A due anni di distanza da "Mercury and Sulfurus", un cd autoprodotto piuttosto interessante in bilico fra sonorità tipicamente new-prog e rock progressivo italiano, gli Eclisse hanno avuto il tempo di cambiare nome in Yleclipse e di riorganizzare le proprie forze creative in modo da dare una resa artistica maggiormente omogenea ed equilibrata rispetto al passato. Gli Yleclipse così snellito in parte la struttura dei brani a favore di un attitudine maggiormente rock, talvolta sconfinando anche verso sonorità più dure, senza perdere comunque l'identità sinfonica e romantica della loro musica. I richiami e le derivazioni verso Genesis e relativi epigoni sono stati fortunatamente attenuati, quindi i brani tendono ad acquisire un'identità più forte e precisa (con diversi punti di contatto verso i Rush), peccato però che la perdita delle contaminazioni folkloristiche presenti in alcuni brani del cd d'esordio abbia impedito una maggiore apertura in senso progressivo nel risultato finale di "Prime substance". Il pregio maggiore di questo cd è la sua vitalità e sincerità: brani di buona fattura come "Farewell chant", "Radio Sahara", "Dove sei?" (i testi sono cantati sia in italiano che in inglese), fra suggestioni sinfoniche ed epiche, dinamismo hard-rock e momenti più introspettivi, lasciano ben sperare per il futuro degli Yleclipse e riescono a mettere da parte i difetti principali di "Prime substance", ovvero una produzione dei suoni non del tutto sufficiente (ma comunque migliore che in passato) e le parti vocali, ancora da perfezionare, del bravo chitarrista Alessio Guerriero.