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MEN OF LAKE Marco Del Corno
 

Claudio, per iniziare, parlami delle origini. Cosa è cambiato dal 1977 ad oggi?
Ci siamo formati nel settembre del 1977. Il 28 febbraio facemmo il primo concerto punk all'oratorio di Torbole. Queste cose, il punk in modo particolare, quelle serate di tanto tempo fa, sono nel nostro cuore. Il resto è venuto di conseguenza, con il passaggio a nuove aperture, come il prog. I Men Of Lake nascono nel 1987, dieci anni dopo. Nel 1989, con la registrazione del terzo demo ("Looking for the Sun"), che rappresenta una svolta per il gruppo, le cose si sono stabilizzate permanentemente, Poi il ritorno di René Modena (già chitarrista nel primo nucleo del gruppo) e l'inizio di una nuova era. In ogni caso nulla è stato programmato, ma è venuto di conseguenza, senza attriti.
Negli altri gruppi italiani cosa vedete di buono e cosa di negativo?
Ci sono parecchie cose valide e cose meno valide. Secondo me manca un discorso di gestione interna; cioè un qualcuno che promuova il gruppo. Adesso ti faccio io una domanda: perché noi facciamo in tre mesi sei concerti e gli altri solamente uno? C'è da notare poi un calo di selezione. C'è mancanza di background, non ci si sforza di trovare nuovi suoni e questo è deleterio indipendentemente dal fatto che il gruppo sia tecnicamente valido o meno. A Mondovì eravamo i più scarsi tecnicamente ma… non so, mi sembrava di conoscere già i pezzi degli altri. Noi ad esempio guardiamo molto alla struttura del pezzo. Ascolta bene la suite…
Posso sembrare molto critico, ma quello che dico lo dico solo perché ci tengo e per esperienza, non per concorrenza. Bisogna lottare e lavorare sodo, poi arriverà qualcosa di veramente valido… credetemi.
Passando ad altro: ho sentito di una vostra collaborazione con un altro gruppo… folk se non sbaglio.
E' una band di Rovereto. Dovrebbe nascere una collaborazione riguardo due pezzi: uno nostro e uno loro. Dovrebbero venire in sala a suonare una parte acustica per una ballata nostra e noi dovremmo sviluppare un loro pezzo che è cantato in italiano. Non sappiamo ancora nulla, ma l'idea secondo noi è molto valida.
Questi pezzi si troveranno sul disco del box?
Nel disco ci sarà la suite "Looking for the Sun" e poi altri due o tre pezzi; uno molto floydiano, psichedelico, l'altro è lo strumentale che era presente su uno dei nostri demo, non ricordo se il primo o il secondo. Il tutto sarà registrato in presa diretta, dal vivo quindi. Infatti sul bollino del box ci sarà scritto "Contiene Looking for the Sun e live tracks". Questi pezzi rimarranno solamente lì.
La tiratura…
500 copie, su Gun Club Records, con produzione e distribuzione Black Widow. All'interno troverete un poster, un adesivo ed un booklet con testo della suite e fotografie. Tutto questo senza Black Widow non ci sarebbe.
Parliamo del vostro background. Cosa metterai questa sera nello stereo quando tornerai a casa?
La solita domanda difficile. (tace un attimo) Va a momenti. L'altra sera ho ascoltato solo PFM. Dei gruppi nuovi mi piacciono gli Aton's e gli Ozric Tentacles.
Ma a 13 anni cosa ascoltavi invece?
(ride) A 13 anni… fammi pensare… forse Celentano. Comunque in generale ascolto molta psichedelia. Gruppi fondamentali per me sono stati i Clash, gli Stranglers e i Damned. Per Maurizio Poli (tastiere e voce) tre su tutti: Genesis, Doors e Bob Dylan. Tra l'altro devo dire che non sopportiamo essere accomunati agli EL&P perché, pur piacendoci, non rappresentano un nostro modello.
Vuoi dire qualcosa ai lettori di Arlequins?
Sì: ragazzi, andate ai concerti, comprate i dischi, tenetevi in contatto con i gruppi, sosteneteli… non lo dico per i Men Of Lake, ma per tutti… soprattutto informatevi!

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