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6 DISCHI PER IL 2007 A cura della redazione di Arlequins
 

Un altro anno è passato e le uscite discografiche che ci ha lasciato sono state innumerevoli. Ecco quindi che districarsi fra le novità diventa difficile. Senza nessuna pretesa di fornire giudizi cattedratici e definitivi su quello che secondo i nostri redattori è il miglior disco del 2007, abbiamo pensato di mettere qualche punto fermo e di fare qualche riflessione sull'anno passato. Abbiamo chiesto a ognuno dei nostri redattori di scegliere 6 album, senza rispettare un ordine di preferenza, ma individuando quelle che per lui sono state le uscite più significative in base a criteri strettamente personali. Si tratta quindi di rapidi appunti, di percorsi personali, di suggerimenti di ascolto, non pure e semplici play-list né classifiche atte ad incoronare la band dell'anno. Buona lettura e buon ascolto. (I redattori appaiono nell'ordine in cui hanno inviato le schede in redazione)

Antonio Piacentini

JINETES NEGROS - "Omniem" sinfonico al punto giusto con aperture hard deliziose e un cantante di molto superiore alla media e poi quei ritornelli che si cantano così bene...
AMAROK - "Sol de medianoche" prog folk e musica mediterranea e una cantante favolosa.
OMNI - "Solo fue un sueño" Disco cameliano delizioso suonato bene e tutto ad alti livelli.
ÜNDER LINDEN - "same" E' stata una sorpresa scoperta ultimamente, disco argentino strumentale da ascoltare e da amare per chi ama i Camel e perchè no i Focus
CONQUEROR - "Storie fuori dal tempo" Ci ho pensato molto... alla fine è il disco italiano di quest'anno che ascolto di più, il cantato abbastanza anonimo non riesce a scalfire la bellezza di certi passaggi
GOD IS AN ASTRONAUT - "Far from refuge" Mi baso anche qui su quanto l'ho ascoltato quest'anno. Il punto di incontro tra Sigur Ros e Porcupine Tree passando per i Mogwai il che non è poco.
i God se la giocano con Phideaux e Accordo ho deciso per i God perchè a mio parere è uno di quei dischi che può segnare una svolta (non so se positiva o no) in campo prog.

Peppe Di Spirito

ONE TASTE - "Anamnesis" Grande gruppo finlandese e splendido disco. Una suite in 4 parti, in cui si uniscono jazz e prog, facendo avvicinare la fusion del Pat Metheny Group e il folklore del nord Europa. L'ampia strumentazione favorisce una varietà timbrica che contribuisce ad una riuscita assolutamente perfetta.
GARAMOND- "Quant'altro" Una grande scoperta. Personalissimi, teatrali, ironici. La cantante fa acrobazie vocali continue, il tastierista, oltre ad essere un gran musicista, compone una serie di perle. Un R.I.O. personale, irriverente, divertente. Bravissimi.
TRETTIOÅRIGA KRIGET - "I början och slutet" Semplicemente una conferma per una delle migliori reunion degli ultimi anni. Hard-prog nordico eccellente, con uno stile inconfondibile.
KBB - "Proof of concept" Una delle migliori band degli ultimi anni. Incandescenti. Tra jazz-rock infuocato e rock sinfonico maestoso, guidati da un violinista che fa venire la pelle d'oca. Non sbagliano un colpo.
OBSCURA - "Le città invisibili" Album raffinatissimo, malinconico, romantico. Basato sul prog italiano del passato e del presente, tra ricami elettroacustici, un flauto magico e un feeling che possono vantare in pochi. Imho gli eredi dei Finisterre
D_ZAKORD - "De Futura/Hiroshima" Ok, non è basato su composizioni originali. Ok, lo zeuhl non è per tutti. Ma questa De Futura in versione prolungata con sei bassi e sei chitarre è devastante e trascinante come l'originale. Ooooooooooooooooooorrrrrrrrkkkkkkkkkkkkkkk!!!!!!!!!!!!!!! :-)

Roberto Vanali

BEARDFISH - "Sleeping in traffic Pt. 1" E’ un piacere ascoltare il loro modo di fare prog, con la loro musica i riferimenti sono chiarissimi, ma hanno personalità e un modo di suonare che sa di fresco e di nuovo.
CORTE AULICA - "Il Temporale e l’arcobaleno" Forse il disco italiano che più ho ascoltato nel 2007. Atmosfere non cerebrali, ma un grande stile armonico e trasognato verso lidi canterburyani.
KBB - "Proof of concept" Con i Kenso il miglior gruppo attualmente in circolazione in Giappone, qualità tecnica impressionante dei veri giocolieri del prog tra fusion sinfonica e violini mozzafiato.
OUTER LIMITS- "Stromatolite" Senza dubbio un Discone, ricco di trovate sia nelle sonorità più soffuse, sia nei maestosi pieni, un disco amabile.
ROBERT WYATT - "Comicopera" Inossidabile folletto di Canterbury, ancora una mente geniale supportata da grandissimi amici, un discreto numero di canzoni e pochissime delusioni.
WILL O' THE WISP - "A gift for your dreams" Pacato, riflessivo, intelligente, permeato di atmosfere a tratti cupe ma sempre ricche di grandi idee melodiche, ben suonato e ben prodotto.

Giovanni Carta

YOKE SHIRE - "The witching hour" Doppio cd contenente una suggestiva serie di brani dal sapore folk-hard rock psichedelico e fumoso, sempre più vicini ai Jethro Tull... e forse un pochino più malinconici che in passato
RUNAWAY TOTEM - "Esameron" Settanta minuti imperfetti ed a loro modo memorabili, una dei pochi gruppi ad avere un'identità coerente, ben precisa e consolidata nel tempo. Autoprodotto, per forza di cose più "artigianale" rispetto ai dischi usciti per Musea, contiente momenti ispiratissimi di zeuhl-dark rock sinfonico... e con una buona manciata di "delirio" che non guasta mai.
ELECTRIC WIZARD - "Witchcult today" Qui andiamo fuori (ma neanche più di tanto... ) dagli schemi prog per entrare in territori hard-doom rock ultra heavy... ed ultra vintage: psichedelico e tremendamente tetro, è un'esperienza d'ascolto decisamente.
particolare...
YOUNG GODS - "Super Ready/Fragmenté" In questo caso c'è poco da dire, rock psichedelico ed elettronica per una delle più importanti band svizzere (e non solo) degli ultimi vent'anni.
PRIESTBIRD - "In your time" Dalle ceneri dei famigerati Tarantula AD: forse un pochino meno sperimentali che in passato, In Your Time è un altro strano viaggio fra psichedelia, metal, folk rock mistico e rurale... Disco enigmatico ed affascinante.
RADIO MASSACRE INTERNATIONAL - "Rain falls in grey" Emozionante tributo a Syd Barrett con una serie di brani a cavallo fra i Pink Floyd pre-Ummagumma e musica cosmica dalla capacità evocativa a tratti impressionante.

Alberto Nucci

SERGIO BENCHIMOL - "Ciclos imaginarios" Al momento in cui scrivo è decisamente il mio album preferito del 2007. Prog sinfonico con ampi riferimenti brasiliani e canterburyani.
FLOR DE LOTO - "Madre tierra" Una conferma per questo gruppo peruviano. Alla fine un album che ci si ritrova ad ascoltare spesso...
ACCORDO DEI CONTRARI - "Kinesis" Non mi ha suscitato entusiasmi frenetici, tuttavia tra i miei primi 6 ci può stare tranquillamente.
PHIDEAUX - "Doomsday afternoon" Alla fin fine questo è il disco che ho ascoltato di più nel corso dell'anno, proprio perché scorre via bene. Non una sorpresa perché anche gli album precedenti erano buoni, ma sicuramente un salto qualitativo in avanti.
TRETTIOÅRIGA KRIGET - "I Början och Slutet" In passato non amavo granché questo gruppo svedese; ultimamente li ho riconsiderati parecchio... e poi arriva questo nuovo album che mi pare degnissimo del loro materiale d'annata.
TRION - "Pilgrim" Una sorpresa. Il loro primo album, a differenza dei pareri che leggevo in giro, non mi aveva lasciato per niente soddisfatto. Ho riprovato con questo secondo che, devo dire, mi ha colpito molto favorevolmente, tappando tutte le falle che avevo trovato nella loro musica. Non è certo migliore di tanti altri, ma è uno degli ultimi ascolti che mi ha maggiormente colpito, per questo lo inserisco.

Antonio Mossa

ACCORDO DEI CONTRARI - "Kinesis" Esordio discografico con il botto: stupendo, qualità e creatività in dosi massicce, spero che abbia presto un sèguito.
BEARDFISH - "Sleeping in traffic Pt. 1" Dopo lo shock di "The Sane Day", stupiscono ancora, confermandosi ad alti livelli con un album pieno di idee e di energia.
BLACK BONZO - "Sounds of the apocalypse" Pregevole campionario di suoni che vengono dal passato; mi sorprendo spesso ad ascoltarlo con piacere.
GARGANTUA - "Kotegarda" Bisogna scavare in profondità per cogliere il valore di questo lavoro. Vale la pena impegnarsi.
GLASS HAMMER - "Culture of ascent" Celebrazione del Progressivo Sinfonico con qualche intemperanza chitarristica. Affiorano qua e là vaghi (vaghi?) riferimenti alla musica di un illustre gruppo britannico il cui cantante partecipa come ospite. Ma tutto ciò mi sembra un valore aggiunto, non un limite.
PHIDEAUX - "Doomsday afternoon" Ricco di spunti non sempre originalissimi, lineare senza mai essere banale. è un album notevole che regge bene alla prova degli ascolti ripetuti.

Jessica Attene

ALTERS - "Mild" Il mio personale disco dell'anno per la loro musica personale, cerebrale che si basa su un'intelligente rielaborazione di modelli quali SBB e Laboratorium.
MARIMBA PLUS - "Celestial elephant" Jazz prog con elementi cameristici basato essenzialmente su marimba e flauto. Dal vivo sono strepitosi, ma vale comunque la pena ascoltarli su CD.
MEDIA BANDA - "Dinero y terminacion nervosa" Doppio album di prog fusion frizzante con influenze locali e una voce femminile decisamente piacevole. Un album delizioso e vivamente consigliato.
RATIONAL DIET - "same" Gruppo coraggioso che sfida l'intransigenza del governo dittatoriale del proprio paese (la Bielorussia) il quale proibisce la libera espressione in ambito artistico. Propongono un tipo di musica decisamente originale grazie alla commistione fra un RIO di stampo occidentale, elementi che ci riportano alla musica contemporanea e folklore locale.
ZOMB & CRISTIAN BRENDEL - "Le peuple des songes" Continuo a preferire il loro primo album, ma non sottovalutiamo questo lavoro alla luce dell'esordio. Avant prog con flauto e vibrafono con parti recitate a cura dell'attore francese Brendel. Musica più tagliente rispetto al precedente ma teatrale e coinvolgente. Un ottimo disco per quel che mi riguarda.
ETO_X - "In_transit" Drum & bass che si intreccia a canti popolari russi, musica dalla struttura essenziale ma decisamente intrigante ed originale.

Mauro Ranchicchio

RITUAL - "The hemulic voluntary band" Un album che ho faticato a togliere dal lettore dopo innumerevoli ascolti (forse si era incastrato), la summa del Ritual-sound, una band che si erge sulla massa delle giovani band sinfoniche scandinave odierne.
GALAHAD - "Empires never last" Che ci devo fare... a me queste sonorità piacciono, la band dalle buone intenzioni ma limitata da risultati un po' amatoriali finalmente sboccia (dopo 20 anni) e produce il suo album migliore.
ANEKDOTEN - "A time of day" Non il loro migliore, eppure fatico a criticare un album del genere...
BIG BIG TRAIN - "The difference machine" Vedi il discorso fatto per i Galahad, una band da premiare per la tenacia, qui circondata da ospiti illustri.
THE WATCH - "Primitive"
Anche qui, forse non il loro disco migliore, ma nella mia TOP6 ci sono anche Rossetti & co.
RADIOHEAD - "In rainbows" Se sono ammessi dischi non catalogabili come prog non mancherei di aggiungere il sospirato LP7 della band di Oxford... un album classico, evidentemente le sperimentazioni esasperate hanno un po' stancato anche loro che si sono dati agli arrangiamenti per quartetto d'archi!

Marco Del Corno

RUSH - "Snakes & arrows" Forse non dovrei dire nulla. Forse dovrei dire molto. Ma voi vi sareste mai aspettati di non trovare questo cd in cima alla lista?
RITUAL - "The hemulic voluntary band" Un disco partito in sordina ma che non riesco a non ascoltare molto spesso. A volte me ne dimentico, poi lo riascolto e dico "Capperi però! Mi ero dimentico fosse così bello".
SAGA - "10,000 days" I Saga sono sempre stati una mia debolezza. A questo si aggiunge il fatto che questo è l'ultimo disco con Sadler. Veramente bello.
JACK FOSTER III - "Tame until hungry" Adoro Jack e il suo modo "morbido" di trasmettere i messaggi. Un disco troppo sottovalutato!
NOTABENE - "Sei lacrime d'ambra" I ragazzi bresciani ci sanno fare. E questo disco è la loro "consacrazione"!
BORIS SAVOLDELLI - "Insanology" Un grande! Ora con i S.A.D.O. potrà davvero sbizzarrirsi. Il cd non sarà prog allo stato puro, ma la musica italiana ha bisogno di personaggi come Boris!

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