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NOVELA Marco Donelli
 

I NOVELA si riuniscono nel 1978 ad opera di due famosi personaggi delle scena progressiva giapponese: il chitarrista Terutsugu Hirayama (che poi suonerà anche con i TERU'S SYMPHONIA, oltre ad aver pubblicato un lavoro solistico "Castle of noi" nel 1983 che io reputo un capolavoro assoluto) ed il tastierista Toshio Egawa (fondatore poi anche dei GERARD). Oltre alle due "star", il gruppo si componeva, nei primi lavori di altri quattro membri, tra cui spicca il cantante Hisakatsu Igarashi sempre, fino allo scioglimento, co-leader della band. La sua voce è alquanto caratteristica, molto melodica e graffiante, talvolta molto acuta, e sempre su toni hard. Nei primi due lavori il gruppo, formato da 6 componenti, comprendeva inoltre un secondo chitarrista, tale Mototsugo Yamane.
"Novela" del 1979, è il disco d'esordio, ed è subito un autentico capolavoro di progressivo giapponese, caratterizzato da molte sfumature heavy (anche se sarebbe meglio dire hard visto il periodo in cui ci troviamo!). Su tutte le canzoni un plauso particolare va a "Letticia" minisuite di 12 minuti che segue un po' il filone dei pezzi che caratterizzano l'inizio del lavoro ( molto tirati con una batteria molto ritmata ed assoli di chitarra che possono ricordare gli inglesi SARACEN), e che ad un inizio di tastiere melodicheggianti, fa seguire un indurimento progressivo della melodia, con stralci di cantato alla Brace Dickinson (IRON MAIDEN). Da non trascurare comunque "La sungerie" (12 minuti), forse l'unico pezzo veramente e solo prog del disco, con pezzi accesi ma allo stesso tempo sinfonici, ricchi di cambi di tempo, con alcuni spunti che ritroveremo poi nel lavoro solistico di Hirayama del 1983. Notevole anche il pezzo "The boy hood-the cliff ' composto in precedenza dal supergruppo SCHEHERAZADE (è bene ricordare che gli SCHEHERAZADE si formarono nel 1978, prima cioè dei NOVELA, e solo nel 1992 si riunirono) che comprendeva appunto i 3 membri della band (il bassista degli STARLESS e il batterista dei PAGEANT). Le influenze musicali evidenziate da questo gruppo non sono del tutto evidenti; propongono infatti un sound molto originale e dalle caratteristiche particolari, sempre molto "acceso", elettrico e con ottime uscite di synth (Egawa è forse il più grande tastierista giapponese assieme a Katsuiko Hayashi dei MUGEN); ciò nonostante non possono non ricordare i lavori dei RUSH del periodo 70/80 come "2112", "Moving pictures", "Signals" anche se provenienti da frontiere e culture lontane.
Il secondo disco dei NOVELA si intitola "In the night" ed è ottimo, con una suite, dal titolo "Reminiscence", veramente trascinante (tra l'altro molto somigliante a "La sungerie"), caratterizzata da un inizio sinfonico e che progressivamente si accende. Molti gli spunti di scuola giapponese: GERARD, MUGEN, COSMOS FACTORY ma anche RUSH o REQUIEM, caratterizzati da micidiali tastiere in ogni passaggio e un buon lavoro di basso. Il resto del disco è bello, caratterizzato dai soliti toni hard, con la sola eccezione della canzone "Jealosy", banale e commerciale per l'epoca, tanto che dà il titolo ad un mix promozionale (cosa che poi si ripeterà anche in futuro con alcuni brani estratti come hit single... ehi! non parlo dei DURAN DURAN...).
Nel 1981 esce "Paradise lost" terza fatica del gruppo che lascia un segno sia nel bene che nel male: il disco nel complesso è il meno bello della band e sicuramente anche il più frammentario. Esso alterna vari pezzi di differente progressive: a quelli più classici ("Requiem", divisa in tre parti: una classica, una rock ed una di prog un po' sperimentale: stupenda!) altri molto melodici e romantici come ad esempio "Miracle", "Third sword" e la mitica "Romance promenade" (con una stupenda apertura di Moog di Egawa) che riascolteremo tutte nel live del 1984. A lavoro ultimato il gruppo cambia line-up, e ai 3 membri principali si uniscono, fino allo scioglimento del 1988, il bassista Ruyichi Sasai e il batterista Nishida. Con il solo Hirayama alla chitarra si viene così a formare la classica formazione prog a 5 elementi.
Il 1982 è l'anno del secondo vero capolavoro, a mio giudizio, dei NOVELA: "Sanctuary". Vi sono pezzi indimenticabili come "Divine Comedy" che apre il lavoro sapientemente e prepotentemente, oppure la pacata "Lunatic" caratterizzata da pregevoli contrasti chitarra-tastiere. "To the wings" è poi un'apoteosi, con le keyboards in primo piano e Igarashi che ci offre una prestazione memorabile, in assoluto la più bella della sua carriera. Interessanti anche "The dream of", dall'armonia magica, e "Secret love" molto sinfonica con una chitarra molto rushiana. Un lavoro caratterizzato dunque da un ottimo progressive melodico con parti hard, studiato e mai banale, con ottime esecuzioni di tastiera che si scambiano continuamente con la chitarra elettrica, e spunti vocali di massima ispirazione interiore. Anima e cuore in meno di un'ora.
Nei due anni successivi escono i due volumi di "Harmageddon story", concept basati su una storia di Mineko Yamada, scrittore nonché disegnatore famoso nel paese del sol levante. Purtroppo la versione in CD raccoglie solo 3/4 dell'opera intera. Un lavoro i cui contenuti, oltre ad essere più strumentali rispetto alla media del gruppo, sono anche quelli più progressivi in senso stretto, pur recando bene impressa l'impronta dei NOVELA. Spicca su tutte le altre canzoni la spettacolare e accesa "Dream-trip", secondo brano del primo volume, ma un po' tutti i pezzi, alcuni molto melodici, sono degni di nota. Ad esempio molto trascinante è "Kyuon no isyuwara" con la sua melodia triste, caratterizzata da tastiere in copertura al cantato. Altri pezzi sono delle piccole "overture", mentre altri grandi brani si riconoscono in "Tabi" e "Soma no senshi". Un orecchio particolare lo porrei verso il sinfonico "Uneky no kumari".... attenzione alla chitarra. Possiamo collocare il sound dei NOVELA in linea con quello di altri gruppi maggiori giapponesi, ricordandoci a volte i MUGEN o gli STARLESS (anche se sarebbe meglio dire le STARLESS visto la netta preponderanza di donne nella line-up). Bisogna inoltre non dimenticare che i testi sono tutti in lingua madre e perciò, per chi non è preparato a dovere, l'ascolto potrebbe risultare molto ostico (a mio parere il giapponese è il linguaggio più dolce del mondo; va beh... lo so che non vi frega un belin del mio parere...).
Uno dei pochi live esistenti per i gruppi nipponici è proprio "From the mystic world" doppio LP dei NOVELA registrato ad Osaka e Tokyo davanti ad un buon numero di fans, nel 1984. Vi troviamo sicuramente il meglio della produzione del gruppo e maggiormente pezzi dell'album "Sanctuary". Il risultato complessivo di questi 85 minuti è stupendo, così come lo è sentire parlare Igarashi, salutare e incitare il pubblico a cantare alcuni brani... qui il gruppo ci dimostra di essere preparato e sempre all'altezza della situazione.
Mentre nel 1985 i TERU'S SYMPHONIA iniziano la loro attività e i GERARD, che annoverano tra le loro fila il già citato Egawa, producono il loro primo omonimo lavoro, per i NOVELA inizia la "decadenza" con l'incisione di "Brain of balance" e due anni dopo di "Words", due lavori un po' sotto tono rispetto alle precedenti lavorazioni. Pezzi banalissimi che presentano un sound più vicino al pop che non a quello caratteristico della band ("Disturb as you like" e più orientata verso la discoteca...). Quindi, pur trovando a tratti i sempre ottimi spunti di chitarra-synth non possiamo evitare di notare l'accento compositivo che la band ha messo su canzoni meno difficili e più commerciali, in definitiva i lavori dei NOVELA non sono facilmente inquadrabili in stereotipi di riferimento quali il GENESIS o il MARILLION style, tanto per fare un esempio, viste le profonde differenze che caratterizzano l'impostazione culturale-musicale dei gruppi nipponici rispetto a quelli europei o comunque occidentali. Se dei riferimenti possono essere fatti io li ravviserei nei già citati SARACEN o RUSH ma anche nei tedeschi REQUIEM... ma la storia finisce così...
Volevo ricordare per concludere, che le ristampe in CD valutabili tra le 50 e le 80 mila lire sono difficilmente reperibili ma sicuramente più abbordabili rispetto ai dischi originali che circolano a prezzi esorbitanti.

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