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MOONGARDEN Alberto Nucci
 

Come vedi i tuoi primi due album adesso, col senno di poi?

In maniera nettamente differente. Il primo lavoro Moonsadness resterà per sempre nel mio cuore. Lo ascolto più spesso di Brainstorm... poiché lo considero un affresco teneramente ingenuo e naïf di ciò che girava nella mia testa in quel periodo. La registrazione non è affatto professionale, le parti spesso sono approssimative ma le composizioni hanno un anima molto sincera e diretta. Inoltre in quell'album è contenuto il pezzo che più amo nel repertorio Moongarden ovvero A summer's night - Forever che penso riproporrò in chiave più professionale al più presto possibile. Per quanto riguarda Brainstorm.., il discorso è complesso. Trovo che, con il budget a disposizione, non si potesse fare molto di più, per quanto riguarda il missaggio. Le composizioni sono più studiate, più classicamente Progressive e forse meno spontanee di quelle del primo album. Era comunque un passo da fare per capire certi meccanismi nel mio gusto compositivo.

Che novità ci sono per i Moongarden?

In pratica il terzo album è già scritto e le basi su cui costruirlo sono già pronte. Sono molto ansioso di poterlo pubblicare poiché sarà molto diverso dalle due precedenti releases. Questa volta penso di essermi avvicinato molto di più alla mia idea di disco progressivo, nel senso che al suo interno troveranno posto dei pezzi più song-oriented (che concentreranno la ricerca più sull'armonia che sui tempi dilatati o i cambi di tempo) assieme a brani più vicini al progressive tentando di mantenere i piedi puntati al presente. Ci saranno drums-loop, parti di Grand-Stick, strumenti acustici e molte più parti strumentali di Brainstorm.... Una volta pubblicato il disco tenteremo di organizzare il primo tour italiano del gruppo, sempre se troveremo sostegno ed incoraggiamento nel progetto ovviamente.

Com'è nato il progetto Moongarden? E' nato come un tuo progetto personale o avevi intenzione fin da principio di metter su un gruppo il più possibile stabile?

E' nato per gioco. Prima dei Moongarden ho inciso diversi demo e cd di musica varia, dal pop commerciale allo heavy fino al rap, poiché pensavo fossero cose più dirette e facili da piazzare. Ma non potevo mentire al mio cuore per troppo tempo: fuori suonavo heavy e a casa componevo suite progressive. Un giorno mi sono detto Perché non tentare di registrare questi pezzi?. Il mio scopo era quello di tenermeli in casa ma poi ho spedito il demo (che in pratica è diventato il primo album) a Vinyl Magic, Musea e Mellow Records, ricevendo offerte da tutte e tre le case. Alla fine ho deciso Mellow, anche se il parto non è stato facile. Devo comunque dire che sia Vynil Magic che Musea sono stati cortesissimi nei miei confronti.

Cosa ascoltavi da piccolo? E cosa ascolti adesso?

Il primissimo disco che ho comperato di mia spontanea volontà dovrebbe essere stato un vinile dei Rockets. A parte questo sono cresciuto con la compagnia dei dischi di mio padre grande appassionato degli EL&P e con il mio amore totale verso i Genesis. Successivamente ricordo che una svolta nella mia vita avvenne grazie al buon Sandro Pallavicini (ricordate?) e al suo special sul rock progressivo uscito per una rivista Metal nel quale elencava 10 titoli essenziali per il progressive mondiale. Comperai tutti i dischi rimanendo sempre più sconvolto da ciò che scoprivo e sempre più schifato da quello che mi circondava per quanto riguardava la musica attuale... era il tempo della new wave e commerciale anni '80!!! In ogni caso, la mia più grande compagnia musicale è sempre stata quella di Tony Banks. Per quanto riguarda il presente... è un bel casino! Non ho una corrente preferita, ma per farti capire posso dirti quali sono stati gli ultimi album che ho comperato:
Porcupine Tree - tutti
Motorpsycho - ultimo
Trey Gunn - tutti
Cardiacs (che adoro!) - quelli che ho trovato
David Sylvian - tutti
Alcuni Soundscapes di Robert Fripp

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