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SOLARIS Leonardo Nahoum
 

Ho incontrato i SOLARIS alla lobby dell'albergo durante il breakfast il giorno dopo al concerto al Progfest 95. Io ero molto emozionato di parlare con loro e loro sono rimasti molto sorpresi di vedere la mia Enciclopedia e la voce che li riguardava, che ho tradotto dal portoghese per loro comodità. Dopo qualche autografo, ho potuto parlare col bravo flautista Attila Kollàr, che mi ha illuminato con alcune risposte a vecchie domande.

Puoi parlarci degli inizi dei SOLARIS? Esattamente quando si è formata la band?

I SOLARIS iniziarono nel 1980 e il nostro primo concerto fu ad un festival del 1° maggio, quando fummo i sostituti dell'ultimo momento di un'altra (più conosciuta) band che non poteva suonare.

Negli anni '90, dopo la pubblicazione di 1990, è sembrato che siate entrati in una fase di letargo. Cosa vi ha spinto a riformarvi?

In realtà, non ci siamo mai veramente sciolti. Da quando siamo stati contattati dal nostro nuovo manager, le cose hanno cominciato a volgere per il verso giusto ed eccoci qui, con una nuova edizione su CD di Marsbeli..., con due bonus-tracks registrate appositamente per l'occasione, e l'esibizione al Progfest.

Il nome SOLARIS proviene, credo, dal racconto dello scrittore polacco Stanislaw Lem, uno scrittore di fantascienza come l'americano Ray Bradbury (dal quale avete preso il titolo del vostro primo album). Anche se non capisco l'ungherese, riconosco lo stesso alcuni titoli di canzoni che paiono essere presi da storie di fantascienza (come II racconto di Lem The undefeatable). Puoi spiegare, o correggere, tutto ciò?

Hai indovinato in tutto. E' un'idea del tastierista Róbert Erdész: tutte le canzoni hanno nomi ispirati alla fantascienza. Ma non c'è nessun'altra spiegazione delle preferenze personali, credo.

Cosa pensate del concerto e del pubblico? Lo sapete, la gente aspettava con Impazienza di vedere suonare dal vivo i SOLARIS.

Sì, lo so. E' stato fantastico vedere così tanto interesse da parte della gente. Siamo molto onorati di suonare negli USA davanti a della gente proveniente da paesi così differenti. Credo che lo show sia stato bello, la gente era davvero entusiasta.

Quali sono i vostri piani per il futuro? Avete, ad esempio, progetti per la realizzazione dell'intero 1990 su CD, visto che nella versione pubblicata manca una facciata di quest'album doppio?

Abbiamo molti progetti per i SOLARIS. Abbiamo intenzione di pubblicare il concerto del Progfest come un CD live e, nel corso del '96, la ristampa di 1990, stavolta nella sua interezza.

E per un nuovo album...?

Abbiamo un sacco di materiale nuovo (come le bonus tracks di Marsbeli...) e... sì, ci sarà sicuramente un nuovo album tra non molto.

Avete già un titolo di lavorazione?

No, no, assolutamente. Ma dovrebbe uscire nel '96 o agli inizi del '97. Credimi.

Un'ultima domanda: nella mia Enciclopedia, ho scritto che i SOLARIS, dopo la pubblicazione del primo album, si sono dati una forma più commerciale chiamandosi Napoleon Boulevard, con una line-up che includeva un cantante. E' vero tutto ciò?

Credo di poter dire che è vero a metà. C'era un gruppo che faceva musica commerciale chiamato Napoleon Boulevard che annoverava alcuni membri dei SOLARIS, ma ma non devi considerarlo come uno sviluppo dei SOLARIS. Si trattava di una cosa separata, un'impresa differente.

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