Pare che ormai i progetti paralleli siano addirittura più numerosi dei gruppi ufficiali: fa da maestro il buon Clive Nolan! In questo caso comunque ci troviamo di fronte a un lavoro tutto americano che ha per protagonisti alcuni membri degli Enchant (che mi hanno stupito in negativo col loro "Break"), tra cui il cantante con la sua inconfondibile voce. Di primo acchito può sembrare un progetto davvero interessante, e questa è l'impressione che permane per la durata dei primi due.... accordi! Poi si scade nel già sentito e in una sequela di canzonette che di prog hanno davvero poco, se non i musicisti che le suonano e alcuni passaggi appena un po' più elaborati. Mi sembra un'accozzaglia di pezzi che non hanno un ben preciso stile, tendente comunque in più punti al rock all'americana, come se non ci fosse un vero cervello a capo dell'operazione. Pur tuttavia la produzione è buona (vicina all'ottimo), la copertina è accattivante e il disco ha quel nonsocché di sapore Platypus (i quali però hanno fatto un disco moooolto più bello di questo!) che può attrarre il fan dei supergruppi (e io sono uno di quelli...), però il mio consiglio è di ascoltarlo prima di comprarlo...e poi di non comprarlo.