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6 DISCHI PER IL 2010: LA PAROLA AI LETTORI E AGLI ADDETTI AI LAVORI
 

INDICE

Introduzione
Il parere dei lettori di Arlequins
Il parere degli “addetti ai lavori”


Introduzione
Quest’anno per la prima volta abbiamo pensato di far parlare anche gli altri, alleggerendo quindi la redazione di Arlequins delle sue responsabilità circa gli ascolti degni di nota che hanno caratterizzato l’anno appena trascorso. Abbiamo quindi messo al lavoro sia i nostri lettori, sia alcuni “addetti ai lavori” fra musicisti, scribacchini e discografici. Tutti quindi sono stati messi alle prese con le loro coscienze di ascoltatori, o meglio con il loro cuore e con la loro anima, visto che è stato chiesto di scegliere 6 fra i dischi preferiti usciti nel 2010 in base a criteri di pura soggettività ed empatia. Non tutti hanno risposto e non tutti hanno eseguito il proprio compito alla stessa maniera e c’è chi ha dato delle risposte a modo suo, discostandosi dalla richiesta originale… Ma il mondo è bello perché è vario e nel mondo del Prog ci sono sicuramente più colori che nella casacca di Arlecchino! Il risultato è secondo noi interessantissimo e fornisce sicuramente molti spunti di riflessione e suggerimenti di ascolto interessanti. Ci preme sottolineare che l’ordine di pubblicazione del nostro “referendum” è puramente temporale ed è stato pubblicato per primo chi ha risposto per primo al nostro accorato appello. Non ci resta che augurarvi buona lettura e… grazie a tutti per il prezioso contributo!



Il parere dei lettori di Arlequins




HJ SIMPSON

annata molto deludente. Peccato non poter inserire album rock; avrei senz'altro aggiunto... niente: anche in questo settore parecchie ciofeche. Ma forse il problema sono io.

VV.AA. - “Cani arrabbiati”: finalmente un progetto Colossus decente. Il fatto che gli autori siano quasi tutti geni, e "non pizza e fichi" come al solito, ha pesato parecchio.

BIG BIG TRAIN - “Far Skies Deep Time”: bel disco. Loro sono bravi ed ambiziosi ma dopo il precedente pensavo ad un ulteriore passo avanti e non c'è stato.

JON ANDERSON - “Survival and Other Stories”: nulla di prog ma fresco, godibile, ispirato. Compensa in parte quella mostruosità prodotta in coppia con Wakeman (vero padre del mostro).

CRYSTAL CARAVAN - “Against the Rising Tide”: bravi, divertenti, incendiari ma il talento è quello che è.

LUCIFER WAS - “The Crown of Creation”: non è assolutamente il mio genere ma ci sono parecchie idee valide, e le buone idee per me sono tutto.

DIVINE BAZE ORCHESTRA - “Dead But Dreaming”: quasi bravi, quasi originali, quasi imprevedibili, quasi ispirati, quasi...




ROBERTO VENEZIANI

COLSTER - “Colster”: buonissimo album di esordio per un duo che secondo me può davvero darci tante soddisfazioni. Di chiara ispirazione Crimsoniana (periodo doppio trio) e Pink Floydiana, un bel cocktail di blues psichedelico e progressive rock melodico.

ELEPHANT 9 - “Walk the Nile”: secondo album per la band norvegese, disco abrasivo, dove l'hammond la fa da padrone, spaziando da atmosfere ambient al jazz rock fino al funky psichedelico. Fortemente influenzato dai maestri dell'Hammond Emerson e (soprattutto) Bo Hansson.

MAGNETIC SOUND MACHINE - “Chances and Accidents”: il gruppo trevigiano propone in questo nuovo disco la solita carica di fusion e jazz rock elettrizzante, rispetto al precedente Chromatic Tunes lo trovo un disco più "caldo", in salsa canterburyana.

RATIONAL DIET - “On Phenomena and Existences”: disco immenso, un pelino sotto il predecessore a mio avviso. Credo che venga dato più spazio al "chamber" che al "rock" rispetto ad At Work. C'è meno spazio per le tastiere e anche la chitarra ha un peso specifico differente; un disco insomma ancor più alla "Univers Zero", in cui gli archi la fanno da padrone.

YUGEN -” Iridule”: il disco della consacrazione. Elettrizzante, originale, molto variegato ma soprattutto maturo. Disco davvero molto eterogeneo rispetto ai due precedenti, esce fuori l'anima più "Industryiale" ed "henrycowana" in alcuni brani, in altri una insospettabile vocazione alla melodia, in altri ancora una forma più jazzistica di Yugen, in altri ancora un'anima progressiva filo-crimsoniana (ascoltare Cloudscapes per credere).

VEZHLIVIY OTKAZ - “Gusi Lebedi”: Viaggio a 360 gradi nella musica del novecento. Jazz, sinfonia, cameristica, blues, rock, folk, avanguardia. Ha la caratteristica dei più grandi dischi: suonare facile e fruibile all'orecchio nonostante le complessità e gli intrecci strumentali che dovrebbero rendere l'opera non propriamente immediata.



FABIO SUPPRESSA

Per me è un po’ presto per stilare liste/classifiche, tante cose le devo ancora “digerire”, molte non le ho mai ascoltate, per cui il mio giudizio è assolutamente parziale ed incompleto. Per quanto riguarda ciò che ho ascoltato posso dire che le uscite interessanti sono state tante, limiterò la scelta (salvo un caso) ai dischi che sono passati più spesso, e più volentieri, nel mio impianto stereo, in ordine più o meno casuale.

IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE - “Il Tempio Delle Clessidre”: forse perché li ho visti dal vivo e l’emozione di uno Stefano “Lupo” Galifi che canta dal vivo “Zarathustra” è di per se unica, ma voce a parte, questo disco per me è stata la più bella sorpresa dell’anno. “Danza Esoterica di Datura” poi entra a pieno diritto tra i brani progressive più belli ed emozionanti (per il sottoscritto) sentiti nell’ultimo lustro.

LA MASCHERA DI CERA - “Petali di fuoco”: dopo un esordio, una conferma. Se mai un gruppo come il loro ne avesse bisogno, Zuffanti & Friends tirano fuori un disco assolutamente ineccepibile, dove nulla è fuori posto, nulla è scarso o eccessivo, un disco che fa dell’equilibrio il suo punto di forza, che si lascia ascoltare con leggerezza senza essere leggero e che a mio parere non scontenterà nessuno, né i puristi del progressive tradizionale, né i neofiti che si avvicinano per la prima volta a questo genere.

MADELGAIRE - “(Im)Patience”: devo ringraziare il Buon Vecchio Aldo David che mi ha fatto scoprire questo combo belga. Gruppo sicuramente derivativo (Ange/IQ ciò che salta subito alle orecchie), ma come ho già detto in altro luogo, “mai come in questo caso la musica sgorga dai solchi fresca e spontanea…”, e che raggiunge l’apice con la suite “Les Banquets d’Equinoxe”. Chi non riesce ad emozionarsi ascoltando Dame Brune non ha orecchio o non ha cuore (o entrambe).

RATIONAL DIET - “On Phenomena and Existences”: da parte mia uno dei dischi più attesi dell’anno. Dopo il sorprendente esordio ed il bellissimo bis, era veramente difficile confermarsi su certi livelli. I Bielorussi ci riescono, con una naturalezza che fa da contraltare alla complessità della musica, colta e raffinata. Spiazzanti. Chamber Rock Orchestra per menti aperte.

YUGEN - “Iridule” - E’ soprattutto merito loro se mi sono addentrato in un genere musicale che ritenevo freddo ed ostico. Non cambio opinione sul genere. E’ freddo come freddi sono i numeri, ma se si subisce il loro fascino non si può che essere conquistati dalla complessa struttura musicale costruita e proposta dall’entità chiamata Yugen. Ascoltare e riascoltare per crederci.

FONDERIA - “My Grandmother’s Space Suit”: indeciso fra una mezza dozzina di dischi altrettanto meritevoli, alla fine l’ha spuntata l’ultimo arrivato (per me) in ordine di ascolto, un disco che mi ha conquistato ed ammaliato dal primo ascolto, ruffiano e coraggioso al contempo, ti entra dentro e ti ritrovi a battere il tempo con la penna sulla scrivania inpipandotene altamente che il tuo capo ti stia urlando dal telefono. D’accordo con Antonio “Finneus”, Loaded Gun, con una grandissima Barbara Eramo alla voce, è uno dei più bei pezzi rock degli ultimi anni.

Per il resto mi preme segnalare anche le interessanti e meritevoli uscite di Anima Mundi, Areknames, Breznev Fun Club, Ciccada, Conqueror, In Lingua Mortua, Hypnos 69, Khatsaturjan, Pikapika Teart, Shaolin Death Squad, Vezhliviy Otkaz, Xing Sa e Zaal. Buon ascolto a tutti



MARCO PIEROBON

ANIMA MUNDI - “The Way” (troppo, troppo bello!!!)

CICCADA - “A Child in the Mirror”

THE WATCH - “Planet Earth?”

CARPTREE - “Nymf”

IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE - “Il tempio delle clessidre”

NORDAGUST - “ In the Mist of Morning”: (a pari merito con Akenhaton - “Peregrino”, ma sono sei ed uno va – ahimé tagliato!).



PROGMASTER

LA MASCHERA DI CERA - “Petali di fuoco”

BUTTERED BACON BISCUITS - “From the solitary woods”

THE DIVINE BAZE ORCHESTRA - “Dead but dreaming”

FUNGUS - “Better than Jesus”

AREKNAMES - “In case of Loss”

IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE - “Il tempio delle clessidre”



ALDO DAVID MASCIAVE’ (Vetera et Nova)

IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE - “Il tempio delle clessidre”

MADELGAIRE - “Impatience”

XING SA - “Creation de l’univers”

CICCADA - “A Child in the Mirror”

SKY ARCHITECT - “Excavations of the Minds”

MORILD - “Time to Rest”.



CHARLES IMPERATORI

JONO EL GRANDE - “Phantom Stimulance”

YUGEN - “Iridule”

JOHN MCLAUGHLIN & THE FOURTH DIMENSION - “To The One”

NICK MAGNUS - “Children of Another God”

UNIVERS ZERO - “Clivages”

ELEPHANT 9 - “Walk The Nile”



GIUSEPPE SPAMPINATO

ALGERNON - "Ghost Surveillance": splendida miscela di Tortoise e Math Rock direttamente da Chicago, garantito Cuneiform.

YUGEN - "Iridule": disco della maturità per Zago e soci, dice molto a livello di coordinate stilistiche e del valore dell'opera la presenza di gente come Guy Segers, Michele Epifani, i Thinking Plague e la splendida voce di Elaine Di Falco negli unici brevi intermezzi cantati ad impreziosire il prodotto Avant-Prog "nostrano". Magnifico pezzo di chiusura "Cloudscape".

VEZHLIVIY OTKAZ - "Gusi Lebedi”: distribuiti dalla Altrock records, una formazione russa straordinaria.

HYPNOS 69 - "Legacy": ulteriore conferma della band dopo lo splendido "The Eclectic Measure", un sound che spazia tra Prog, Folk, Psichedelia e tratti di Stoner

FROGG CAFE' - "Bateless Edge": Jazz-Rock Zappiano e sinfonie Canterburiane riviste in una energica formula di Prog moderno.

ANATHEMA - "We're Here Because We're Here": prodotto da Steven Wilson per la KScope Records, ennesimo splendido album per la band di Liverpool.Semplice emozione allo stato puro.



LUIGI PASQUALI (VIENNA)

la mia ristretta lista degli album preferiti del 2010 é composta in ordine assolutamente sparso da:

PIKAPIKA TEART - “Moonberry”: la sorpresa più piacevole dell'anno per la sua freschezza e genuinità

IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE - ”Il tempio delle clessidre”: un ritorno senza scopiazzature a certe atmosfere che mi fecero innamorare di questo movimento musicale

CICCADA - ”A Child in the Mirror”: questo disco ha tutti gli ingredienti che ne fanno uno dei miei preferiti dell'anno: prog sinfonico, voce femminile e folk quanto basta.

ARANIS - ”Roqueforte”: da amante di certa musica da camera mi hanno veramente entusiasmato e non li conoscevo! ...i più ascoltati quest'anno

VEZHLIVIY OTKAZ - ”Gusi-Lebedi”: incredibili... come incredibile è che mi possa piacere (qui) il cantato in russo!

YUGEN - ”Iridule”. con il nuovo disco l'universo Yugen non riesce ancora stancarmi dalla voglia di ascoltarli.

Se mi è concessa una piccola menzione anche per ANIMA MUNDI, THE MUFFINS, RATIONAL DIET, TUPOLEV.



MICKY.ME

Rigorosamente NON in ordine:

ANIMA MUNDI - “The Way”

HYPNOS 69 - “Legacy”

ZAAL - “Onda Quadra”

PHLOX - “Talu”

QUANTUM FANTAY - “Bridges Of Kukuriku”

ORESUND SPACE COLLECTIVE - “Slip Into The Vortex”

Purtroppo ne sono stati eliminati un paio che erano a pari merito....



Il parere degli “addetti ai lavori”




MARCELLO MARINONE (AltrOck Productions)

VEZHLIVIY OTKAZ - "Gusi Lebedi"

YUGEN - "Iridule"

RATIONAL DIET - "On Phenomena and Existences"

BREZNEV FUN CLUB - "L'onda Vertebrata"

JAGA JAZZIST - "One-Armed Bandit"

PIKAPIKA TEART - "Moonberry"



FABIO ZUFFANTI

ARIEL PINK'S HAUNTED GRAFFITI - “Before Today”: psichedelia, synt anni '80 trasfigurati come fossero suonati da Syd Barret, allucinazioni balneari tipo Miami Vice in acido, pop sbilenco, flauti canterburiani e molto altro. Tutto questo è il pop 'inpnagogico' di Ariel Pink, in questo ultimo disco al suo top.

JOELLE MONAE - “The Archandroid (Suites II And III)”: mai nella vita avrei pensato di gradire un disco r'n'b. Eppure in questo strano monolite trovano posto nella maniera migliore il genere citato insieme a momenti classicheggianti, psichedelici, elettronici e ambient mescolati alla grande. Una della cose più sorprendenti che io abbia ascoltato negli ultimi anni. Dimenticavo, è un concept diviso in 2 lunghe suites e basato sul film “Metropolis”.

GIANCARLO ONORATO - “Sangue Bianco”: la dimostrazione che in Italia si può essere cantautori senza per forza rifare il millesimo verso a De Andrè et similia. Un disco rarefatto e delicato, musica in punta di dita come solo le cose preziose sanno essere. Pura poesia sonora.

ST. RIDE - “Cercando Niente”:i miei concittadini arrivano finalmente dopo anni al loro disco definitivo. Un disco di canzoni! (e chi conosce il gruppo sa quanto incredibile può essere tale definizione per la loro musica) Ma che canzoni; urticanti, malate, industriali e in rovina come certi quartieri di Genova popolati di fabbriche dismesse. Un incubo senza ritorno.

MIKE OLDFIELD - “Hergest Ridge (2010 Remix)”: il mio Oldifeld preferito riportato a nuova vita. Suono fantastico e miriadi di dettagli e parti inedite che escono finalmente allo scoperto confermando l'assoluta grandezza e originalità di questa musica.

BREZNEV FUN CLUB - “L'onda Vertebrata”: simil-R.I.O. ma così caldo e comunicativo da lasciarti senza fiato. Una giostra caleidoscopica sempre in movimento.



MASSIMO GASPERINI E ALBERTO SANTAMARIA (Black Widow Records)

ARABS IN ASPIC - “Strange Frame of Mind”

IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE - “Il Tempio delle Clessidre”

PAOLO SIANI & FRIENDS FEAT. NUOVA IDEA - “Castles, Wings, Stories and Dreams”

AREKNAMES - “In Case of Loss”

CRIPPLED BLACK PHOENIX - “I Vigilante”

LUCIFER WAS - “Crown of Creation”

DIVINE BAZE ORCHESTRA - “Dead but Dreaming”



MAURO MORONI (Mellow Records)

MOON SAFARI - “Lover's end”: haunting harmonies, its spellbinding tunes, magnificent keyboards work and stunning vocals. Può bastare.

VEZHLIVIY OTKAZ - “Gusi-Lebedi”: RIO come dovrebbe essere e come purtroppo non è quasi mai.

TOHPATI ETHNOMISSION - “Save the Planet”: citando un noto coach una riuscitissima "fusion" di Mahavishnu Orchestra, di Holdsworth, dei Brand X etc etc con la tradizione locale indonesiana per uno dei migliori talenti chitarristici del pianeta.

LABIRINTO DEGLI SPECCHI - “Hanblecheya”: magico incontro di progressive, psichedelia, space e persino post-rock.

DEFORMICA - “Paramo”: scelto non solo per la sua validità ma come omaggio alla vitalissima scena argentina, ricca di band Crimson inspired ma dalla creatività sorprendente.

GLASS HAMMER - “If”: BUON CARO VECCHIO SINFONICO.



JUAN MELLADO (La Caja De Musica)

AREKNAMÉS - “In Case Of Loss...”: sorprendente nuovo lavoro degli italiani Areknamés, il migliore senza dubbio dei tre pubblicati fino ad ora, arrangiamenti magnifici ed elaborate, atmosfere dense, intense, drammatiche, oscure e quel particolare tono scuro che trasmettono tutti i brani. La novità principale è l’inserimento di strumenti a fiato, come il sax, ma anche di violino ed il violoncello, che dona nuove tonalità e colore alla particolare musica degli Areknamés, una miscela di Canterbury e rock progressivo sinfonico alla VDGG, Genesis e primi King Crimson, unita a tocchi di hard rock alla Deep Purple, Quatermass, Atomic Rooster e Standarte, la psichedelica di fine anni ’60, il Krautrock, lo Stoner rock e lo speciale trattamento vocale impresso dalla voce di Michele Epifani.

BIG BIG TRAIN - “Far Skies Deep Time (EP)”: i BBT ci offrono un EP di soli 5 brani, con un chiaro suono classico progressivo, in questa occasione più vicino ai Genesis degli anni ’80 senza dimenticare a tratti i classici di Yes e Gentle Giant. Di nuovo registriamo la presnza ormai fissa alla batteria di Nick D’Virgilio e dell’ospite Martin Orford (ex IQ). Un gran pezzo iniziale “Master of Time” basato su un demo originale del chitarrista Anthony Phillips e un gran brano di chiusura “The Wide Open Sea” coi suoi quasi 18 minuti di durata con molte sonorità alla Yes e Genesis di Phil Collins, giustificano da soli l’ascolto obbligatorio di questo breve ma intenso mini album della band inglese.

CICCADA - “A Child In The Mirror”: gruppo greco che nel suo album di debutto ci mostra un’eccellente miscela di vari stili in cui troviamo il Folk Prog celtico e balcanico est europeo, alla Gryphon e Jethro Tull, eccellenti i momenti di interazione di flauto e chitarra acustica, il Progressivo classico di marca scandinava, Anglagard, Wobbler e White Willow, eccellenti tutti i passaggi strumentali di questo tipo, il progressivo tipico dei Gentle Giant ed il Canterbury raffinato alla Hatfield and the North. In definitiva se vi piace il Folk Prog, il prog scandinavo ed il Canterbury, tutto ben fuso e presentato, non esitate a scoprire i Ciccada.

ARGOS - “Circles”: “Circles” è la seconda uscita del gruppo tedesco degli Argos, rispetto al suo precedente lavoro pare che adesso il riferimento che predomina sia quello di Peter Hammill e dei VDGG, sembra che i riferimenti ai Gentle Giant siano stati accantonati. Un nuovo gran lavoro di rock progressivo retro-classico, con buone melodie e infarcito di Mellotron, ideale per i fanatici del Canterbury alla Caravan e Hatfield and the North, la particolare visione del Prog dei VDGG, il sinfonico dei Genesis e infine il proto-Prog alla Fruupp.

HYPNOS 69 - “Legacy”: sesto album per questa band belga che unisce il rock psichedelico con lo Stoner ed il Progressivo. “Legacy” può trasportarci con molta facilità alla fine degli anni ’60, con riferimento ai primi album dei King Crimson e anche dei VDGG. Su Myspace vengono menzionati come riferimento il rock psichedelico degli anni ’60 e ’70, King Crimson, Beatles, Grand Funk Railroad, Led Zep, Pink Floyd, Hawkwind, Flower Travelling Band e The Who. Un lavoro elaborato di lunghe jam e passaggi ipnotici, psichedelici e atmosferici, in cui il Mellotron, lo Hammond, il flauto ed il sax predominano assieme agli assoli lisergici di chitarra. "Psychedelic philosophic esoteric progressive rock", di questo si tratta.

LA MASCHERA DI CERA - “Petali di Fuoco”: LMDC ci offre con “Petali di Fuoco” un tocco maggiore di romanticismo, presenza vocale predominante a scapito dei passaggi strumentali, la presenza della chitarra elettrica (Matteo Nahum) e brani brevi, senza una suite. Il suono generale risulta essere meno oscuro e stridente come in passato, talvolta gli assoli di chitarra elettrica dà un altro approccio e colori diversi alla musica de LMDC, il fatto è che non il risultato non è affatto male, riuscendo ad ottenere un suono più vario, a partire dalla produzione che dà spazio sufficiente a ciascuno dei musicisti che possono quindi esprimersi in modo più equilibrato e coerente rispetto ai lavori precedenti.



MATTHIAS SCHELLER (BTF)

Premetto che come operatore di settore non posso non essere coinvolto emotivamente nelle mie stesse produzioni. E quindi ne cito almeno due. Ho poi privilegiato le produzioni Italiane visto che il Prog per sopravvivere in queste desolate lande deve essere per forza autarchico.

MYSTERY -” One Among the Living”: sono fuori dall'età del New Prog da parecchi decenni. Il genere in sé necessita di una qualità superiore alla media per essere ascoltabile e di tutto lo scibile che divoravo a 20 anni salvo forse una dozzina di dischi, di cui nessuno uscito dopo il 1995. Questo Mystery invece è semplicemente perfetto, grande voce (vedere la nuova lin-eup degli Yes per credere), un'ottima produzione, brani che restano in testa. Chapeau!

BREZNEV FUN CLUB - “Lost And Found”: sarò rimbambito, ma trovo la recente rincorsa italiana alle sonorità al RIO formalmente ineccepibile e strumentalmente eccezionale, ma troppo spesso manieristica tanto quanto i tanti bistrattati Genesis clones. E poi non c'è nulla da fare, i dischi non riescono a mantenere la mia attenzione nella loro interezza. Invece i Breznev, pur arrivando dalla stessa scuola e partendo da corsi e ricorsi estremamente colti, recuperano la leggerezza. La varietà e l'ironia del vecchio Picchio dal Pozzo aggiungendo un calore surreale che personalmente trovo delizioso, a partire dallo stralunato Sprechgesang del loro vocalist.

IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE - “Il Tempio Delle Clessidre”: mai tributo al Prog italiano più sanguigno degli anni settanta è stato più formidabile. Una giovane e talentuosa tastierista innamorata degli anni settanta incontra una leggenda del canto Prog Seventies e sfornano un lavoro derivativo ma mai pacchiano e sempre di gran gusto. Fantastici.

NRRR - “Il pittore volante”: songwriting perfetto, uno sforzo (auto)produttivo da major, una incredibile varietà nei brani, un'infinita pletora di ospiti uno migliore dell'altro. Chi non ha capito che questo non solo è il migliore comeback dell'ultimo decennio ma che è un disco che per molto tempo sarà un termine di paragone per il progressivo italiano ha le orecchie foderate di fichi, finocchiona e mortazza. Menzione d'onore poi per l'unicità progetto realizzativo (cd, dvd, vinili, box limitati e chi più ne ha, più ne metta). E non lo dico mica perché l'ho fatto io :-)

ORCHESTRA PANICA - “Journey to Devotion”: perchè credo che Luca Vincenzi sia in gradi di sfornare strani ed intangibili gioielli musicali anche quando canta sotto al doccia. Lavoro interessante e sottovalutato.

SYNDONE - “Melapesante”: un prog classico, fresco, senza le consuete pesantezze autocelebrative del genere. Sorprendentemente difficile da collocare a livello di modelli e ispirazione, per me una gradevole sorpresa.



MIKE SARY (French TV)

PHLOX - “Talu”

UNIVERS ZERO - “Clivages”

ARGOS - “Circles”

MENTAT ROUTAGE - Mentat Routage

FROGG CAFÉ - “Bateless Edge”

A HELMET OF GNATS - “High Street”

XING SA - “Création de l'Univers”

KHATSATURJAN - “Disconcerto Grosso”

MUROS DE AGUA - “Alma Liquida”

DEFORMICA - “Paramo”

...e neanche il disco dei French TV uscito nel 2010 era così male... Che annata!!



ARTUR CHACHLOWSKI (MLWZ)

E’ bello che mi abbiate invitato ad inviare i miei album preferiti del 2010 per Arlequins e così eccoli qua:

TRANSATLANTIC - “Whirld Tour 2010”: uno dei migliori concerti di sempre basato su un album eccellente, che è stato una delle mie uscite in studio preferite del 2009

ANATHEMA - “We’re Here Because We’re Here”: grande sorpresa, album molto mature e di atmosfera

GAZPACHO - “Missa Atropos”: un altro album molto buono da questa band norvegese

MOSTLY AUTUMN - “Go Well Diamond Heart”: nuova cantante e nuovo inizio per questa grande band

HAKEN - “Aquarius”: la più grande “scoperta” del 2010 e il miglior gruppo esordiente

KARNATAKA - “The Gathering Light”: album molto melodico con grandi composizioni

se avete bisogno di altri 4 nomi eccoveli: Nick Magnus “Children Of Another God” - Nordagust “In The Mist Of Morning” - Mystery “One Among The Living” - Big Big Train “Far Skies Deep Time”



CRISTIANO ROVERSI

OCEANSIZE - "Self Preserved While the Bodies Float Up”

THE DILLINGER ESCAPE PLAN - "Option Paralysis"

MASSIMO ZAMBONI - "L'estinzione di un colloquio amoroso"

MOTORPSYCHO - "Heavy Metal Fruit"

NICK MAGNUS - "Children of another God"

FROST - "The Philadelphia Experiment"

Esclusi: Anathema "We're Here Because...." - Haken "Aquarius" - Nevermore "The Obsidian Conspirancy" - Mike Patton "Mondo Cane"



LUCA ALBERICI (Tales Of Wonder)

In tutta sincerità, il 2010 in ambito progressive rock ed affini non mi ha regalato un disco realmente al di sopra della media. Probabilmente i dischi migliori sono quelli che non ho ancora ascoltato

LA MASCHERA DI CERA - "Petali di fuoco": il miglior cantante italiano, tanta ispirazione, ottimi musicisti e la brillante idea di aggiungere la chitarra in pianta stabile.

BIG BIG TRAIN - "Far Skies Deep Time": per me dovrebbero chiamarsi "The biggest and bigger train". Migliorano disco dopo disco

LUCIFER WAS - "The Crown Of Creation": Un'opera rock con meno influenze taglienti alla Purple/Heep e molto più sinfonica. Gradevolissimo!

ODYSSICE - "Silence": Pur non esente da difetti, il miglior prodotto palesemente derivativo di quest'anno

THE WINDMILL - "To Be Continued": Con un cantato più convincente avrebbe vinto il premio di miglior prodotto palesemente derivativo dell'anno

CICCADA - "A Child In The Mirror": Sorpresona dalla Grecia, un bel cocktail di sinfonico, folk e jazz.

Mi sia concesso di elencare 2 outsider: Fonderia "My Grandmother's Space Suit" e Conqueror "Madame Zelle"



HENRI STRIK (Background Magazine)

GLASS HAMMER - “If”: Sentiamo di nuovo gli Hammond, i Mellotron e i Moog. I fan di Yes e Emerson, Lake & Palmer possono aggiungere questo album alla loro collezione senza nemmeno ascoltarlo. Specialmente gli appassionati della musica degli Yes degli anni settanta potranno godere di questo album. Il loro nuovo cantante ha lo stesso tipo di voce acuta di Jon Anderson. Questo vale anche per il suono della chitarra e del basso sulla scia di Steve Howe e Chris Squire. È anche possibile ascoltare la musica di un bell’organo Hammond, quindi è ovvio nominare di Keith Emerson come riferimento. La band leader del rock progressivo americano è di nuovo in pista con un altro capolavoro. Per me “If” è certamente il clou del prog del 2010! Mi chiedevo se qualsiasi altro album potesse battere questa grande opera d'arte, e nessuno lo ha fatto. Altamente consigliato a tutte le persone che amano la musica di Yes, ELP e Genesis!

K2 - “Black Garden”: Il suono delle tastiere di Ryo Okumoto è eccellente in quest’album. Il suo Mellotron, le parti di organo Hammond e MiniMoog sono davvero mozzafiato. Le parti di chitarra melodica suonate da Karl Johnson davvero sono sorprendenti e non sono assolutamente inferiori alle parti di chitarra di Allan Holdsworth. Il basso di Ken Jaques ricorda lo stile di Chris Squire su “The Yes Album”. I bass-pedals aggiungono qualcosa in più al suono complessivo. Il cantato di Josh Gleason somiglia a Peter Gabriel ed’è molto potente e talvolta molto emozionante e Doug Sanborn sembra essere il batterista ideale per questo tipo di musica che ha lo spirito delle grandi band rock progressive degli anni settanta. Altamente raccomandato e fa parte sicuramente dei miei highlights del 2010!

KARNATAKA - “The Gathering Light”: Questo album dei Karnataka è stata per me una delle prime uscite del 2010 che ha ottenuto tutte le cinque stelle che erano disponibili. Se lo meritavano sicuramente. Altamente consigliato a chi ama i grandi album fatti dai Karnataka, ma anche a coloro che amano band come Yes, Genesis, Iona e Mostly Autumn. Una bella voce femminile ed un eccellente suono di chitarra dominano questo disco.

NICK MAGNUS - ”Children of Another God”: Quando recensii “Hexamon” nel 2004 scrissi che era un must per tutti gli amanti della grande musica rock progressive. Ciò che Nick Magnus ha fatto in quest’album è stato semplicemente fantastico. Esso riporta a molti bei momenti degli anni settanta, ma suona anche molto moderno, di quando in quando. Il tastierista che ha lavorato con Steve Hackett dal 1978 al 1989 può essere visto come un vero genio musicale. Lo ha dimostrato ancora una volta sul suo recente quarto album “Children of another God” . Possiamo ancora ascoltare che compositore , tastierista e produttore meraviglioso Nick sia più d’ogni altra cosa. Le canzoni di questo capolavoro hanno influenze tratte dalla musica prodotta da artisti come Genesis, Steve Hackett, The Enid, Yes e Jan Hammer.

MADELGAIRE - “(Im)Patience”: La musica di quest’album è di un livello qualitativo molto alto! Le influenze di band dei primi anni Settanta come Genesis e Camel sono ovviamente presenti in molte maniere. Soprattutto le parti di tastiera dimostrano che sicuramente il gruppo possiede i primi album di Yes e Genesis. Le molte parti di Hammond, Mellotron e Moog rivelano che sia Rick Wakeman che Tony Banks debbano far parte dei loro musicisti preferiti. La band dispone di due cantanti con voci potenti anche nel cantato più armonico. Le voci sono molto simili al modo in cui Jon Anderson canta negli Yes. Anche le parti di chitarra sono molto ben fatte. A volte usano qualche distorsore nel suono, ma questo non diviene mai disturbante. A volte il guitar-playing mi ha ricordato Steve Hackett sui primi album dei Genesis. Un'altra influenza è quella dei francesi Ange. Più che altro è il cantato in lingua francese la causa di questa somiglianza.

NORDAGUST - “In the Mist of Morning”: Non riuscivo proprio ad allontanarmi da questo bel prog. Ero rimasto affascinato da “In the Mist of Morning”, ascoltandolo quasi compulsivamente più volte al giorno. Le grandi parti di Mellotron e i bei suoni melodici di chitarra prodotti da questi musicisti norvegesi sono semplicemente mozzafiato. Anche il cantato maschile, molto emozionale, è perfettamente in sintonia con la musica. Gli interludi di chitarra heavy su alcuni dei brani sono delle gradite variazioni nell’ambito dell'alto livello delle composizioni. La musica dei Nordagust è in gran parte ispirata dalla natura incontaminata della Norvegia. In particolare la traccia strumentale “In the Woods” contiene una meravigliosa parte di chitarra acustica accompagnata da un impressionante suono di Mellotron. La musica ha sicuramente alcuni collegamenti con altri gruppi progressive scandinavi come Landberk, Anekdoten e Änglagård. Tuttavia, mi sono reso conto che la musica dei Nordagust ha un impatto maggiore su di me rispetto a queste bands. "



PHIL JACKSON (Acid Dragon)

APHRODITE’S CHILD - “End of the World”

BANCO - “As in a Last Supper

ARTHUR BROWN’S KINGDOM COME - “Galactic Zoo Dossier”

DANTE - “Saturnine”

HAWKWIND - “Space Bandits”

MANNING - “Charlestown”

MICROSCOPIC SEPTET - “Friday the Thirteenth”

JADE WARRIOR - “Way of the Sun” (anche le ristampe di “Waves”, “Floating World” e “Kites”)

MARILLION - “High Voltage Festival Live”

P.F.M. - “The River of Life” (anche le ristampe Esoteric della PFM)



THIERRY SPORTOUCHE (Acid Dragon)

THE WATCH - “Planet Earth?”

GUILT MACHINE - “On this Perfect Day”

BANCO - “Banco”

THE BOX - “Le Horla”

SATELLITE - “Nostalgia”

AREKNAMES - “In Case of Loss”

MARS HOLLOW - “Mars Hollow”

DELUSION SQUARED - “Delusion Squared”

FROMUZ - “Seventh Story”

DAVID MINASIAN - “Random Acts of Beauty”



LORIS FURLAN (Lizard Records)

EL - "Electric Leak"

BREZNEV FUN CLUB - "L'onda vertebrata"

NICHELODEON - "Il Gioco del Silenzio"

YUGEN - "Iridule"

CRIPPLED BLACK PHOENIX - "I Vigilante"

KWOON - "When the flowers where singing..."



MASSIMO ORLANDINI(Ma.Ra.Cash Records)

COLSTER - “Colster”

CONQUEROR - “Madame Zelle”

ALEX CARPANI - “Waterline”

LE ORME - “Live in Rome Official Bootleg”

IL TEMPIO DELLE CLESSIDRE - “Il Tempio delle Clessidre”

LA MASCHERA DI CERA - “Petali di Fuoco”



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