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SUBTERRA |
Sombras de invierno |
Umbra |
2001 |
CHI |
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Il rinascente movimento Prog cileno annovera già un discreto numero di bands meritevoli d'attenzione che spaziano su diverse linee d'onda musicale; i Subterra hanno scelto quella del new Prog di chiaro stampo britannico. Gli inizi della carriera di questo gruppo sono stati spesi ad affinarsi come cover band dei Marillion e, come si può ascoltare su questo album d'esordio, ciò ha influito pesantemente sul materiale originale che successivamente ha cominciato a scrivere. E' molto facile riconoscere le influenze dei Subterra: primi Marillion, IQ, Arena. Fortunatamente i nostri paiono aver preso il meglio di questi gruppi, integrando queste influenze con un chiaro feeling sudamericano che si manifesta soprattutto col cantato (in spagnolo). I 9 brani, specialmente i due che superano i 10 minuti di durata, presentano numerosi cambi di tempo, sono elaborati e complessi pur conservando sempre una buona vena melodica. Semmai, talvolta, i brani sembrano scadere un po' come climax e qualcuno pare scivolare via senza laciare molte tracce, ma il disco presenta dei momenti intensi e drammatici che risollevano le sue sorti, fino al gran finale rappresentato dai 13 minuti di "Cetrementti". Bella la scelta dei suoni, tutto sommato eccellente la qualità sonora, buono mixaggio e arrangiamenti: pare proprio che questo CD non abbia quasi difetti... ed è vero, tutto sommato. Se difetto c'è, eventualmente sta proprio nella natura stessa dell'album che ci propone una musica che molti dichiarano morta già da qualche anno; i Subterra ci dimostrano che, se ci sono ispirazione e capacità, si può suonare new Prog anche nel 2001, senza per questo risultare troppo ripetitivi.
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Alberto Nucci
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