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ODESSA Stazione Getsemani Mellow 1999 ITA

Avere una passione per gli anni '70 e volerla esternare... questa forse la spinta che ha mosso i marchigiani Odessa ad iniziare la strada che li ha portati a questo loro primo album. Forse ancor più di altri gruppi più o meno apparentemente legati al decennio d'oro, essi riescono a rendere palpabile e, soprattutto, ascoltabile quello che avrebbe potuto essere il percorso musicale di uno dei migliaia di gruppetti esistenti nella nostra penisola tre decenni fa; molti di essi non giunsero neanche ad incidere un 45 giri... adesso è invece un gioco da ragazzi pubblicare un album intero. Se il disco degli Odessa fosse uscito allora non so se avremmo ascoltato le stesse (apparenti o reali) sonorità e riferimenti, le quali (cover a parte) parlano di Rovescio della Medaglia, Area e Banco, ma si può anche non parlare di influenze, citazioni eccetera. Si potrebbe anche parlare di immersione culturale, non credete? Fatto sta che comunque il disco è effettivamente molto valido e godibile, sia dal punto di vista creativo che da quello prettamente strumentale. Magari gli strumenti non saranno tutti vintage, ma già lo Hammond e l'atmosfera generale delle 9 canzoni fanno molto in tal senso. Per il resto c'è da dire della ritmica brillante e scoppiettante che riveste le composizioni leggermente jazzate, del cantato molto alla Stratos (non con le stesse capacità vocali ovviamente, ma che non sfigura troppo), di un gruppo che da oggi annoveriamo tra le perle di questo nostro Prog italico.

 

Alberto Nucci

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