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BRAND X Unorthodox behaviour Charisma 1976 USA
 

Questo è il primo lavoro di una band cui la presenza di Phil Collins è servita certamente a far spostare dalla loro i riflettori, ma contemporaneamente lasciava l'amaro in bocca a chi si aspettava un sound simil Genesis o comunque in linea con quello che il batterista rappresentava in quel momento. Il disco è un capolavoro di purezza, è divertimento assoluto, è libertà da ogni schema, è suonato dai musicisti per loro stessi prima che per il pubblico. Incredibile inventiva, da restare senza fiato, basso e batteria fuggono da qualsiasi rimembranza, ogni stacco, ogni apertura fa godere i padiglioni auricolari. Phil Collins, libero dalla gabbia canzone che la formula Genesis ci propinava, è fantastico, è jazz, è più che jazz, è avanti, è tutto ciò che si può fare con una batteria; in assoluto la migliore prestazione artistica del drummer inglese. Percy Jones, con tutto il rispetto, non ha niente da invidiare al compianto Pastorius, anzi dal punto di vista dell'apertura mentale verso soluzioni non standard, momenti creativi, forse ci dà qualcosa di più, chiede qualcosa di più al suo strumento e lo regala all'ascoltatore con passione viscerale, sanguigna. John Goodsal suona su questo disco come suonano oggi alcuni chitarristi considerati innovativi. Robert Lumley usa il Moog al contrario di come questo strumento è stato celebrato, monumento del rock sinfonico, da lui centellinato a cucire ritmi sincopati della band, senza tralasciare pregevoli interventi di piano elettrico. Sette brani incredibili, molto seri e nello stesso tempo gioiosi, che trasmettono energia in continuazione. C'è molta intelligenza tra queste note, suonate, come dice il titolo, con una condotta non ortodossa, infatti già dal secondo lavoro "Moroccan roll" un po' di magia se ne va: l'interesse è aumentato intorno al progetto e i musicisti sanno di avere gli occhi puntati addosso.

Paperino

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