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BERNARD, MARCO (COLOSSUS, SAMURAI OF PROG) Valentino Butti
 

Dopo 3 album come "The Samurai Of Prog" e dopo aver "concepito" numerosi progetti "Colossus" ci sembrava doveroso incontrare il regista di tutto ciò: Marco Bernard. Recentemente è uscito il suo terzo lavoro "The Imperial Hotel" (con numerosi ospiti di prestigio) e la seconda parte del "Decameron", quadruplo CD dedicato alle novelle di Boccaccio. Parliamo con lui di questo e di altro ancora.


Ciao Marco e ben trovato sulle pagine di Arlequins...
Sarò subito banale ma... che ci fa un italiano in Finlandia?


Essendo mia madre finlandese, ho sempre “sentito” la Finlandia come una mia seconda patria e così é stato facile e naturale per me trasferirmi qui ad Helsinki definitivamente nel 1987, aiutato anche dal fatto che i miei fratelli si erano già stabiliti in questo paese qualche anno prima.

Nella tua vita “musicale” non c'è solo il prog se non sbaglio....


Come musicista ho iniziato con il Punk nel 1978, anche se ascoltavo prevalentemente il Prog Inglese (un controsenso vero e proprio); facevo parte del gruppo degli Elektroshock, quasi certamente uno dei primi gruppi romani a suonare questo genere, registrammo il nostro primo ed unico LP “Asylum” per la casa discografica Numero Uno (ristampato dalla Sony qualche anno fa). Purtroppo alla preparazione del nostro secondo lavoro l’interesse delle case discografiche si spostò sul genere NewWave e così decidemmo (almeno io) di tirare i remi in barca.

Sei tra i fondatori dell'associazione culturale Colossus che si occupa di promuovere il progressive attraverso un'attiva fanzine, l'organizzazione di concerti ed altro ancora. Ce ne vuoi parlare?


Colossus è nata nel 1996 come rivista per i soci dell’associazione finlandese per la musica Progressiva creata nel 1995, una sinergia tra musicisti ed appassionati di questo genere musicale che oltre a pubblicare la rivista, organizza anche un paio di concerti all’anno ed incontri a tema.
Il 2015 sarà l’anniversario dei nostri 20 anni di attività ed a malincuore abbiamo deciso di farlo coincidere con la fine della pubblicazione fisica, anche se l’associazione continuerà ad esistere. Per concludere questa fase di Colossus il numero a venire (#48) verrà stampato in tiratura limitata con copertina rigida rilegata.

Da alcuni anni hai dato vita ad una serie di progetti “a tema” (dal tributo al prog finlandese a quello agli spaghetti-western, dalla Divina Commedia al recente Decameron ed altri ancora) in cui ti presenti come produttore, esecutore di copertine, delle pagine del libretto e di musicista. Come è nata questa idea e con quali criteri scegli le varie band che poi metteranno in musica i temi scelti? E la collaborazione con l’etichetta francese Musea?


L'idea dei progetti é nata dalla mia necessità di ascoltare qualcosa di "nuovo" ma "vintage" (non mi stancherò mai di ripetere questo contro senso). La mia prima pubblicazione “Tuonen Tytär” uscì per la Mellow Records una quindicina di anni fa e dopo aver fatto diventare realtà questo esordio volli provare con qualcosa di ancora più spettacolare ed ambizioso e piano piano venne fuori l'idea e l'ispirazione per il Kalevala. 50 canti suddivisi tra trenta gruppi internazionali in un triplo box-set con quasi 4 ore di musica progressiva era qualcosa di inconsueto e mai tentato prima.
Fortunatamente la label francese Musea si prese carico di far uscire questo cofanetto esattamente come lo avevo concepito.
Dopo il successo del Kalevala fummo d'accordo con la Musea di continuare su questa strada e mi venne in mente l'idea di proporre tematiche legate a film epici e importanti che spingessero le numerose band progressive sparse nel mondo a creare musica originale ispirata ad esse. Nacquero così The Spaghetti Epic I, II e III, La Divina Commedia, Odyssey, E. A. Poe, Lovecraft e molti altri. In questo momento é in preparazione la terza parte del Decamerone che va a completare le 100 novelle del Boccaccio per un totale di 12 CDs.

Da qualche hanno hai poi dato vita ad un progetto in cui ti metti in gioco come musicista con il tuo fido basso Rickenbacker... The Samurai Of Prog. Un nome che pare una vera e propria missione per tenere in alto il nome del tanto bistrattato progressive. Tre album all'attivo finora. I primi due, “Undercover” del 2011 e “Secrets of disguise” del 2013, composti prevalentemente da cover (ma non mancano brani originali) di “mostri sacri” del prog mondiale, ma anche di gruppi misconosciuti. Il terzo “The Imperial Hotel”, di recente pubblicazione, contiene invece brani inediti che però hanno la caratteristica di essere composti... dai musicisti ospiti. Una scelta quantomeno bizzarra...


Eh… sì, come tutto quello faccio cerco di essere poco prevedibile tentando soluzioni nuove e stuzzicanti. L’idea di invitare dei tastieristi a comporre i nostri brani nasce anche dal fatto che il nucleo della nostra band è composto da batteria, basso e violino, sicuramente non l’ottimale per scrivere della musica varia e colorata.
Ogni gruppo richiede tempo e impegno per svilupparsi. Nel nostro caso, vivendo in paesi diversi, riunirsi e suonare insieme settimanalmente non è un’opzione. La nostra pratica e sviluppo nasce dal processo di come registriamo a distanza. Dopo due album di cover, abbiamo perfezionato la metodologia abbastanza da poter lavorare su di un album di brani originali e perché no... ambiziosi.

Pare proprio un rapporto privilegiato quello con Robert Webb (tastierista degli England) qui presente con due sue composizioni: “Limoncello” (già presente in versione differente nel Decameron) e la mega-suite che da il titolo all'album (vecchia composizione degli England edita qualche anno fa solo per il mercato giapponese ed in versione ridotta). Come è nata questa collaborazione in particolare, ma anche quella con Octavio Stampalia (Jinetes Negros), David Myers (The Musical Box), Linus Käse (Änglagård) e gli altri ospiti?


Ho contattato Robert un paio di anni fa e come risultato abbiamo fatto una nuova versione di "Three Piece Suite" degli England (per “Secrets of Disguise”). Lavorare con lui é stato così piacevole ed appagante che abbiamo deciso di continuare a collaborare anche su altri progetti. Infatti subito dopo ci invitò a suonare sulla sua traccia per il Decameron 2, "Limoncello", la quale ci piacque così tanto che abbiamo voluto registrarla in una versione diversa per l'album “The Imperial Hotel”.
Sapevo anche di un suo gioiello perduto “The Imperial Hotel” scritto nel 1975 durante il periodo England. E siccome ho sempre pensato che fosse una suite fenomenale e mai registrata a dovere, abbiamo pensato di farne una versione Samurai-zata per il nostro terzo CD. Siamo stati fortunati ad avere Robert con noi anche su questa avventura, ha suonato tutte le tastiere e condiviso le parti vocali con Steve. Ci è voluto circa un anno per completarla, ma penso che ne sia valsa la pena.

Pare evidente che il gruppo nasca come band da studio (non fosse altro per le difficoltà logistiche... tu e Kimmo che vivete in Finlandia, Steve negli States ed ospiti sparsi per il mondo) o pensi di organizzare anche qualche live act per occasioni particolari?


Sì, si pensava ad un tour in Giappone :-) Scherzi a parte... sfortunatamente (o fortunatamente) i nostri lavori non ce lo permettono (almeno al momento) ma abbiamo avuto delle richieste... chissà, forse in futuro.

Prima di anticiparci qualche progetto futuro, sia come “Samurai” che (magari) come ideatore di nuove proposte Colossus, parlaci delle tue influenze musicali, dei tuoi idoli insomma...


Li ho coverizzati eloquentemente sui miei primi due albums “Undercover” e “Secrets of Disguise” entrambi disponibili su: www.seacrestoy.com (un po' di pubblicità non guasta mai :-) .

Sicuramente visto il numero di band che hai coinvolto nel corso degli anni, sarai aggiornatissimo sul movimento e le band di oggi. Ce n'è qualcuna che ti ha colpito in modo particolare? Magari italiana...


Molti gruppi, anzi moltissimi... La Coscienza di Zeno, Ars Ephemera, Phideaux, Resistor, Glass Hammer, Jinetes Negros, La Theorie des Cordes, Blank Manuskript e tanti altri.

Si diceva di progetti futuri. Ci puoi anticipare qualcosa di “succulento”?


A parte il Decameron part 3, che uscirà nel 2015, sto pensando ad un possibile progetto su Miyazaki...
Per quanto riguarda i The Samurai of Prog, stiamo registrando in contemporanea il quarto album intitolato “Lost and Found” che dovrebbe uscire prima della prossima estate ed il quinto ancora senza titolo ma le cui composizioni sono già tutte pronte. Inoltre parteciperò con alcuni artisti sui loro rispettivi CDs...

Bene Marco è tutto. A presto ancora su Arlequins magari...


Perché no... un abbraccio dalla fredda Finlandia.


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