzione è quella di onorarla nel migliore dei modi. Andiamo a presentare prevalentemente il secondo album, quindi nella scaletta ci sarà una massiccia presenza di brani di "Sensitività" anche se probabilmente lasceremo fuori solo “Tenue” e “La temperanza”…
[Gabriele] Direi che per CdZ Veruno può essere una concreta possibilità per potersi davvero consacrare. Un secondo disco non basta, anche se già arrivare a questo punto è uno splendido risultato.
Per integrare e consolidare un piccolo “nome” come il nostro abbiamo bisogno di suonare tanto dal vivo ed ogni tanto fare un colpaccio come esibirsi a Veruno!
Credo che per un gruppo italiano sia il massimo suonare su quel palco… Non vediamo davvero l’ora…

Non fate quindi “Tenue” e “La temperanza”... come mai lasciare fuori proprio loro...?

[Gabriele] Purtroppo il tempo a Veruno sarà limitato e a qualcosa dobbiamo rinunciare.
Abbiamo fatto questa scelta per due motivazioni differenti: “Tenue” è fuori perché riteniamo sia difficile ricreare la “sua” atmosfera su un grande palco, è un brano più da locale chiuso … musica da suonare in intimità insomma.
Per quanto riguarda l’esclusione de “La Temperanza” è invece relativa alla sua “complessità”: suonare in 5 elementi questa canzone, quando sul disco siamo in 9, equivarrebbe a sminuirla...

Tra i miei brani preferiti “Il paradiso degli altri” e “Colofonia” che sono presenti in due compilation della Musea (Il Decameron e The Stories of Lovecraft).Pensate di aggiungerle magari in una edizione speciale di “Sensitività”?

[Gabriele] Questa domanda dovresti porla a Marcello Marinone, alla fine è lui che decide in questo campo…
Ovviamente come CdZ ce lo auguriamo vivamente: “Colofonia” e “Il paradiso degli altri” hanno per noi un valore affettivo immenso e speriamo che, con un eventuale limited edition, anche questi due brani possano essere compresi in un nostro disco e non più in compilation con altri gruppi.
Diciamo che siamo moderatamente ottimisti a riguardo, anche grazie all’ottimo riscontro che sta riscuotendo “Sensitività” :-)

Sono dell’avviso che negli ultimi 20 anni in Italia siano usciti degli album di valore assoluto in ambito progressive. A parte i gruppi della vostra zona (penso a Il Tempio delle Clessidre o ai vari progetti di Zuffanti) conoscete altre formazioni che meriterebbero attenzione? O magari seguite di più quello che avviene fuori dall’Italia o addirittura altri generi...

[Luca] Nella nostra zona mi preme segnalare il progetto Nanaue, di Matteo Nahum e Emiliano De Ferrari. Secondo me hanno pubblicato un album davvero di grande valore. Poi, uscendo dalla Liguria, sono rimasto molto colpito da Barock Project e Accordo dei Contrari! Entrambi i gruppi hanno recentemente sfornato album di livello alto. Ci poi sono anche i nostri "compagni di scuderia" Yugen e Ske, autori di musica per palati davvero molto fini. Uscendo dal prog, mi piace molto il percorso classico/contemporaneo/acustico che stanno portando avanti musicisti compositori come Edmondo Romano e Elias Nardi. Uscendo dall'Italia invece sto seguendo con piacere e ammirazione il lavoro degli Aranis, formazione belga non propriamente prog... tuttavia amata e apprezzata anche da molti appassionati del genere.
[Gabriele] Io aggiungerei, parlando di Genova, i Fungus che propongono una musica carica di immagini psichedeliche con venature progressive.
In Italia poi, dal mio punto di vista, tra le nuovissime leve sono rimasto sorpreso dalla maturità che dimostra un album come “In Hoc Signo” degli Ingranaggi della Valle.
Straconsigliato!!!

“Sensitività” rappresenta “l’oggi”. Cosa farà domani la CdZ?

[Luca] CdZ intanto promuoverà questo secondo album. Cercheremo di portare questo cd in giro al meglio delle nostre possibilità, proprio perché siamo soddisfatti del risultato e convinti della "bontà del prodotto". Qualcuno di noi ha già anche idee per nuovi brani, però è presto per parlarne.
Molti di noi suonano anche in altri progetti, io sto lavorando all'album di esordio dei Periplo, che uscirà per Mellow Records, e al mio terzo disco solista... Per ora godiamoci "Sensitività" e cerchiamo di fargli fare più strada che possiamo!
[Gabriele] Esatto! Al momento ci stiamo concentrando soprattutto nel rendere visibile “Sensitività”.
C’è da dire che comunque, rispetto al primo lavoro, questo disco ha già la strada mezza spianata … diciamo che canzoni come “Acustica felina” e “Nei cerchi del legno” sono la nostra migliore pubblicità! :-)
Rimane il fatto che il ns. obiettivo primario è quello di produrre musica che esprima un ns. modo di essere, di vivere, di provare emozioni, il lato commerciale è collocato tra gli “obiettivi secondari” insomma…
Quindi, non appena dopo il concerto Veruno, tutti cercheremo di portare avanti il discorso di CdZ.
Tenteremo insomma di evolverci ulteriormente tentando quindi di non cadere in quella sensazione spiacevole dell’esaurimento di idee e di concetti, pericolo che ogni formazione corre dopo un paio di dischi…
[Stefano] Condivido appieno le parole di Gabriele; da parte mia, mi auguro di arrivare un giorno, con CdZ, a comporre un'opera rock. Possibilmente scomoda…

Grazie ragazzi per la disponibilità e a presto!

[Gabriele] Per noi è un regalo ricevere la richiesta di un’intervista, un tale attenzione nei nostri riguardi equivale ad un enorme premio per l’altrettanto enorme sforzo speso per mantenere viva La Coscienza di Zeno.
Grazie.
A presto!



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