Che la scena rock Yugoslava degli anni '70 avesse prodotto belle cose si sapeva, bene o male, basti pensare ai grandi Kornelyans, ad esempio. Di Prog prettamente sinfonico tuttavia non c'è stata una grande abbondanza (a proposito: a quando una ristampa degli Aerodrom?), trovando più corrispondenze alle voci hard rock e jazz rock. I Tako erano uno dei migliori gruppi, se non il migliore, che suonavano rock sinfonico e hanno dato alla luce due piccoli gioiellini (anche il secondo è in fase di ristampa). Il disco si presenta quasi interamente strumentale e contiene, si può dire, quanto di più ricercato dagli amanti del Prog prettamente sinfonico: ampie aperture d'atmosfera, lunghi passaggi di flauto, ritmiche che rimangono entro le righe, senza forzature di sorta né cambi di tempo quasi mai artificiosi... tutto snodandosi abbastanza naturalmente, con brani brevi (tranne la suite "Druga strana mene") ma intensi, dalle sonorità calde. Musicalmente siamo abbastanza vicini ai Jethro Tull d'inizio anni '70 (beh... il flauto non c'è a caso) e ai Focus. Il cd è di quelli da ricercare...