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MASSIMILIANO MEDDI Nekton Demo autoprod. 1997 ITA

L'insolito nastro di questo cantante e polistrumentista romano non mancherà di destare l'interesse sia degli appassionati del prog anni '70, sia dei cultori di certo sound elettronico-avanguardistico della stessa epoca. Non v'è dubbio infatti che qui lo sperimentalismo ed il minimalismo di Battiato (primo e medio periodo) affiorino spesso; la struttura testuale e l'atteggiamento vocale di Meddi accentuano ancor più tale somiglianza. Si rilevano anche rarefazioni cosmiche alla Tangerine Dream o, per citare un esempio dei giorni nostri, al Paul Chain più avventuroso. L'altra componente, subito identificabile, è quella di un prog arabescato e barocco, dominato dalle tastiere ed impregnato di oscurità (Balletto di Bronzo e Pholas Dactylus). Ciò che rende le composizioni vicine ad uno spirito '70s è appunto l'abbondante discontinuità tematica che qui però, a dire il vero, ha un po' troppo il sapore della frammentarietà. Il progetto appare dunque ancora embrionale: ci vuole maggiore attenzione e personalità nell'integrare l'aspetto elettronico e quello sinfonico e non nel rendere i breaks eccessivamente avulsi l'uno dall'altro. Contatti: via dei Gelsi 53/A - 00171 Roma.

 

Francesco Fabbri

Collegamenti ad altre recensioni

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