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ODYSSICE |
Impression |
Cyclops |
2000 |
NL |
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Primo album full-length per questo quartetto olandese, disco interamente strumentale. La proposta degli Odyssice può rientrare nel genere new-prog e basterebbe quest'indicazione a far intuire le caratteristiche del gruppo. Difficile non ripetere le stesse cose quando si tratta di descrivere un album di new-prog: ispirazione derivante dai gruppi inglesi dei seventies, con arrangiamenti raffinati, tastiere sinfoniche che si intrecciano con sognanti guitar-solos, cambi di tempo a go-go, e chi più ne ha più ne metta. Ma gli Odyssice mostrano di avere quel quid che permette loro di elevarsi e distinguersi dal novero delle new-prog bands che inflazionano il panorama odierno. 12 brillanti composizioni vanno a formare il cd, che vede come piccola pecca l'eccessiva durata di 70', che alla lunga può stancare. Le sonorità si rifanno agli storici del new-prog come Marillion e IQ, ma nei momenti più romantici mi sembra appropriato anche un paragone con gli australiani Sebastian Hardie. Poc'altro da aggiungere: i cultori del genere potranno trovare negli Odyssice una nuova perla, chi invece desidera un progressive più ricercato, starà lontano da quest'album.
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Peppe Di Spirito
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