|
QUASAR LUX SYMPHONIÆ |
Abraham (One act rock opera) |
WMMS |
1994 |
ITA |
|
Ditemi se non ve l'avevo detto...! Così imparate a snobbare i demo-tapes! I friulani QLS hanno sfornato il più bell'album italiano dell'anno. sicuramente tra i migliori in assoluto anche se andiamo a guardare fuori dai nostri patrii confini; così bello che è perfino riduttivo parlare di Progressive rock. E' difficile anche trovare le parole adatte per far sì che ogni tipo di descrizione non risulti riduttiva. E' anche vero che il lavoro non è esente da critiche, come una certa prolissità in certe situazioni. Paolo Paroni è un tastierista coi fiocchi (nonché direttore d'orchestra) e la sua opera al pianoforte è spesso preponderante, cosa che a volte può risultare pesante, ma è sicuramente un difetto molto, molto marginale...!
Ad ogni modo, i 90 minuti di questo doppio CD si bevono tutti d'un fiato, a partire dall'Overture, la quale per molti minuti rimane tale, ovvero un'introduzione con tastiere e piano soffusi e d'atmosfera, per poi dar spazio alla chitarra che fa salire la ritmica del pezzo, assieme al livello d'adrenalina del nostro corpo. Difficile, probabilmente impossibile, parlare di autentici pezzi di spicco in questo album. Certamente uno di quelli che m'ha impressionato di più è "Ishmael", probabilmente perché lo conoscevo già, essendo presente sul demo già recensito, qui con testo adeguato al concept dell'album e ripulito di ogni impurità. A proposito del concept, si tratta ovviamente della vita di Abramo, il personaggio biblico. Proprio per questa caratteristica della storia narrata, si ricorre spesso a soluzioni particolari che si riesce a far convivere fianco a fianco. Si passa quindi da un pezzo rock tirato, ad uno strumentale per solo pianoforte, ad un canto gregoriano, ad altri stili particolari che non starò qui ad elencare in quanto apprezzabili e riconoscibili solo da addetti ai lavori ("...lo stile Palestriniano di 'Berit', il basso di Ciaccona che caratterizza 'The birth of Isaac'..." e così via). Quel che posso dire è che l'opera è da godere in silenzio, da apprezzare minuto per minuto, nota per nota, situazione per situazione. La proposta, intesa a livello generale, può essere ricondotta al lato genesisiano del Prog, ma solo perché, partendo essi stessi da un punto d'avvio legato alla musica classica, i QLS giungono spesso agli stessi risultati del gruppo maggiore, senza bisogno di copiare granché; ricordiamo poi che il gruppo ha avuto origine negli anni 70.
Un album che rimarrà meritatamente nella storia del rock italiano, e che meriterebbe un numero di copie vendute adeguato al suo elevato valore. Avviso ai negozianti: va bene che sono due CD, ma non vendetelo a 60.000 lire, ca**o!
|
Alberto Nucci
Collegamenti
ad altre recensioni |
QUASAR LUX SYMPHONIÆ |
Mit |
2000 |
|